Elisa Leonini – Landtrack

Informazioni Evento

Luogo
VILLA CONTEMPORANEA
via Bergamo 20 20900 , Monza, Italia
Date
Dal al

Da martedì a sabato dalle ore 15 alle 19

Vernissage
05/02/2016

ore 18,30

Artisti
Michele Spanghero, Elisa Leonini
Generi
arte contemporanea, personale
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Villa Contemporanea è lieta di presentare “Landtrack”, personale di Elisa Leonini (Ferrara, 1980) selezionata dalla galleria nel contesto del IV Premio Ora.

Comunicato stampa

Villa Contemporanea è lieta di presentare “Landtrack”, personale di Elisa Leonini (Ferrara, 1980) selezionata dalla galleria nel contesto del IV Premio Ora.
La ricerca di Leonini consiste nell’indagare una dimensione impercettibile del reale, cercando di mettere in luce nuove percezioni possibili e di rendere visibili aspetti sfuggenti della realtà.
“Landtrack” è un’indagine delle immagini del suono: partendo da ingrandimenti al microscopio di frammenti di dischi in vinile e bachelite, l'artista elabora una serie di immagini che mutano in forme astratte; le tracce audio si trasformano in terreni e territori nascosti.
Nella ricerca parallela tra suono e visione, dove al dilatarsi delle immagini corrisponde quello del tempo del frammento sonoro, il suono, rallentato e modificato, ritorna a nuova vita come soundtrack di terre sconosciute. All’immagine fotografica della traccia sonora, l’artista affianca il suono udibile attraverso cuffie. Ad ogni immagine corrisponde un suono, alla vista si contrappone l’udito: le opere qui esposte invitano lo spettatore a un esercizio di concentrazione (oltre che di contemplazione) nient’affatto scontato, tanto meno immediato.
In mostra sarà presente anche l'opera “1:10.000” di Michele Spanghero, artista invitato da Leonini, in un dialogo di suoni e forme. All’interno di una piccola tanica metallica sigillata ermeticamente l’artista riproduce e comprime la registrazione della risonanza di un’enorme cisterna petrolifera vuota affinché contenga acusticamente uno spazio 10.000 volte più grande di essa.

La ricerca di Elisa Leonini, così come quella di Michele Spanghero, si districa tra gli inganni che intercorrono tra il nervo ottico e il condotto auricolare. Se Leonini rimodella il suono affinché aderisca a una dimensione spaziale e temporale del tutto nuova, Spanghero dà forma e sostanza a una “risonanza” concettuale. Entrambi gli artisti distorcono infatti le proporzioni, quindi anche le nostre percezioni, obbligandoci a passare dall’esistente all’immanente.

Mostra e testo critico a cura di Alberto Zanchetta.

Questa mostra non sarebbe stata possibile senza la preziosa collaborazione dell’Università di Ferrara che ha realizzato gli ingrandimenti in laboratorio; un sentito ringraziamento va al Professore Silvano Capitani, Direttore del Dipartimento di Microscopia Elettronica e alla Dottoressa Daniela Palmeri. L’opera di Michele Spanghero è stata gentilmente concessa dalla Galerie Mario Mazzoli di Berlino.

Elisa Leonini, è nata a Ferrara nel 1980 dove vive e lavora.
Nel 2006 consegue il Diploma di Scultura presso l’Accademia di Belle Arti di Bologna e nel 2008 ottiene la Laurea specialistica abilitante all’insegnamento di Discipline Plastiche presso la stessa Accademia. Espone dal 2003 e negli ultimi anni ha collaborato con vari artisti e musicisti. Dal 2009 è una componente del gruppo artistico laCRUNA e dal 2013 lavora anche nel campo cinematografico realizzando film e cortometraggi. Nel 2014 viene selezionata al Premio SmARTup Optima di Napoli e al Premio Opera di Ravenna; nel 2011 è finalista del Premio Arti visive San Fedele di Milano. Nel 2015 partecipa alla bipersonale con Ketty Tagliatti DEFLAGRACIÓN. Un dialogo con Picasso e Gaudì, a cura di Maria Livia Brunelli, MLB home gallery, Ferrara; nel 2014 Vedute, vedere e sentire, all'interno di Marche Centro Arte, Expo di arte contemporanea a San Benedetto Del Tronto; nel 2013 espone al Museo Internazionale della Musica di Bologna la mostra personale Rhodon rheo; nel 2012 Vie di dialogo, a cura di Claudia Collina e Massimo Pulini, Palazzo dell'Arengo, FAR, Rimini; nel 2011 PASSAGGI Arte Contemporanea in Università, a cura di Paolo Bolpagni, Università Cattolica del Sacro Cuore, Brescia; nel 2010 Here we are. Il luogo è sempre specifico, a cura di Martina Angelotti, PAC, Ferrara.
Michele Spanghero, è nato a Gorizia nel 1979.
Laureato in Lettere Moderne presso l’Università di Trieste, ha inoltre frequentato seminari di musica, sound design e video making. La sua attività artistica spazia infatti dal campo della musica e della sound art alla ricerca fotografica focalizzandosi su impercettibili variazioni sonore e geometrie marginali per sollecitare sguardo e ascolto dello spettatore. Ha esposto al Mart di Rovereto, alla Galleria Nazionale dell'Umbria, alla Galleria Civica di Modena, al Museo d'Arte Contemporanea di Lissone, al Museo Revoltella Galleria d’Arte Moderna di Trieste, alla Fondazione Bevilacqua La Masa di Venezia, al Tempio di Adriano a Roma, all'Ambasciata d'Italia a Bruxelles, al Museum of Modern Art di Istanbul, alla Stroom Fundation de L'Aja, al Darb 1718 Center a Il Cairo, al MAGASIN Centre National d’Art Contemporain di Grenoble, all'Academy of Fine Arts di Cincinnati, alla Mestna Galerija di Nova Gorica oltre che in gallerie d'arte come la Galerie Mazzoli di Berlino e artericambi di Verona.