Caterina Silva – Il più crudele dei mesi

Informazioni Evento

Luogo
VALENTINA BONOMO ARTECONTEMPORANEA
Via Del Portico D'ottavia 13, Roma, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al
Vernissage
30/06/2022

ore 15

Artisti
Caterina Silva
Generi
arte contemporanea, personale

mostra personale Il più crudele dei mesi di Caterina Silva con una presentazione di Anna Cestelli Guidi.

Comunicato stampa

La Galleria Valentina Bonomo è lieta di annunciare l’apertura della mostra personale Il più crudele dei mesi di Caterina Silva con una presentazione di Anna Cestelli Guidi giovedì 30 giugno 2022 dalle ore 15 alle ore 21 in via del Portico d’Ottavia 13.

Caterina Silva (Roma, 1983) torna al portico d’Ottavia per la sua seconda personale con un nuovo ciclo di opere. L’artista usa la pittura per sondare le parti oscure della mente, quello che non è possibile altrimenti spiegare a parole ma che esiste e diventa materia, poi oggetto e presenza reale; immagini aperte, disponibili all’interpretazione dell’osservatore, conseguenza di un processo di de-costruzione delle sue stesse sovrastrutture interne.

Il più crudele dei mesi è il titolo di questa mostra, tratto dall’incipit di quell’immenso poema che è The Waste Land di T. S. Eliot. Caterina Silva in questi dipinti ci trasmette la suggestione di un nuovo inizio, simile a quel momento magico e potente che è il risveglio della natura in primavera. Le esplosioni di luce e colore che ci abbagliano in questi quadri suggeriscono lo sfolgorio e l’esuberanza della rinascita naturale e incarnano al tempo stesso una nuova fase della ricerca pittorica dell’artista. Come scrive il poeta, il risveglio porta con sé la malinconia dei ricordi, “mixing memories and desire”, e l’inevitabile pensiero della morte. Così pur nella loro gioiosa leggerezza e luminosità, le frequenze dei dipinti esposti risuonano dell’inquietudine subliminale, dell’artista ma non solo, nei riguardi di questo tempo disorientante e ci inducono a riflettere sul senso di disgregazione di un mondo, naturale ma anche politico e storico, la cui comprensione sembra sfuggirci sempre più di mano.