CCDS – Pantelleria

Informazioni Evento

Luogo
CASTELLO DI PANTELLERIA
Via Castello , Pantelleria, Italia
Date
Dal al
Vernissage
08/08/2013

ore 19,30 Oratorio San Salvatore, ore 21,00 Castello di Pantelleria

Contatti
Telefono: +39 3298718707
Email: controcarrettadellasperanza@gmail.com
Artisti
Ettore Favini, Paolo Parisi, Stefania Galegati Shines, Roberto Ago, Stefano Boccalini, Giuseppe Lana, Fabrizio Cosenza, Yuki Ichihashi, Marco Raparelli, Stefania Zocco, Simone Ialongo, Tony Fiorentino
Generi
fotografia, arte contemporanea, collettiva, disegno e grafica
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La mostra è una nuova tappa del progetto “ControCarrettaDellaSperanza”, nato da un’idea di Simone Ialongo, che consiste in un viaggio in barca da Pantelleria verso la Tunisia con lo scopo di creare una provocazione rispetto al concetto di crisi, un incontro con i cosiddetti migranti e un intervento corale in terra tunisina.

Comunicato stampa

Nell'oratorio di San Salvatore alle ore 19,30 si terrà la presentazione del progetto CONTROCARRETTADELLASPERANZA con gli interventi di Enzo Tartamella, ex direttore del Giornale di Sicilia, attorno al suo libro dal titolo “Emigranti anomali - Italiani in Tunisia tra Ottocento e Novecento” (Maloda Editore) e di Lorenzo Bruni, curatore e critico d'arte, sulla evoluzione dei “racconti di viaggio” nell'era di google maps e del villaggio globale.
L'Associazione Kuddiattaloria e il Comune di Pantelleria presentano giovedì 8 agosto 2013, nelle stanze del Castello di Pantelleria, “CCDS – Pantelleria”. La mostra è una nuova tappa del progetto “CONTROCCARRETTADELLASPERANZA”, nato da un'idea di Simone Ialongo, che consiste in un viaggio in barca da Pantelleria verso la Tunisia con lo scopo di creare una provocazione rispetto al concetto di crisi, un incontro con i cosiddetti migranti e un intervento corale in terra tunisina. Questa azione collettiva, che si terrà tra settembre e ottobre 2013, è stata anticipata da dibattiti in diverse città italiane e dalla residenza a Pantelleria di dieci artisti che si sono susseguiti da marzo fino ad oggi.
La mostra d'arte contemporanea dal titolo “CCDS – Pantelleria”, all'interno del Castello di Pantelleria, è costituita da tre sezioni autonome realizzate appositamente per l'occasione e nate dall'esigenza di creare un confronto diretto con il contesto dell'isola, luogo dove sono avvenute le residenze e da dove inizierà il viaggio in nave nel mese di settembre/ottobre verso le coste tunisine. Le tre sezioni del progetto espositivo consistono in: A) Documentazione per mezzo di testi e foto delle tappe precedenti che hanno visto la trasformazione concettuale e pratica del progetto del viaggio collettivo verso sud e che hanno provocato profonde riflessione attorno alla domanda “quale ruolo può avere oggi l'arte rispetto alla realtà geopolitica in cui si esprime?”. B) Collettiva delle opere realizzate dagli artisti che hanno partecipato alle residenze. Gli artisti presenti in questa sezione sono: Gabriele Abbruzzese, Margherita Borin, Domenico Busetta, Rosa Catalano, Ciampa, Fabrizio Cosenza, Beatrice Cucci, Andrea D'amore, Tony Fiorentino, Sebastiamo Fischer, Pasquale Gadaleta, Simone Ialongo, Giuseppe Lana, Aryan Ozmaei, Costabile Piccirillo, Adreas Schwarzkopf. C) Presentazione dei contributi di altri artisti, che hanno deciso di aderire e partecipare in maniera attiva al progetto attraverso la presenza di un'immagine, un testo o altre suggestioni con cui amplieranno il dibattito attorno al senso e alle implicazioni sul viaggio/progetto artistico. Gli artisti presenti in questa sezione: Roberto Ago, Fabrizio Basso, Silvia Cini, Marco Raparelli, Paolo Parisi, Massimo Nannucci, Yuki Ichihashi, Ettore Favini, Stefano Boccalini, Stefania Galegati, Stefania Zocco.

La CCDS è un’azione collettiva, nata da un'idea di Simone Ialongo, e organizzata dalla Associazione Kuddiattalora. Il progetto consiste nella organizzazione di un viaggio dalle coste di Pantelleria alle coste tunisine. Il viaggio sarà compiuto per mezzo di una barca sequestrata a Pantelleria e che verrà restaurata per mezzo del lavoro di tutti i partecipanti al progetto che prenderanno parte alle avrei residenze sull'isola. L'idea nasce dalla paradossale idea di realizzare un viaggio al contrario rispetto alle rotte attive fino ad adesso da parte degli immigrati del mediterraneo alla ricerca di un “posto migliore”. Le persone coinvolte in questa azione sono tutte legate al mondo dell’arte contemporanea anche se con ruoli differenti come artisti, curatori, galleristi e collezionisti. Le attività di residenza sono iniziate dal mese di marzo 2013 dopo che il progetto è stato presentato per la prima volta nella mostra collettiva a cura di Lorenzo Bruni dal titolo “incontri” all'interno dello spazio espositivo dell'Accademia dello Scompiglio a Lucca.
Il risultato del viaggio fisico in barca verso le coste della Tunisia sarà presentato in mostre collettive e conferenze che avranno luogo dal mese di gennaio 2014. Queste mostre presenteranno i lavori ottenuti partendo dall’uso di materiali o concetti legati alla vicenda sociale dell’immigrazione clandestina, ma anche opere nate durante le residenze non necessariamente legate a questa vicenda. Il viaggio verso la Tunisia che è una meta considerata, secondo il modello occidentale, non attraente a livello di sviluppo economico e di benessere sociale, è un modo per stimolare una riflessione sulle possibili pratiche di reazione collettiva al tempo della crisi del sistema economico occidentale. Più che una provocazione fine a se stessa è un'esperienza di viaggio reale e concreta che prende le distanza dal viaggio nell'era di google maps e del villaggio globale e dall'altra nasce dalla volontà di coinvolgimento e collaborazione con altre persone per riflettere proprio sulle pratiche della democrazia dal basso. Queste due categorie di riflessione permettono di far emergere in maniera spontanea la problematica di cosa dovrebbe essere un'opera d'arte e la sua utilità rispetto alla società in cui si inserisce. Questo progetto che nasce da una riflessione sulla crisi economica attuale passa da una riflessione sul linguaggio artistico in senso stretto per arrivare a gettare le basi per una possibile analisi collettiva su quale ruolo dovrebbe avere oggi il museo, la critica d'arte o il giornalismo di mediare le problematiche sociali e le sperimentazioni dell'arte e per chi.