De Nittis e la rivoluzione dello sguardo

Informazioni Evento

Luogo
PALAZZO DEI DIAMANTI
Corso Ercole I D'este 21, Ferrara, Italia
Date
Dal al

Aperto tutti i giorni, dalle 9.00 alle 19.00
Aperto anche 8, 25 e 26 dicembre, 1 e 6 gennaio, Pasqua e Lunedì dell’Angelo

Vernissage
30/11/2019

su invito

Patrocini

Organizzatori
Fondazione Ferrara Arte e Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea in collaborazione con Comune di Barletta

Artisti
Giuseppe De Nittis
Curatori
Maria Luisa Pacelli, Barbara Guidi, Hélène Pinet
Uffici stampa
STUDIO ESSECI
Generi
arte moderna
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La mostra dedicata all’artista che rinnovò i codici della modernità.

Comunicato stampa

Con le sue inquadrature audaci, i tagli improvvisi, le prospettive sorprendenti affiancate a una sapiente resa della luce e delle atmosfere, l’artista Giuseppe De Nittis (1846-1884), figura di spicco dell’arte parigina di fine Ottocento con Giovanni Boldini, seppe rinnovare i codici della pittura coniugando modernità e radici personali. A lui è dedicata la mostra “De Nittis e la rivoluzione dello sguardo” di Palazzo dei Diamanti di Ferrara, che apre il 1° dicembre 2019 fino al 13 aprile 2020. Un’ occasione per scoprire la città con il centro storico Patrimonio dell’Umanità UNESCO, grazie alle proposte di Visit Ferrara e al codice sconto DENITTIS19, per prenotare il soggiorno direttamente su www.visitferrara.eu ottenendo una riduzione del 10%.

L’esposizione rilegge le poetiche della modernità dell’artista e nasce dalla collaborazione tra il Museo Giovanni Boldini di Ferrara e la Pinacoteca De Nittis di Barletta, la città d’origine dell’artista, che mette a disposizione le sue opere. Un’arte innovatrice quella del pittore pugliese che mette a confronto la pittura, i codici visivi della fotografia e quelli dell’arte giapponese, attraverso un linguaggio raffinato. De Nittis racconta nei suoi dipinti un mondo che cambia, fermando il suo obiettivo pittorico sulle città in trasformazione, la vita dei boulevard, i luoghi del tempo libero, senza rinunciare ai paesaggi del suo paese natio, ai cieli di Francia e alle nebbie di Londra. Tra le protagoniste della sua arte, la moglie Leontine, sua modella e manager. L’artista pugliese, infatti, si trasferì a Parigi nel 1869 e lì entrò in contatto con i grandi collezionisti dell’epoca e con colleghi come Monet, Manet, Degas.
Alle sue opere in esposizione vengono affiancate fotografie firmate da rilevanti autori del tempo, come Edward Steichen, Gustave Le Gray, Alvin Coburn e Alfred Stieglitz, oltre ad alcune delle prime immagini in movimento dei fratelli Lumière. Sarà inoltre disponibile un catalogo illustrato.