Dietro il segno

Informazioni Evento

Luogo
CIVICA RACCOLTA CARMELO CAPPELLO DI PALAZZO ZACCO
via San Vito, 158, Ragusa, Italia
Date
Dal al

dal lunedì al venerdì 9.00 > 13.00
martedì e giovedì 9.00 > 13.00 / 15.00 > 17.00

Vernissage
25/10/2015

ore 18,30

Contatti
Email: medialivecomunicazione@gmail.com
Patrocini

promossa dall’associazione nazionale “Incisori Contemporanei”

Curatori
Andrea Guastella, Sandro Bracchitta
Generi
collettiva, disegno e grafica
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Sedici artisti italiani e trentadue opere per la mostra-evento che a Ragusa raccoglierà, per la prima volta in Sicilia, le migliori espressioni artistiche legate al particolare mondo delle incisioni d’arte.

Comunicato stampa

RAGUSA - Sedici artisti italiani e trentadue opere per la mostra-evento che a Ragusa raccoglierà, per la prima volta in Sicilia, le migliori espressioni artistiche legate al particolare mondo delle incisioni d’arte. “Dietro il segno” è la mostra promossa dall’associazione nazionale “Incisori Contemporanei” che per un mese, a partire da sabato 24 ottobre, nello storico palazzo Zacco patrimonio dell’Umanità esalterà le opere frutto di variegate tecniche di realizzazione, nate nei laboratori d’arte, tra torchi, matrici intrise di inchiostri, stratificazioni di colore e sperimentazioni. Una mostra, curata dall’artista Sandro Bracchitta e dal critico Andrea Guastella, che diventa un focus d’indagine sulle incisioni in Italia grazie alla presenza di artisti sia del Sud che del Centro che del Nord Italia, con un’età compresa tra i 30 e gli 80 anni. Alcuni dei migliori protagonisti dell’arte italiana che si dedica alle incisioni.
“Un gruppo eterogeneo sia per provenienza geografica e generazionale – come spiega Antonio Luciano Rossetto, presidente dell’associazione nazionale Incisori Contemporanei – tutti insieme in una mostra con opere realizzate attraverso soluzioni metodologiche e stilistiche che spaziano dall’utilizzo delle tecniche più tradizionali e consolidate da secoli, come l’acquaforte, l’acquatinta, la puntasecca, il bulino, fino a soluzioni in cui vengono usate tecniche e materiali che sono oggetto di continui studi e sperimentazioni, da opere di sapore prettamente figurativo ad altre decisamente astratte, dove tecniche e stili si mescolano producendo in tutti i casi stampe di notevole valore artistico”.
Debora Antonello, Tiziano Bellomi, Gianna Bentivenga, Sandro Bracchitta, Paolo Ciampini, Graziella Da Gioz, Elisabetta Diamanti, Giancarla Frare, Vincenzo Gatti, Francesco Geronazzo, Mario Guadagnino, Erico Kito, Stefano Luciano, Bonizza Modolo, Elena Monaco e Antonino Triolo sono i sedici artisti che esporranno a Ragusa le loro opere all’interno della mostra che gode del patrocinio del Comune di Ragusa e del contributo della Banca Agricola Popolare di Ragusa. Durante la mostra sarà disponibile un catalogo in edizione limitata, realizzato da Aurea Phoenix Edizioni con i testi critici di Andrea Guastella e Gianfranco Schialvino.
“Ciò che gli artisti esposti hanno in comune – spiega tra l’altro il critico Andrea Guastella nella presentazione in catalogo - non è la poetica, quanto la lingua: l’incisione. In un’epoca come la nostra, caratterizzata da una sovrabbondanza di immagini, un medium meditativo come l’incisione rischia di essere frainteso, o non inteso affatto. Nata per diffondere dipinti quando la loro riproducibilità non era scontata, l’incisione è presto diventata, come è accaduto, molto più tardi, alla fotografia, un’arte a sé, con il suo pubblico di estimatori. L’incisore puro non è più dunque il traduttor de’ traduttor, ma un interprete autonomo che si serve di mezzi meccanici – la lastra, il torchio, il bulino – per esprimere concetti personali”.
Una disciplina antica e faticosa al tempo stesso, quella dell’incisione, che segue l’attitudine artistica degli interpreti pronti a cimentarsi nella ricerca del segno e a confrontarsi, come scrive ancora Guastella, “con il (proprio) doppio, il segno riflesso e duplicato”. E la mostra, con il suo catalogo che in appendice spiega dettagliatamente le varie tecniche di realizzazione delle incisioni, diventa dunque l’occasione per studiare e approfondire questo mondo.
Apprezzando questo obiettivo l’Amministrazione comunale, con in testa il sindaco Federico Piccitto, ha voluto concedere una delle sedi espositive più di prestigio. “E’ un’esposizione ricca e articolata – spiega l’assessore comunale alla Cultura, Stefania Campo – dedicata alla grafica di traduzione e stabilisce una costruttiva occasione di dialogo con la collezione permanente di stampe di Cappello ospitata dal museo. Un grazie a tutti gli artisti presenti e all’associazione Incisori Contemporanei che ci permetteranno di ammirare quanto di meglio l’incisione italiana possa offrire”.

Organizzazione
Associazione Nazionale Incisori Contemporanei
Testi critici
Andrea Guastella / Gianfranco Schialvino
Presidente Associazione Nazionale Incisori Contemporanei
Antonio Luciano Rossetto
Assessore alla Cultura e Beni Culturali del Comune di Ragusa
Stefania Campo
Ufficio Stampa
MediaLive
Si ringraziano
Associazione Nazionale Incisori Contemporanei
Franco Noto - Officina delle Immagini
Fondazione Il Bisonte - Firenze
Carlo Giunta
Simone Guaita
Giuseppe Lo Magno
Sandro Bracchitta - Studio Stampa d’Arte
Anna Tarkowska Antonino Triolo
Realizzazione
Officina delle Immagini
Progetto grafico
Alessandra Roccasalva
Stampa
Gruppo Parentesi
Rilegatura
Legatoria Salerno
Catalogo
Aurea Phoenix Edizioni

note biografiche
Debora Antonello nasce a Cittadella (PD) nel 1967. Nel 1992 lascia l’insegnamento per dedicarsi esclusivamente alla pittura e all’incisione. Frequenta la Scuola Internazionale di Grafica di Venezia e dal 2001 fa parte dell’Atelier Aperto di Venezia, dove sperimenta varie tecniche inciso- rie. Nel 2005 vince, per la pittura, il Premio Arte “Pisanello” della fondazione Toniolo di Verona e nel 2007 vince il 1° premio nazionale “San Giorgio” per la pittura a Pistoia. Dal 2008 fa parte del gruppo Dialogo, 10 incisori padovani. Ha realizzato la parete dell’abside della chiesa di Sant’Anna a Piove di Sacco. Illustra dal 2010 in poi il calendario per Libera, associa- zioni nomi e numeri contro le mafie. Tiene workshop di incisione presso l’Istituto Statale d’Arte di Nove, ai Musei Civici di Padova, a Wolfsburg (Germania) e nel 2010 e 2012 a Tokyo. Ha esposto in numerose personali in Italia e all’estero. Insegna Tecniche sperimentali pittoriche all’Accademia Aperta di Cittadella.
Tiziano Bellomi incisore, scultore, pittore, nasce a Verona nel 1960. Allievo del maestro Nereo Tedeschi, si diploma in Discipline pittoriche presso l’Accademia di Belle Arti “G.B. Cignaroli” di Verona. Frequenta corsi annuali d’incisione: “Tecniche tradizionali” e “Grafica d’Arte contemporanea”, presso la Scuola Internazionale di Grafica di Venezia, sotto la guida di Matilde Dolcetti, Greg Murr, e Jeffrey Dell. Partecipa al III e al IV stage avanzato d’Incisione presso il Centro Comunale d’Arte e Cultura ExMà di Cagliari, tenuti dal maestro Oscar Manesi, a cura della Galleria comunale d’Arte di Cagliari. Dal 1984 intraprende un personale percorso artistico, con una particolare attenzione per il campo calcografico, sperimentando varie tecniche. È presente in vari cataloghi e le sue opere sono conservate in raccolte pubbliche e private. Dal 1998 fa parte dell’Associazione Culturale Incisori Veronesi, di cui è socio fondatore. Fino al 2000 lavora come illustratore per case editrici e agenzie pubblicitarie.
Dal 2013 è consigliere e socio fondatore dell’Associazione Nazionale Incisori Contemporanei. Le incisioni di Tiziano Bellomi si trovano in svariate raccolte pubbliche e private, tra cui: “Gabinetto delle Stampe della Biblioteca Apostolica Vaticana”, Musei Vaticani, Città del Vaticano; “Gabinetto Nazionale delle Stampe di Bagnacavallo”, Ravenna; “Raccolta di Stampe Adalberto Sartori”, Mantova; “Museo d’Arte Contemporanea Trasanni”, Urbino; “Gabinetto delle Stampe” del Museo Civico di Bassano del Grappa (VI); “Galleria Comunale d’Arte”, Cagliari; “Gabinetto delle Stampe” della Fondazione Bi- blioteca Morcelli, Chiari (BS); “Civiche Raccolte di Stampe Achille Bertarelli”, Castello Sforzesco, Milano; “Centro di Documentazione dell’Illustrazione Contemporanea”, Gemeinde Branzoll, Bolzano; “Museo d’Arte Medioevale e Moderna”, Padova; “Museo della Grafica Nazionale Italiana” Vigonza (PD); Collezione Internazionale della Grafica Contemporanea presso il Gabinetto delle Stampe del Museo civico “Ala Ponzone”, Cremona.
Gianna Bentivenga nasce a Stigliano (MT) il nel 1975. Compiuti gli studi superiori si trasferisce a Roma, dove ha inizio la sua formazione artistica. Si iscrive all’Accademia di Belle Arti presso cui nel 1999 consegue il diploma del corso di Pittura. Durante l’anno accademico 1998/99 è borsista Erasmus presso l’Academie voor Schone Kunsten di Antwerpen in Belgio dove ha modo di approfondire lo studio delle tecniche dell’incisione. In questo periodo è ospite per alcuni giorni presso il Centro Frans Masereel Kasterlee, dove si dedica alla litografia. Nel 2006 ottiene uno studio alla Kunsthaus Tacheles di Berlino, dove rimane per alcuni mesi. Partecipa a numerose rassegne artistiche nazionali ed internazionali. Nel 2000 vince il secondo premio e nel 2004 riceve una menzione d’onore alla “VI Bienal Internacional de Grabado”, Ourense (Spagna). Nel 2007 pubblica una sua incisione nella cartella Icone della collana “Amici” in omaggio a Alexsandr Solzenicyn, a cura di Alessandro Piras e Antonio Mercuri, che sarà poi acquistata dall’Albertina di Vienna; edita il libro d’artista “As-solo”, con un proprio testo, per Trart edizio- ni di Trieste. Nel 2012 svolge un progetto come artista in residenza in Romagna a Montefiore Conca (RN) – “Un Ca- stello per le Arti”; realizza il libro d’artista “Inside” con cui ottiene il premio Alvaro Becattini, XVIII edizione del concorso “VACA libri mai mai visti” – Ravenna. Nel 2013 è socio fondatore dell’Associazione “InSigna” di Roma, che si occupa della divulgazione e realizzazione di Libri d’Ar- tista e Grafica d’Arte; prende parte al progetto/residenza “Divertissement”, organizzato da Maison 22 di Bologna in collaborazione con Opificio della Rosa e Atelier della Luna a Montefiore Conca (RN); realizza il libro d’artista “In- settario”, edizioni Insigna, che sarà acquistato dalla Biblioteca Palatina e dalla Galleria Nazionale di Parma. Nel 2014 l’Albertina di Vienna ha acquisito una sua grafica, “Teriomorfismo I”. Le sue opere si trovano in numerose collezioni pubbliche in Italia e all’estero: Collezione della Galleria Albertina di Vienna; Gabinetto delle Stampe Antiche e Moderne del Comune di Bagnacavallo (Ravenna); Museo d’Arte Contemporanea di Villa Croce, Genova; Mu- seo della fondazione culturale Il Pellicano, Trasanni (Urbi- no); Raccolta comunale di Stampe Moderne del comune di Cavaion Veronese (Verona); Raccolta di Stampe della Caixanova, Ourense (Spagna); Museo d’Arte Contemporanea, Cluj-Napoca (Romania).
Sandro Bracchitta nasce a Ragusa nel 1966. Frequenta il Corso di Pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Firenze concludendo gli studi nel 1990, anno in cui inizia la sua attività di grafico e di incisore. Nel 1992 ottiene una borsa di studio per frequentare la scuola di specializzazione grafica Il Bisonte di Firenze e nel 1993 lavora nella stessa scuola come assistente del Maestro Domenico Viggiano. Nello stesso anno inizia un’intensa attività espositiva. Nel 1994 viene invitato alla Triennale Mondiale di Incisione di Chamalieres in Francia e vince a Cadaquès in Spagna la XIV Edizione del Mini Print International. Dal 1994 al 1997 è invitato a partecipare a varie esposizioni nazionali e internazionali, come la XXI e la XXII Biennale Internazionale di Grafica di Lubiana in Slovenia; il Premio Internazionale “Biella” di Arte Grafica; la Biennale di Ibiza; la Triennale di Incisione di Cracovia e, ancora, le Esposizioni Internazionali di Grafica di Budapest, di Bitola in Macedonia, di Uzice in Croazia. In Italia partecipa alla III Biennale di Incisione di Acqui Terme e vince a Fermignano il I Premio Nazionale per l’incisione “Fabio Bertoni”. Nel 1998 viene invitato alla IV Biennale Internazionale di Sapporo in Giappone, alla Triennale di Grafica di Tallin in Estonia, al Salone Internazionale “Ex Libris” di Beijing nella Repubblica Popolare Cinese. Lo stesso anno vince in Finlandia il Grand Prix al concorso “Mini Print Finland”. Nel 1999 riceve presso il Museo d’Arte Contemporanea Villa Croce di Genova il premio Giovani Incisori Italiani. Nel 2001 riceve un premio dal Museo Nazionale d’Arte Moderna di Tokio alla Triennale Internazionale di Incisione di Kanagawa e, ancora, un premio dal Museo Comunale di Györ in Ungheria. Nel 2007 riceve il Premio Leonardo Sciascia “Amateur d’Estampes”. Nello stesso anno riceve il primo premio alla Biennale Internazionale di Incisione di Acqui Terme, il Grand Prize all’Ural Print Triennial 2007 in Russia e nel 2009 il Grand Prize, The 2° Bangkok Triennale International Print and Drawing Exhibition Thailand e il premio del pubblico alla Biennale Internazionale D’Estampe Contemporaine de Trois-Rivières, Quèbec, Canada. Nel 2011 e invitato alla 54° Biennale di Venezia al Padiglione Sicilia presso la Galleria Montevergini di Siracusa. Lo stesso anno è invitato alla World Plate and Print Art Exhibition – Millennial Wind, nel tempio Buddista di Tripitaka in Corea del Sud. In diverse occasioni ha esposto insieme al Gruppo di Sci- cli. Attualmente è docente di Incisione presso l’Accademia di Belle Arti di Palermo. Vive e lavora a Ragusa.
Paolo Ciampini Nato a Montopoli in Val d’Arno nel 1941. Diplomatosi all’Istituto d’arte di Cascina (Pisa) nel 1962, conclude nell’89 i suoi studi all’Accademia di Belle Arti di Firenze. Dopo molti anni dedicati all’insegnamento di materie artistiche in diversi istituti italiani, diviene assistente d’incisione presso l’Accademia di Belle Arti di Venezia e poi di Bologna e di Firenze. È titolare della cattedra di tecniche dell’incisione presso l’accademia fiorentina. Fra i riconoscimenti internazionali i premi di varia categoria vinti alla III Biennale di Bangkok e Lessedra Mini Print, Triennale di Varsavia, Triennale di Kochi (Giappone), Triennale di Chamaliéres (Francia), Skopje (Jugoslavia), Yunnan (Cina), Okinawa (Giappone), Varna (Bulgaria), Bitola (Macedonia), Seoul (Corea), Bhopal (In- dia) e diverse altre. È stato presidente o membro di giuria di numerose bien- nali e triennali in Italia e all’estero (Macedonia, Bulgaria, Egitto) ed è ambasciatore onorario per le arti tra Italia e Macedonia. Ha tenuto diversi workshop di incisione a Pisa, alla scuola Internazionale di Grafica di Venezia e a quella de “Il Bisonte” di Firenze, alla Minia University in Egitto, all’Indiana University di Bloomington (USA). Suoi lavori sono ospitati in permanenza presso varie istituzioni e musei in Italia e all’estero, tra cui Osten Gallery (Skopje), Silpakorn University (Bangkok), Faculty of Fine Arts Zamalek (Il Cairo), American Institute di Athene, Mi- nia University (Egitto), Kochi-Ken Museum (Giappone), Donetsk (Ucraina), Sakima Art Museum Okinawa (Giap- pone), Gualan Culture and Art Center (Cina), Art Museum of Douro (Portogallo), Art Museum of Varna (Bulgaria), Panstowe Muzeum Na Majdanku (Polonia), Art Museum of Evora (Portogallo), Bitola (Macedonia), Reykjavik (Islan- da), Musèe Villa Médicis (Ville de Saint-Maur, Francia), Sunkok Museum and Gallery (Seoul), Corcoran Museum of Art (Washington D. C., USA), Indiana University Museum (Bloomington, USA), Fondazione Bertarelli (Milano), Galleria d’Arte “Alberto Martini” (Oderzo), Osimo, Bagnacavallo e diverse altre.
Graziella Da Gioz nasce a Belluno nel 1957. Frequenta l’Accademia di Belle Arti a Venezia seguendo i corsi di Emilio Vedova. Inizia ad esporre nel 1979 nel bellunese, poi a Venezia e a Palermo alle mostre organizzate dalla Fondazione Bevilacqua La Masa. Nel 1984 partecipa alla mostra “Vedova e il laboratorio”, Museo d’Arte Moderna di Strasburgo. Un incontro significativo è quello con il poeta Andrea Zanzotto, la cui opera diventa fonte d’ispirazione: nasco- no così alcune illustrazioni di liriche pubblicate nella rivista parigina “Noise” (1986), edita dalla galleria Maeght di Parigi. Lo studio del paesaggio in pittura si accompagna alla sperimentazione dell’incisione calcografica e le sue incisioni vengono esposte in rassegne nazionali e internazionali. Nel 1992 è presente con una personale al Museo d’Arte Moderna di Palazzo Sarcinelli di Conegliano e negli anni 1993/1997 espone in gallerie private e spazi pubblici nelle collettive itineranti “Venti pittori in Italia” e “Pitture. Il sentimento e la forma” a cura di Marco Goldin. Nel 1999 partecipa alla mostra “Elogio del pastello” a Palazzo Sarcinelli di Conegliano che presenta pastelli di pittori italiani della seconda metà del Novecento. In seguito sviluppa un ciclo di dipinti sul tema del fiume e del paesaggio lagunare che espone in varie città e nella persona- le alla Living Gallery, Palazzo Colonna, Roma. Nel 2005 a Sonthofen (Germania) riceve uno dei tre premi destinati agli artisti europei invitati. Nel 2006 esce il libro d’artista “Dal paesaggio”, edito e tirato dalla stamperia Corrado Albicocco di Udine, con poesie di Andrea Zanzotto dedicate al paesaggio, nove sue incisioni e la postfazione di Manlio Brusatin, che presenta in luoghi pubblici e privati in varie città italiane (2006-2009). Nel 2008/10 dipinge una serie di pastelli e oli sul tema del porto che espone a Palermo, Galleria 61, e a Genova, Galata Museo del mare. Nell’autunno del 2009/2010 Marco Goldin la invita alla rassegna “Pittura d’Italia. Paesaggi veri e dell’anima” al Castel Sismondo di Rimini e a “Italia dipinta” presso l’Università IULM di Milano con alcuni quadri a olio dedicati alla neve. Nel 2011 è invitata alla 54° Biennale Internazionale d’Arte di Venezia, Padiglione Italia, Veneto, Villa Contarini a Piazzola sul Brenta (Padova). A Belluno allestisce una personale con il libro d’artista “Le stagioni sulla Marteniga” di Tina Merlin, Edizioni Colo- phon, a cui dedica un’incisione e cinquanta pastelli, libro esposto anche a Venezia, Galleria Internazionale d’Arte Moderna Ca’ Pesaro (2015). Nel 2012 espone cinquanta opere nella mostra “Disgelo” presso la galleria la Rinascente a Padova e nel 2013 allestisce la personale “L’anima del paesaggio nel paesaggio dell’anima” all’interno della Villa Ancilotto di Crocetta del Montello, dove si svolgono incontri e conferenze sul tema del paesaggio. Nel 2014 è invitata da Marco Goldin alla mostra “Attorno a Vermeer. I volti, la luce, le cose” a Palazzo Fava, Bologna. Nel 2015 dedica un ciclo di opere al tema del delta che espone a Ca’ Cornera e nel Museo regionale della Bonifica Ca’ Vendramin, nel parco del delta del Po (Rovigo). Nel 2012-2015 partecipa alle mostre d’incisione della Stamperia d’Arte Albicocco “Meravigliosa natura. Il pae- saggio inciso nel XX secolo”, a Udine e a Urbino; “I sogni che volano. L’inchiostro nel segno”, Villa Manin, Passariano (UD) e alle tre edizioni della Biennale “Incisione al Femminile”, Complesso Monumentale di Castel dell’Ovo, Napoli e Atelier Controsegno, Pozzuoli; “Omaggio a Giorgio Trentin”, Museo Civico di Bassano del Grappa (VI); “Permanenza del segno” e “L’incisione contemporanea nelle Tre Venezie”, Biblioteca Nazionale, Torino; “Repertorio degli incisori italiani”, Museo Civico delle Cappuccine, Bagnacavallo (RA); International Print Biennale di Araraquara, Brasil; “Intagli e Morsure. Incisione italiana contemporanea. Complesso del Baraccano”, Bologna. Fa parte dell’Associazione Nazionale Incisori Contemporanei. Insegna Discipline Pittoriche al Liceo Artistico di Nove (VI) e vive a Crespano del Grappa (TV).
Elisabetta Diamanti nasce a Roma nel 1959. Compiuti gli studi superiori, ottiene la maturità artistica nel 1976. Si iscrive alla Scuola di Tecniche Sociali dell’Informazione e all’Accademia delle Belle Arti di Roma conseguendo, nel 1981, il diploma del corso di Decorazione. Frequenta un corso biennale di ricerca e sperimentazione delle tecniche dell’Incisione presso l’Istituto Nazionale per la Grafica negli anni 1981/1982 - 1982/1983; nella stessa sede, al termine del biennio, approfondisce la sua specializza- zione seguendo un corso di bulino tenuto da Jean Pierre Velly. Nel 1993 una sua incisione ha ricevuto la menzione d’onore nella Biennale di Varna, Bulgaria. Dal 1996 al 2006 è docente di Incisione presso l’Accademia di Belle Arti di Viterbo. Insegna nel corso di Incisione e Stampa presso la scuola comunale “Arti Ornamentali” di Roma dal 1996 al 2002 e dal 2008 al 2013. Partecipa alle worksession di incisione calcografica presso il Centrum voor grafick Frans Masereel Kasterlee (Belgio) dal 1997 al 2003. Nel 1998 tiene un workshop di incisione all’ École Régionale de Beaux Arts de Nantes “La scrittura memoria degli uomini” e l’anno successivo alla Facoltà di Belle Arti di Bilbao presso l’Università dei Paesi Baschi sul tema “Frottage analisi ed applicazioni specifiche su pietra litografica e lastra di metallo”. Nel giugno del 2000 alla Facoltà di Belle Arti dell’Università di Granada svolge un seminario sul tema: “Pavimenti cosmateschi della basilica inferiore di Castel S. Elia nella Tuscia”. Nell’agosto del 2004 partecipa ad un Atelier Collectif alla Città Internazionale del- le Arti a Parigi. È vincitrice del VII Premio Internazionale Massenzio Arte per la Grafica. Nel luglio 2009 è docente nei laboratori di ricerca di Casa Falconieri a Serdiana (Ca) con un seminario sul “libro d’artista”, nel 2010 con un seminario sulla tecnica della “ceramolle” e nel 2011 sul libro d’artista, Nel maggio del 2010 tiene un workshop sul libro d’artista al Papirmuseet Silkeborg in Danimarca ed è presidente della giuria del Premio di Incisione Carnello C’Arte ad Arte al Museo Civico di Sora (Fr). Nel 2011 il Gabinetto delle Stampe del comune di Sassari acquista l’opera “Carborundum”, è vincitrice del X Premio Acqui Terme con l’opera “Apparenza”, la Purdue University Galleries, West Lafayette (U.S.A) acquista l’opera “Stami”. Nel 2012 è vincitrice del Premio Bonanno per l’incisione con l’opera “Banano I”. Collabora nel “Progetto Didattica” 2011/2012 dell’Accade- mia di S. Luca a Roma curato da Guido Strazza, nel corso “ Primo Segnare “ come assistente /docente insieme a Giulia Napoleone. Nel maggio 2012 tiene un workshop presso Università Warminsko-Mazurski, Olsztynie (Polonia). È invitata presso l’Atelier Empreinte (Lussemburgo) per una residenza di printmaking nel luglio 2012. Organizza seminari specifici di incisione nelle tecniche tradizionali e sperimentali in varie sedi. Dal 1995 la sua ricerca approfondisce il rapporto Matrice- Supporto-Forma con la creazione di libri d’artista in edizioni limitate e con l’utilizzo di carte hand made. La BNL ha selezionato ed acquistato la matrice e la tiratura dell’opera: “Trame entomologiche V” stampata presso la stamperia “Il Bulino” di Roma nel 1999. Presso la stessa è stata stampata la collana dei trittici “Il mezzo della me- moria”, con una tiratura di 1/50 numeri arabi, I/X numeri romani e 1/5 prove d’autore su carta graphia da 290 gr. della cartiera Sicars. Nel 2005 la casa Editrice “Il Salice” di Locarno (Svizzera) presenta una cartella con l’incisione “Strutture vegetali”. Nel 2006 presenta “Isolasola” con un haiku di Tommaso Ottonieri per “Agave Edizioni”. Nel 2007 la casa Editrice “Il Salice” di Locarno presenta una edizione “Orphée” con 2 incisioni di Elisabetta Diamanti e un brano di Michel Seupher. Per “Orolontano Edizioni” presenta “Labirinti” con un haiku di Fabio Scotto. Nel 2008 in occasione della mostra personale “Nero Diamanti” presentata a Roma e Firenze, la casa “Editrice Sallustiana” ha edito il catalogo con testi di Ivana D’Agostino e Gianluca Murasecchi. Nel 2010 per la personale “Editio vitae”, tenutasi a Mendrisio (CH), ha presentato una edi- zione di 9 esemplari in collaborazione con Maria Rosaria Valentini. Nel 2010 per la “Josef Weiss edizioni” di Mendrisio (Svizzera) collabora per un divan dal titolo “Mater”, con una poesia di M.R. Valentini. È in programmazione una collaborazione con l’editore de “Il Bulino” Sergio Pandolfini e con Primerio Bellomo per la creazione di un libro d’artista, “Fiore delle distanze”. Dal 1993 espone regolarmente le sue opere in mostre personali e collettive e partecipa continuativamente alle più importanti esposizioni nazionali ed internazionali di incisione in Polonia, Spagna, Finlandia, Norvegia, USA, Corea, Belgio, Francia, Svizzera, Danimarca, Bulgaria, Ser- bia, Germania, Lussemburgo e Ungheria. Le sue opere si trovano in molte collezioni pubbliche e private: Collezione Civica A. Bertarelli, Milano; Istituto Nazionale per la Grafica, Roma; Royal Art Museum, Antwerp (Belgio); Museo di Villa dei Cedri, Bellinzona (Svizzera); La Biblioteca Salita dei Frati, Lugano (Svizzera); Collezione Lonsford dell’Università di Poerdue, West Lafaiette, Indiana (U.S.A.); Museo Civico di Sassari; Fondazione Artphilein Vaduz, Monaco (Germania). Parallelamente ha maturato esperienze nel campo della ceramica artistica, frequentando un corso di ceramica Raku tenuto da Emidio Galassi a Faenza. Le sue cerami- che si trovano nel museo della terracotta di Marsciano (Pg), e in molte collezioni private in Italia e all’estero.
Giancarla Frare di origine veneta, nata nel 1950, compie i suoi studi presso l’Accademia di Belle Arti di Napoli. Frequenta i Corsi Internazionali di Perfezionamento in Calcografia e Tecniche Sperimentali presso le L’Accademia di Belle Arti di Urbino e Venezia (1978–1983). Vince la Borsa di Studio del Museo d’Arte Moderna di Ca’ Pesaro, Venezia 1981. Tiene lezioni di perfezionamento sulle Tecniche Calco- grafiche Dirette presso l’Istituto Nazionale per La Grafica di Roma (1997). È Ordinario alla Cattedra di Disegno e Storia dell’Arte (1974/1996) nei Licei, prima a Vittorio Veneto, poi a Roma. Pubblica per i tipi delle Edizioni Tracce il testo di poesia “Rasoterra”, opera segnalata nel 1995 al Premio Internazionale “Eugenio Montale”. Il suo testo di poesie “ Come Confine Certo” ha vinto, nel 2006, il Concorso Letterario Nazionale “Scrivere Donna”. Il testo è pubblicato dalle Edizioni Tracce di Pescara. Nel 2008 vince il Primo Premio nella Biennale dell’Incisione Contemporanea dei Musei Civici di Bassano del Grappa. Nel 2014 la Galleria degli Uffizi di Firenze ha acquisito alle Collezioni Permanenti il corpus di 22 sue opere, disegni e incisioni, dedicate al “Bestiario fantastico”, realizzate dal 1995 al 2011. Le opere di Giancarla Frare sono presenti nelle collezioni permanenti di Musei e Fondazioni in Europa e America. Tra le più significative: Graphische Sammlung, Albertina, Vienna; Museo del Castello Sforzesco (Civica raccolta delle stampe), Milano; Museo di Arte Contemporanea Luigi Pecci, Prato; Istituto Nazionale per la Grafica, Roma; Musei Civici, Museo Remondini, Bassano del Grappa; Museo Civico, Oderzo; Museo Civico Diocesano, Caltanissetta; Pinacoteca Civica, Bagnacavallo; Collezione della Pinacoteca Giuseppe Polanschi, Cavaion Veronese; Museo di Arte Contemporanea, Erice; Fondazione Orestiadi, Gibellina; Museo d’Arte Moderna di Ca’ Pesaro, Venezia; Fondazione Bevilacqua La Masa, Venezia; Portland Art Museum, U.S.A.; Museu Do Douro, Portugal; Galleria degli Uffizi, Firenze.
Vincenzo Gatti nasce nel 1948 a Torino, città in cui vive e lavora. Per un ventennio è stato titolare della cattedra di Tecniche dell’Incisione, che fu già dei suoi maestri Calandri e Franco, all’Accademia Albertina di Torino; di questa Istituzione nel 1991/92 gli fu affidata la Direzione. Tra le prime occasioni espositive, è del 1970 la personale alla galleria “La Darsena” di Milano, (con Aimone e Cortassa), presentata da Paolo Fossati. Seguono la mostra del 1974 allo “Studio d’arte grafica” di Milano (con la presentazione di Marco Valsecchi) e la personale alla galleria “Tardy” di Enschede (Olanda) nel 1976. L’anno seguente espone alla galleria “Venezia viva” (presentazione di Pino Mantovani) e nel 1981 l’Istituto Italiano di Cultura di Bucarest ospita una rassegna di incisioni presentata da Renzo Guasco. Da allora si contano a decine la partecipazione a mostre e a concorsi di grafica in campo nazionale e inter- nazionale, tra le ultime: Personale alla Galleria 44 di Torino, 2006; “Incisori Italiani”, Sassari, 2008; “Grafica Oggi”, Biblioteca Nazionale di Torino, 2010; “Segni d’autore”, mo- stra itinerante a cura del Premio Acqui per l’Incisione, 2011. Tra le tante importanti rassegne di grafica a cui Gatti è stato varie volte invitato il Premio Biella (1971-1973-1976- 1980-1984-1987 e 1996, Premio Speciale), la Triennale dell’Incisione di Milano (1972-1976-1980-1991-1994), la Biennale Internazionale della Grafica di Palazzo Strozzi a Firenze del 1974 (Premio della Repubblica Federale Tedesca) e del 1976, la Biennale dell’Incisione di Acqui Terme del 1995 (premiato), la Biennale dell’Incisione “Josif Iser” di Ploiesti del 1999 (premiato), la I Triennale d’Incisione “Città di Chieri” del 1999 (premiato). Nel 2002 gli è stato assegnato il I Premio alla Biennale Internazionale di Grafica di Francavilla al Mare e nel 2005 il Premio Santa Croce. È stato inoltre invitato alla VI Biennale di Campobasso del 2010 ed alla I Biennale “Carmelo Floris”, Olzai, 2012. Dal 1971 ha fatto parte dell’Associazione Incisori Veneti. È stato segnalato più volte sui “Cataloghi Bolaffi della Grafica Italiana”. Ha curato mostre, collaborato a cataloghi, pubblicato vari scritti riguardanti la pratica e la didattica dell’incisione.
Francesco Geronazzo nasce nel 1984 a Valdobbiadene, Treviso. Ha studiato presso il Liceo Artistico di Treviso; attualmente ha appena terminato un periodo di 5 mesi come assistente di incisione della FBAUP di Porto; ha terminato il biennio specialistico di grafica all’Accademia di Belle Arti di Bologna, dove attualmente vive. Ha svolto e continua a svolgere la figura di tutor nel laboratorio di incisione di Luigi Zecchi ed Emanuela Candini; è inoltre socio dell’ALI (associazione liberi incisori) ed è stato socio dell’Associazione Incisori Veneti. Ha vinto diversi premi e concorsi, tra cui: I premio al concorso di incisione “ex libris Giorgio Gasparini” (TV); I premio “Incisione” a Gorlago (BG); I premio di incisione “Carnello Carte ad Arte” (FR); I premio di pittura, Molinella 2010, I premio di incisione “Giorgio Morandi” 2011 (BO); I premio Arti e In-Arti mestieri 2012, Suzzara; III premio Fibrenus 2012, Carnello (FR). Sue opere si trovano: nel “Gabinetto delle stampe della Accademia di Belle Arti di Bologna”, nella “Accademia Clementina di Bergamo”, nell’archivio delle stampe della Officina della Cultura di Carnello (FR), nel museo della città di Munsummano Terme (PT), nel Cabildo de Santa Cruz de la Palma, Brita Prinz Arte, Madrid, nell’Archivio delle stampe del comune di Pieve di Soligo (TV), nell’Archivio della UPV, nel Museo di Arte Contemporanea di Valdivia (Cilie) e nel MUCBE di Benicarlò (Spagna).
Mario Guadagnino frequenta l’Accademia di Belle Arti di Venezia, sua città natale, avendo come insegnanti Guido Cadorin per la Pittura e Cesco Magnolato per l’Incisione. È stato fino al 2000 titolare della prima cattedra d’Incisione nella medesima Accademia. Ha fatto parte dell’ Associa- zione Incisori Veneti e per lungo tempo è stato membro del Comitato Direttivo fino allo scioglimento dell’Associa- zione avvenuto nel 2012. La sua attività artistica comincia nel 1956 quando è an- cora studente con la presenza alle collettive dei giovani artisti veneziani alla Fondazione Bevilacqua La Masa, Venezia (1963/1964/1965/1966). Dal 1957 al 1968 partecipa pure alle Biennali d’incisione (II, III, IV, V, VI, VII) organizzate dall’Associazione Incisori Veneti per il Comune di Venezia. Vincitore nel 1996 del Premio Internazionale “Biella” per l’Incisione, ha partecipato alle più importanti Esposizioni d’incisione in Italia ed all’ Estero. È presente in catalogo a: II Biennale dell’Incisione Italiana Contemporanea, Campobasso 2002; III Rassegna “L’Arte e il Torchio”, Cre- mona 2003; II Biennale d’incisione “G. Polanschi”, Cavaion Veronese, 2003; Premio “Santa Croce Grafica”, Santa Croce sull’Arno 2003. Nel 2003 ha tenuto una personale all’interno del Ravenna Festival ed ha preso parte a collettive a Monsummano Terme (Pistoia) e San Donato Mi- lanese (Milano). È presente sin dal 1993 nel repertorio degli Incisori Italia- ni di stampe antiche e moderne di Bagnacavallo. Ha organizzato varie mostre a carattere didattico sia con opere dei suoi allievi sia con materiale inedito illustrante le varie tecniche incisorie: Galleria Bevilacqua La Masa (Premio Vito Orcalli), Venezia, 1977; Palazzo Ronca- li (Premio Vito Orcalli), Rovigo, 1978; Accademia di Belle Arti Aula Magna: “Omaggio a A. Battistoni e C. Magno- lato”, Venezia, 1985; Mostra scambio “Öland’s Biennal Borgholm”, Galleria Bevilacqua La Masa, Svezia-Venezia, 1985; Galleria Bevilacqua La Masa, “Scuola d’incisione dell’Accademia di Belle Arti di Venezia 1978-1985”, Vene- zia, 1985; Galleria d’Arte Grafica Il Bisonte, Firenze, 1985; Centro culturale polivalente, Bagnacavallo, 1986; Galleria Comunale d’Arte Palazzo del Ridotto, Cesena, 1987; Centro culturale Santa Maria delle Grazie, Mestre, 1990; Liceo Artistico di Valdagno e Centro culturale comunale G. Marzotto, Valdagno, 1993. Sue opere si trovano in collezioni pubbliche e private, tra cui: Accademia di Belle Arti di Venezia Raccolta di Stampe, Venezia; Opera Bevilacqua La Masa, Venezia; Galle- ria d’Arte Moderna Ca’ Pesaro, Venezia; Gabinetto delle Stampe antiche e moderne, Bagnacavallo; Gabinetto delle Stampe, Gaiarine; Gabinetto delle Stampe, Campo- basso; Gabinetto delle Stampe, Museo civico, Bassano; Gabinetto delle Stampe, Santa Croce sull’Arno; Gabinetto Disegni e Stampe, Pinacoteca “A. Martini”, Oderzo; Gabinetto Disegni e Stampe, Palazzo comunale Chiericati, Vicenza; Museo Arte contemporanea e dell’900, Monsummano Terme.
Erico Kito nasce a Osaka in Giappone nel 1965. Nel 1988 consegue la laurea in pittura giapponese presso la Kyoto Seika University. Si trasferisce in Italia nel 1995. Due anni più tardi si diplo- ma alla Scuola Internazionale di Specializzazione per la Grafica d’arte “Il Bisonte”, dove ha frequentato i corsi annua- li 1995-96 e 1996-97 conseguendo la qualifica d’incisore. Partecipa a numerose rassegne di grafica in Italia, Francia, Inghilterra, Russia, Portogallo, USA, Macedonia. Ottiene diversi premi, tra cui il primo premio al V Premio Internazionale ”Fabio Bertoni” per l’incisione, il premio speciale al III e IV Premio Internazionale “Fabio Bertoni”, il premio speciale della giuria al Premio “Santa Croce”. Vive e lavora a Firenze.
Stefano Luciano nato a Montecchio Maggiore nel 1979, si è diplomato in Pittura e Grafica d’Arte all’Accademia di Belle Arti di Venezia, specializzandosi poi presso l’Università Cà Foscari in Arte e Immagine, Discipline Pittoriche, Disegno e Storia dell’Arte. Ha proseguito la sua formazione collaborando con la Stamperia d’Arte Busato di Vicenza, approfondendo le tecniche calcografiche e litografiche. Il connubio tra queste realtà formative e l’assiduo impegno verso la Grafica d’Arte e la Pittura, hanno dato vita ad una produzione che privilegia i dettagli, dove il chiaroscuro, le zone d’ombra e di luce paiono riportare in vita elementi abbandonati. Le opere sono caratterizzate, dal punto di vi- sta esecutivo, da una complessità dovuta all’utilizzo di più strategie: vernice molle, acquaforte e puntasecca per le incisioni; colori acrilici, collage e pittura ad olio per i dipinti. I lavori sono spesso di grandi dimensioni e hanno come soggetti privilegiati parti di strutture architettoniche abbandonate o in disarmo e minuti particolari.
Bonizza Modolo pittrice e incisore, nasce a Santa Lucia di Piave (TV) nel 1948.
Figlia del pittore Bepi Modolo, frequenta la Scuola d’Arte e Mestieri di Vicenza diretta da Otello De Maria e partecipa a numerosi concorsi ottenendo riconoscimenti. Parallelamente coltiva la sua formazione pittorica nello studio del padre con il quale svilupperà in seguito un importante rapporto di collaborazione nel settore della vetrata istoriata, unitamente ai fratelli Michela e Piero, che la porterà ad essere presente con proprie opere in varie chiese del territorio nazionale. È molto attiva nell’ambito dell’incisione, in cui si è formata presso la Scuola Libera del Nudo dell’Accademia di Belle Arti di Venezia sotto la guida di Quaresimin, Dugo, Fanti- nato, Ferrara. Segue alla Scuola Internazionale di Grafica di Venezia i corsi di tecniche tradizionali e sperimentali con Riccardo Licata, del libro d’artista con Andreas Kramer, e di tecnica Hayter con Hector Saunier, con il quale avrà modo di continuare l’esperienza presso il Centro della Grafica di Via 7 Dolori di Matera. Approfondisce la tecnica dell’acquaforte presso la Scuola Internazionale il Bisonte di Firenze. Per un decennio frequenta i corsi di pittura dell’Internationale Sommerakademie di Salisburgo. È stata membro dell’Associazione Incisori Veneti ed è inserita nel Repertorio degli incisori italiani di Bagnacavallo. Ha tenuto mostre personali e numerose sono le sue partecipazioni ad esposizioni internazionali. Nel 2010 riceve il I premio per la Grafica alla Biennale Inter- nazionale d’Arte di Asolo. Hanno scritto di lei: S. Stocco, P. Rizzi, G. Niero, R. Amaglio, O. Campigli, M. Rossi, L. Ferraguti, G. Pilla, G. Cavalli, G. Grossato, G. Trentin, P. Tieto, G. Nele, O. Stefani, G. Zardo, F. Casagranda, F. Brandes, F. Batacchi, G. Segato, M. Fragonara, G. Signorini. Le sue opere si trovano in musei, edifici pubblici e importanti collezioni private, tra cui: Museo Arte Grafica Con- temporanea, Chamalières; Accademia Belle Arti, S. Luis, Potosì (Messico); Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica, Palazzo Correr, Venezia; Museum Graphic Art, Spalato; Musèe Hamaguchi, Tokio; Museo Slesiano di Katowice, Polonia; Museo d’Arte Contemporanea e del Novecento “Villa Renatico”, Monsummano Terme; Civica Raccolta Stampe Antiche Bertarelli del Castello Sforzesco, Milano; Gabinetto Stampe Antiche e Moderne del Comune di Bagnacavallo; Fondo Stampe A.I.V. Associazione Incisori Veneti; Fondazione “Il Bisonte”, Firenze; Civica Raccolta “I Primi Premi” del Comune di Agna; Collezione Stampe Moderne Centro polivalente d’Arte e Cultura “Il Torcolo”, Comune di Cavaion Veronese; Collezione Libri d’artista della Scuola Internazionale di Grafica, Venezia; Civica Raccolta Gabinetto delle Stampe di Villa Altan di Gaiarine (TV); Civica Collezione “Premio Villa Farsetti”, S. Maria di Sala (VE); Museo Casabianca Grafica d’Arte Meneguzzo, Malo (VI); Raccolta Stampe Adalberto Sartori, Mantova; Civica Colle- zione “Incisione Contemporanea” di Campobasso; Museo dell’Incisione, Castello dei Paleologi, Acqui Terme; Col- lezione Internazionale di Grafica Contemporanea Museo Civico “Ala Ponzone” di Cremona; Gabinetto dei Disegni e delle Stampe, S. Croce Sull’Arno; National Taiwan Museum of Fine Arts; Museo Diocesano d’Arte Sacra Santa Apollonia (Chiesa di San Lio), Venezia; Comune di Vicenza; Villa Thiene, Comune di Quinto Vicentino (Vicenza); Comune di Bassano del Grappa; Collezione permanente del Museo di Grafica d’Arte Bartholomeo Zane De Portesio, San Felice del Benaco.
Elena Monaco è nata a Carrù (CN), vive e lavora a Torino. Ha studiato al Liceo Artistico con Saroni e all’Accademia delle Belle Arti di Torino ha avuto per maestri Menzio per la Pittura, Calandri e Franco per l’Incisione. Sempre presso questa Accademia ha frequentato la Scuola libera di Nudo con gli insegnanti Fanelli e Barovero ed i corsi di Grafica d’Arte con gli insegnanti Fanelli, Gatti, Gay, Tamburelli, Tassisto. Ha partecipato ai corsi estivi di Grafica presso l’Accademia di Urbino. Attualmente insegna Disegno Anatomico e Tecniche Pittoriche all’Istituto Europeo del Design (I.E.D.). Segnalata da Renzo Guasco sul catalogo Bolaffi Grafica.
È presente nel Repertorio degli Incisori vol. IV e V della Pinacoteca di Bagnacavallo.
Nel 2006 ottiene il primo premio per la Grafica e il primo premio “Faber Castell” al Concorso Internazionale d’Arte Mondadori.
Hanno scritto delle sue opere: Alessandro Abrate, Paolo Bellini, Roberto Biglia, Vittorio Bottino, Monica Braga, Giorgio Sebastiano Brizio, Arabella Cifani, Ottavio Comand, Micaela Combina, Giovanni Cordero, Paola Davico, Ange- lo Dragone, Lella Durando, Franco Fanelli, Valeria Fissore, Emilio Gargioni, Renzo Guasco, Paolo Levi, Francesco Lodola, Pino Mantovani, Giangiorgio Massara, Antonio Miredi, Angelo Mistrangelo, Franco Monetti, Ivana Mulatero, Antonio Oberti, Giovanni Serafini, Gianfranco Schialvino, Marco Vacchetti. Sue opere grafiche sono presenti nel Gabinetto delle Stampe del Comune di Bagnacavallo, nelle acquisizioni del Premio Internazionale di Incisione di Acqui Terme, a Cetona (Siena), a Sant Carles de la Rapita (Spagna), a Mondovì, nella Via Crucis a Monasterolo di Cafasse, nella Via Crucis della Chiesa del Moncenisio, nel Museo di Bihac (Bosnia), nel Museo di Antalya (Turchia) nella Biblioteca di Alessandria (Egitto) ed in altre collezioni pubbliche e private in Italia ed all’estero.
Antonino Triolo nasce a Reggio Calabria nel 1984.
Dopo gli studi superiori in chimica, frequenta la scuola di Decorazione all’Accademia di Belle Arti di Reggio Calabria dove si laurea nel 2007, con la tesi in Tecniche dell’Incisione, dal titolo, “Incisione segno e colore”.
Nel 2009 consegue, nella stessa Accademia, la laurea di II Livello in “Arti Visive e Discipline dello Spettacolo indirizzo di Scultura”, con la tesi in Tecniche dell’incisione, dal titolo “ Libro d’artista”.
Nel 2010 si trasferisce a Firenze, dove frequenta il corso di specializzazione in Incisione presso la Scuola Internazionale di Specializzazione per la Grafica d’Arte “Il Bisonte”. Nel 2011 insegna Tecniche dell’Incisione all’Accademia di Belle Arti di Palermo. Attualmente vive a Firenze dove collabora come assistente in alcuni corsi di incisione presso la Scuola internazionale di incisione “il Bisonte”.