Combat Art: Roma 1968-1978

Informazioni Evento

Luogo
GALLERIA MASCHERINO
Via del Mascherino 24 00193 , Roma, Italia
Date
Dal al

dal martedì al sabato
ore 16.00-19.30
Chiuso lunedì e festivi

Vernissage
16/04/2019

ore 18,30

Generi
arte contemporanea, collettiva
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La Galleria Mascherino è lieta di annunciare la riapertura, nella stessa sede, con la mostra COMBAT ART: Roma 1968-1978, dedicata ai rapporti tra arte e politica nella scena romana degli anni Settanta.

Comunicato stampa

La Galleria Mascherino è lieta di annunciare la riapertura, il 16 aprile alle ore 18.30 nella stessa sede, con la mostra COMBAT ART: Roma 1968-1978, dedicata ai rapporti tra arte e politica nella scena romana degli anni Settanta. L'esposizione segna il nuovo indirizzo della galleria aperto al dialogo tra diversi media e linguaggi artistici della contemporaneità: attraverso una selezione di dipinti, disegni, fotografie, serigrafie, manifesti e bozzetti cinematografici, copertine di dischi e libri, riviste e fanzine la mostra pone in relazione differenti ambiti espressivi per evidenziarne convergenze e frizioni, proponendo un campo di indagine allargato alla cultura visiva del decennio.

Le opere di Franco Angeli, Nanni Balestrini, Tomaso Binga, Tano D'Amico, Pablo Echaurren, Sergio Lombardo, Mario Schifano, autori che con declinazioni diverse hanno interpretato le nuove istanze sociali ed estetiche dell'epoca, sono poste in relazione con la coeva ricerca grafica di impegno politico, con l'obiettivo di fare emergere una reciprocità di sguardi e tensioni, per raccontare la storia di quegli anni attraverso una polifonia di voci che ne restituisca la complessità.

La scelta di questi artisti di ricorrere all'uso di stencil, serigrafie o di tecniche affini a quelle adoperate in campo grafico risponde, oltre che a fattori strettamente formali, all'esigenza di allargare il bacino di fruitori attraverso il superamento del

concetto di unicum dell'opera nella prospettiva politica di un'arte diffusa e non elitaria. Molte delle opere in mostra non soltanto evidenziano la predilezione per soggetti apertamente politici diffusa nella neoavanguardia romana, ma sono anche esempi significativi del dialogo tra cultura alta e iconosfera mediatica tipico di quella stagione.

Alcuni tra i lavori di arte moltiplicata presenti nell'esposizione hanno avuto, inoltre, finalità politiche ancora più immediate, perché prodotti appositamente per sostenere l'attività di gruppi extraparlamentari come Potere Operaio o l'Unione dei Comunisti Italiani Marxisti-Leninisti.
Nel confrontarsi con le trasformazioni sociali in atto, questi artisti attingono al repertorio di immagini grafiche e mediatiche dell'epoca e nel contempo lo influenzano, talvolta in modo diretto, illustrando riviste e quotidiani o progettando la grafica di libri e manifesti, come nel caso della copertina di Porci con le ali disegnata da Echaurren.

Le battaglie per i diritti civili, le rivendicazioni salariali, il femminismo, le marce pacifiste, l'interesse per la Cina, l'anticapitalismo, la strategia della tensione e l'emergere della lotta armata sono i temi attorno a cui ruotano le immagini esposte, accomunate da uno slancio utopico e da una conflittualità dichiarata, che documentano l'urgenza di

cambiamento emersa nel decennio. Benché l'impegno sia un terreno comune, gli artisti in mostra vivono il rapporto tra arte e politica secondo un'ottica personale: la serigrafia con Mao Tze Tung di Sergio Lombardo propone ad esempio una rilettura concettuale dell'icona, attraverso l'introduzione di una legenda esplicativa che, tautologicamente, indica i nomi dei colori usati per realizzarla. Di carattere metalinguistico sono anche le opere di Mario Schifano, dove suoi quadri della serie Compagni Compagni sono da lui fotografati all'aperto, in un parco, prima di essere trasportati in mostra. Più diretto è invece il coinvolgimento politico espresso dai dipinti, i disegni e le litografie di Franco Angeli: dagli half dollar che demistificano l'imperialismo nordamericano, alle diverse rappresentazioni di cortei di operai e studenti realizzate dall'artista a ridosso del '68, quando il suo legame con i movimenti antagonisti si fa più stretto.
Opere in mostra di Franco Angeli, Nanni Balestrini, Tomaso Binga, Tano D'Amico, Agnese De Donato, Pablo Echaurren, Sergio Lombardo, Mario Schifano, Giuseppe Tubi.

COMBAT ART: Roma 1968-1978 è la prima di una serie di esposizioni che la Galleria Mascherino dedicherà ai rapporti tra arte e politica; seguirà nella prossima stagione una mostra dedicata alla rilettura dell'eredità dei regimi totalitari da parte di artisti italiani e internazionali attivi negli anni Sessanta e Settanta.