David Michel Fayek – زحمة

Informazioni Evento

Luogo
NON RISERVATO
Via Paisiello 5, Milano, Italia
Date
Dal al
Vernissage
20/12/2022

ore 18,30

Artisti
David Michel Fayek
Generi
arte contemporanea, personale
Loading…

Mostra di fine residenza che l’artista ha svolto dal 14 Novembre al 19 Dicembre 2022.

Comunicato stampa

Non Riservato è lieto di presentare زحمة di David Michel Fayek, mostra di fine residenza che l’artista ha svolto dal 14 Novembre al 19 Dicembre 2022.
Il titolo زحمة (Zahma) è un termine arabo che si traduce con le parole di folla e di traffico, definisce il transitare negli spazi affollati.
Zahma è una mostra che indaga i luoghi, le architetture e le derivazioni da cui nasce il potere di controllo sulle masse, in continuum con le ricerche che l’artista svolge da anni sulla carica energetica che le folle emanano nel loro radunarsi nei luoghi.
Sono, infatti, queste le tematiche su cui si concentrano le opere di Fayek, che partendo dallo studio dell’energia individuale e di massa, arrivano ad investigare su come la paura delle folle abbia generato un pensiero e una politica di controllo dello spazio urbano e territoriale.
La mostra si sviluppa partendo da un’installazione video in cui l’artista proietta su strada le riprese eseguite dai droni di sorveglianza durante le proteste di Standing Rock, dove i nativi americani si mobilitano in massa contro la costruzione di una Pipeline sulla loro Terra, o la ripresa al confine tra Messico e Texas dei migranti individuati nell’atto di varcare la frontiera.
La video installazione Disciplina spaziale (2022) ci parla della “smaterializzazione della sorveglianza” e dell’eredità colonialista di segregazione e pianificazione territoriale. La scelta di collocarlo in vetrina non è casuale, infatti, l’artista utilizza questo spazio di display urbano per comunicare non un’idea di prodotto commerciale di cui la città è colma, ma per raccontare ai cittadini le logiche invisibili di controllo e di sorveglianza urbana.
David Michel Fayek per la produzione delle opere utilizza pratiche di stampa sperimentali, in cui la cianotipia si fonde con il disegno, mettendo su tela il rapporto tra le folle e gli spazi volti al controllo, quali: prigioni, manicomi ed ospedali, di cui ne studia la simbologia strutturale, ovvero come siano modellate in forme utili alla funzione di controllo cognitivo degli individui.

Fayek indaga dove risiede il potere di controllo, il suo evolvere con lo sviluppo tecnologico e sociale e, dove ha più presa, ovvero sulla mente umana, per fare ciò si è ispirato a diverse letture affini all’argomento, quali gli studi sulla psicologia delle masse legati alle infrastrutture coloniali.

L’ artista con la mostra زحمة ci invita a riflettere su come nella società contemporanea le comunità siano state private della loro naturale capacità sociale di vivere i luoghi e gli spazi pubblici a causa delle logiche dell’imperialismo.
Infine, ci presenta un audio registrato nella città di Milano, che andrà ad inserirsi nel programma di mappature #audiocitymap di Non Riservato.

David Michel Fayek (Milano, 1986) è un’artista visivo, il cui processo creativo muove dall’osservazione delle relazioni energetiche presenti sia in natura sia nei diversi sistemi sociali.
L’interesse nel lavorare con materiali conduttori di energia trae ispirazione dalle antiche scienze medico-sciamaniche dell’Asia e culmina nella ricerca di supporti capaci di veicolare una particolare vibrazione visiva.
La sua pratica parte dal disegno e spazia sovente in installazioni e processi di stampa sperimentale, il cui fine è di produrre narrazioni alternative su dinamiche sottili e controverse.
Di discendenza Italo-Egiziana, è di base a Milano e i suoi lavori sono stati esposti in diverse collettive in città come Venezia, Milano, Firenze, Bologna e Tunisi.

#AudioCityMap
Ascoltare lo spazio urbano e le pratiche pubbliche attraverso la costruzione di una mappa sonora online. Una mappa mentale, collettiva e condivisa che racconta e scopre punti, pratiche e luoghi importanti di Milano attraverso la voce dei suoi protagonisti.
È sempre più evidente come l’attraversamento e il camminare all’interno di una città sia
accompagnato dalle nuove tecnologie, quali telefoni cellulari e cuffie audio, da qui l’idea di
trasformare l’esperienza del quotidiano (attraversare un luogo o sostare) in un processo creativo e di apprendimento.

Partendo dalla semplice idea di voler raccontare la città, i luoghi, i muri, gli odori e le visioni, le storie di Audio City Map ci parlano di interventi urbani, già esistenti - come mappatura di ciò che già è stato

realizzato da artisti o designer a oggi – o effimeri – per creare racconti di pratiche o politiche dello sguardo da narrare al cittadino o al viaggiatore durante il suo attraversamento.

Costruire una mappa mentale è un processo creativo, che porta alla realizzazione di materiali che per loro natura sono diversi, proprio perché attingono da individui o soggetti con capacità creative diverse in cui l’annotazione personale su un luogo, su una via, su un’opera espandono l’immagine stessa, aprendo a nuovi significati e analogie, sottolineando come la creatività e la lettura personale possano ampliare la memorizzazione dello spazio e del paesaggio.
Le mappe mentali lasciano sempre una chiave d’interpretazione che permette a chi ascolta di attivare propri processi d’apprendimento e di elaborazione per una chiave di lettura personale e unica.