Dolomiti contemporanee – DC pulse/two
In ogni blocco di DC, trova posto una mostra collettiva, migrante. Sass Muss è una stazione aperta, ad ospitalità diffusa. Gli ambienti, gli edifici-padiglione, prendono una forma nuova ad ogni passo. Gli spazi vengono continuamente misurati, si muovono e cambiano.

Informazioni
- Luogo: SASS MUSS
- Indirizzo: Strada Statale 203 Agordina - Sospirolo - Veneto
- Quando: dal 17/09/2011 - al 16/10/2011
- Vernissage: 17/09/2011 ore 17
- Autori: Emanuele Kabu, Davide Zucco, Matteo Attruia, Elisa Bertaglia, Luca Chiesura, Minji Kim, Federica Menin, Cristina Pancini, Alessandro Pavone, Giacomo Roccon, Mario Tomé
- Curatori: Gianluca D’Incà Levis
- Generi: arte contemporanea, collettiva
- Orari: 10.00-12.30; 15.00-19.30 Chiuso il lunedì
- Biglietti: ingresso libero
- Patrocini: Enti: Regione del Veneto, Provincia di Belluno, Comune di Belluno, Comune di Sospirolo, Fondazione Bevilacqua La Masa, Palazzo Riso, Fondazione Dolomiti Unesco, Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi, Confindustria, Consorzio Bim Piave, Enel.
Comunicato stampa
In ogni blocco di DC, trova posto una mostra collettiva, migrante. Sass Muss è una stazione aperta, ad ospitalità diffusa. Gli ambienti, gli edifici-padiglione, prendono una forma nuova ad ogni passo. Gli spazi vengono continuamente misurati, si muovono e cambiano. Gli spazi a Sass Muss sono naturalmente di due tipi: esterni ed interni
Nel Sass de Mura viene ora un'esposizione eterogenea, di oggetti installativi e scultorei e grafici che si muovono verso l'alto, e verso il basso, che svettano o si schiacciano al suolo, arrampicano o si tendono o stanno immobili rasenti, in una sorta -nell'insieme dei rapporti- di pulsazione interna silenziosa, che dialoga con il respiro esterno dell'ambiente, organico, pesante.
E siccome lo spazio esterno grava assai, su quello interno leggero bianco, passaggi in quota di trina, ecco che i sensi di alcuni -di chi guarda- hanno a soffrirne. I sensi dapprima istituiti dalla natura, poi fattisi organi simpatici e orecchi (o piedi, da cui le scale, le salite), dapprima rallegratisi di sé o nel sé, poi sepolti dalla coltre verde opprimente e di rocce (il claustrofobico aperto).
Ci saluta in perpetue mutazioni, quaggiù, la forza segreta d'un canto.
Poi, se non ci avvolge, ci schiaccia.
Artisti:
MATTEO ATTRUIA
ELISA BERTAGLIA
LUCA CHIESURA
CRISTIAN CHIRONI
EMANUELE KABU
MINJI KIM
FEDERICA MENIN
CRISTINA PANCINI
ALESSANDRO PAVONE
GIACOMO ROCCON
MARIO TOMÈ
DAVIDE ZUCCO
