Aster-oide

Informazioni Evento

Luogo
VILLA ERBA
Largo Luchino Visconti , Cernobbio, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al
Vernissage
03/10/2014
Contatti
Email: comunica@spaziooff.org
Biglietti

15 euro

Artisti
Meri Iacchi, Ludovica Ginanneschi
Generi
arte contemporanea, serata - evento

L’Aster-oide delle fiorentine Ludovica Ginanneschi e Meri Iacchi atterra nel giardino della splendida Villa Erba, sul lago di Como, in occasione della sesta edizione di Orticolario, sofisticata e attenta manifestazione sul giardinaggio.

Comunicato stampa

L’Aster-oide delle fiorentine Ludovica Ginanneschi e Meri Iacchi atterra nel giardino della splendida Villa Erba, sul lago di Como, in occasione della sesta edizione di Orticolario, sofisticata e attenta manifestazione sul giardinaggio in programma dal 3 al 5 ottobre.

Selezionato attraverso un concorso internazionale per la sezione Giardini Creativi, Aster-oide nasce prima di tutto come un gioco linguistico per rendere omaggio al fiore aster, “fiore a stella”, a cui questa edizione di Orticolario è dedicata.
Pensato come un intervento di land-art, il giardino riproduce sul terreno il cratere originatosi dall’impatto di un immaginario asteroide con il pianeta Terra, dal cui fulcro esplode una profusione di coloratissimi aster. Camminando nel giardino di Villa Erba lo spettatore sarà attirato da una certa anomalia e deformità del terreno e solo avvicinandosi e salendo su una piattaforma potrà avere la percezione dell’intero giardino e cogliere il messaggio che Aster-oide vuole dare. Si accorgerà di come molto spesso le cose belle siano nascoste nelle pieghe della realtà e che a volte l’impatto con qualcosa di potenzialmente distruttivo non è altro che la nascita di un qualcosa di originale e stimolante.

Ludovica Ginanneschi, garden designer diplomata alla Inchbald School di Londra 
e vincitrice della medaglia d’oro al Hampton Court Palace Flower Show del 2009 (Best Conceptual Gardens) e del 2010 (Best Sustainable Garden) ha progettato Aster-oide insieme a Meri Iacchi, artista visiva la cui ricerca si concentra ultimamente sulla frammentazione e ricostruzione di segni e immagini tratti dalla natura e dalla relazione che l’uomo ha con essa e che ha recentemente approfondito queste sue ricerche nelle mostre Connected del 2013 (Museo dell’Orto Botanico di Firenze) e Connected#Palermo del 2014 (Museo dell’Orto Botanico di Palermo). Le due creative, incontratesi a Firenze proprio grazie a questi interessi convergenti, hanno messo insieme le loro competenze e pensato a questo progetto come un vero e proprio lavoro a quattro mani.

Aster-oide, spiega Ludovica Ginanneschi, è un giardino concettuale: "Il giardino è da tempi immemorabili conforto e delizia degli esseri umani. Dal 'Paradiso' degli Imperatori persiani ai parchi pubblici delle nostre città, gli spazi verdi sono da sempre il luogo in cui l'uomo si reca per cercare di lenire le fatiche della vita quotidiana, ritagliandosi un angolo tutto per sé, che lo faccia sentire in contatto con la natura, le sue leggi, la sua bellezza.
Ma da qualche decennio alcuni giardini sono disegnati per svolgere un ruolo ben diverso. Un ruolo più al passo coi tempi, che li trasforma in colorato mezzo di comunicazione con un messaggio di volta in volta sfacciato o riflessivo, etico o provocatorio. Giardini non più come confortevoli rifugi dove ripararsi dal mondo esterno e stare in pace con se stessi, bensì avamposti da cui lanciare appelli, paesaggi con un proprio linguaggio e un significato ben preciso. La metamorfosi di un concetto da idea astratta a forma fisica e tangibile è il cuore di ogni giardino concettuale il cui fascino è dato proprio da questa sua capacità di far vivere un'idea tramite la fruizione dello spazio".

Aster-oide si presenta quindi come un’installazione temporanea da esperire durante i giorni di Orticolario. La rassegna, che lo scorso anno ha avuto un’affluenza di ventunmila visitatori, si propone di condurci lungo un percorso fatto di bellezza, accogliendo sia un pubblico di curiosi che di addetti ai lavori, proponendo una serie di laboratori e tavole rotonde e offrendosi come occasione per evolvere le proprie conoscenze sul giardinaggio, inteso come attività ma soprattutto come esperienza dei sensi. Villa Erba di Cernobbio rappresenta una delle più importanti ville di lago italiane dell’Ottocento ed è appartenuta a Carla Erba, madre di Luchino Visconti, il quale fin dalla sua infanzia vi trascorse molte estati tra mondanità e cultura.
Lo scenario si presta quindi a innesti di linguaggi in una evoluzione del concetto di giardinaggio che, nel rispetto della natura e della tradizione, si apre alla sperimentazione e alla ricerca di sguardi nuovi.