Cesare Rossi
In un allestimento concepito per sequenze cronologiche la mostra allinea circa quaranta opere –la maggior parte delle quali inedite o mai esposte- tra tele, pastelli, disegni, incisioni provenienti da collezioni pubbliche e private. Scopo dell’iniziativa è approfondire la conoscenza della poliedrica personalità dell’artista, prematuramente scomparso a soli 46 anni, protagonista di spicco della scena artistica bergamasca del secondo dopoguerra.
Comunicato stampa
Il Comune di Seriate e l’ASAV Associazione Seriatese Arti Visive rendono omaggio alla figura e all’opera di Cesare Rossi (Cerreto Grue-Alessandria 1942-Bergamo 1988) figlio dell’artista seriatese Domenico, con una mostra antologica a cura di Enrico De Pascale. L’esposizione, realizzata con il sostegno della Fondazione Credito Bergamasco, si terrà dal 15 aprile al 5 maggio 2012 presso la Sala “VIRGILIO CARBONARI” del Municipio di Seriate.
In un allestimento concepito per sequenze cronologiche la mostra allinea circa quaranta opere –la maggior parte delle quali inedite o mai esposte- tra tele, pastelli, disegni, incisioni provenienti da collezioni pubbliche e private. Scopo dell’iniziativa è approfondire la conoscenza della poliedrica personalità dell’artista, prematuramente scomparso a soli 46 anni, protagonista di spicco della scena artistica bergamasca del secondo dopoguerra.
Pittore di notevole vena sperimentale, Cesare Rossi ha indagato le problematiche dello spazio pittorico coniugando la ricerca sui materiali (olio, acrilico, carta, plastica, legno, velluto ecc.) con quella sul linguaggio e la composizione, segnalandosi per l’originalità delle invenzioni e la straordinaria sensibilità della tavolozza. Formatosi all’Accademia Carrara, seguace di Erminio Maffioletti, Rossi è stato Docente di Discipline plastiche presso il Liceo Artistico Statale di Bergamo dal 1970 al 1988. Artista colto e pienamente inserito nel dibattito artistico internazionale, Rossi ha interpretato con originalità le diverse stagioni dell’Informale, dell’arte optical e cinetico-visuale, della post-astrazione, partecipando a numerose rassegne a livello nazionale e internazionale. Dopo quasi quindici anni di assenza dalla scena pubblica (1970-1985) si è ripresentato al pubblico in un’ultima, memorabile mostra personale alla Galleria Dossi di Bergamo (1986) con una serie di dipinti ad olio su panno di velluto nero e bianco ispirati alle opere di Lewis Carroll (Alice nel Paese delle Meravfglie, Attraverso lo specchio), James Joyce (Ulisse, Finnegans Wake), T.S.Eliot (Four Quartets), Samuel Beckett (Poesie).
La sua figura e la sua opera sono state recentemente ricordate e valorizzate in occasione della mostra storica Arte a Bergamo 1960-69, organizzata dalla GAMeC nel 2002 presso il Palazzo della Ragione di Bergamo.