Drodesera XXXV – Motherlode
Un festival unico, che riunisce in uno scenario naturale mozzafiato tutto il meglio della live-art contemporanea.
Comunicato stampa
Un festival unico, che riunisce in uno scenario naturale mozzafiato tutto il meglio della live-art contemporanea: ritorna, dal 26 luglio al 2 agosto nella Centrale Idroelettrica di Fies a Dro (Trento), uno degli appuntamenti più attesi con performance, danza, teatro ed arti visive internazionali.
Giunto alla trentacinquesima edizione, Drodesera sceglie quest’anno di dividere i propri giorni di programmazione seguendo i due filoni principali che animano l’attività di Centrale Fies - non solo luogo fisico straordinario, ma hub culturale attiva 365 giorni all’anno sui linguaggi del contemporaneo, attraverso il sostegno di giovani artisti e realtà imprenditoriali legate all’innovazione.
Dopo l’opening di domenica 26 luglio, da lunedì 27 a mercoledì 29 il festival sarà interamente dedicato alla terza edizione di Live Works Performance Act Award, il premio ideato da Centrale Fies e rivolto ad artisti provenienti da tutto il mondo. Il team curatoriale - composto da Barbara Boninsegna (Art Director del festival), Simone Frangi (ViaFarini, Milano), Daniel Blanga Gubbay (Aleppo.eu, Bruxelles) e Dennis Isaia (MART, Rovereto) - selezionerà 9 progetti attraverso un bando (link, scadenza), e li accompagnerà lungo tutto il percorso di sviluppo in un periodo di residenza negli spazi della Centrale ai primi giorni di luglio.
Dal 26 al 29 i progetti saranno mostrati nella forma definitiva al pubblico ed alla Giuria Internazionale del Premio (presieduta da Michelangelo Pistoletto e composta da Nico Vascellari, Danjel Andersson, Marwa Arsanios, Dora Garcìa), che ne decreterà il vincitore assegnandogli un premio in denaro ed un ulteriore supporto tecnico/logistico.
Padrini della Manifestazione, presenti al festival con lavori inediti nei tre giorni di Live Works, tre tra i più importanti protagonisti nei diversi abiti della live art mondiale: Jérôme Bel, Santiago Sierra e Alessandro Sciarroni.
Dal 30 luglio al 1 agosto spazio alla programmazione “classica” con alcuni dei migliori artisti attivi nel campo della performance e della danza in Italia (Compagnia Abbondanza/Bertoni, Cosmesi, | OHT office for a human theatre, Curandi Katz, Fanny & Alexander, Motus Mali Weil, Mara Cassiani, Marta Cuscunà Teatro Sotterraneo, Matteo Angius e Riccardo Festa) e nel mondo - France Distraction (FR/BE), Jérôme Bel (FR), Navaridas & Deutinger (ES/AT), Alma Söderberg & Hendrik Willekens (SE/BE), Philippe Quesne (FR), Roger Bernat (ES).
Il festival si concluderà domenica 2 agosto con una giornata dedicata alle Studio Visit, mutuando una pratica che arriva dalle arti visive per adattarla al contesto performativo e teatrale: protagonisti di questo originale esperimento saranno Marta Cuscunà, Mara Cassiani e Filippo Andreatta, che apriranno le porte dei propri “laboratori creativi” al pubblico per stabilire con gli spettatori/visitatori un rapporto di confronto e di stimolo reciproco che possa aprire nuove prospettive.
Il tema di questa 35esima edizione di Drodesera è MOTHERLODE, vena madre. Questa vena è costituita da uno dei metalli più preziosi al quale l’arte può e deve attingere per restituire una visione utile, complessa, stratificata, in una parola “aumentata”: la realtà.
L’arte tenta anche oggi di mantenere il suo compito primario di rivelare ciò che non è ancora visibile e che lo diventerà in futuro o, al contrario, di cambiare i paradigmi riappropriandosi di un presente che guarda avanti attingendo dal passato.
MOTHERLODE intende farsi dispositivo generatore di connessioni dove la pratica del re-enactment non si esaurisce nell’atto di rievocare, ma genera forme temporanee di realtà, restituendo azioni, parole ed elementi destinati ad un’assenza o a una lateralità e rendendoli utili ad una azione quotidiana, all’oggi. All’adesso.