Anna Paola Pizzocaro – Preghiere non risposte

Informazioni Evento

Luogo
SHOTS GALLERY
Piazzetta del Santuario 2 d (Borgo Santa Caterina), Bergamo, Bergamo, Italia
Date
Dal al

Martedì – mercoledì 10-12, pomeriggio su appuntamento.

Giovedì, venerdì e sabato 10-12;16-19

Domenica e lunedì chiuso

Vernissage
04/02/2012

ore 18

Biglietti

ingresso libero

Artisti
Anna Paola Pizzocaro
Uffici stampa
SPAINI & PARTNERS
Generi
fotografia, arte contemporanea, personale
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Anna Paola Pizzocaro racconta, con le sue incredibili immagini, una “storia” che è un onirico viaggio tra realtà e fantasia. Un’esile figura umana si risveglia e, attraverso uno specchio, vede inondarsi violentemente la sua abitazione, come in una sorta di Diluvio Universale, che si riversa sulla Terra come manifestazione dell’ira divina scatenata dalla malvagità umana.

Comunicato stampa

Dal 4 febbraio al 20 marzo 2012 si terrà alla Shots Gallery di Bergamo, nuovo spazio espositivo dedicato alla fotografia inaugurato il 24 settembre 2011, la mostra Preghiere non risposte di Anna Paola Pizzocaro.

Anna Paola Pizzocaro racconta, con le sue incredibili immagini, una “storia” che è un onirico viaggio tra realtà e fantasia. Un’esile figura umana si risveglia e, attraverso uno specchio, vede inondarsi violentemente la sua abitazione, come in una sorta di Diluvio Universale, che si riversa sulla Terra come manifestazione dell’ira divina scatenata dalla malvagità umana. In questa dimensione parallela un uomo e una donna si trovano coinvolti in un “viaggio-diluvio” dove leoni marini, fenicotteri, scimmiette, panda, orsi polari e molte altre specie animali si guardano intorno impauriti, immersi in un mondo reale che viene sempre più inondato da uno virtuale. Attraverso un parallelismo con l’arca di Noè, l’abitazione diventa l’arca, metafora del mondo reale, al cui interno è racchiusa la vita del pianeta. Nel sogno riuscirà a salvarsi solo l’uomo, “…unico animale che riesce ad adattarsi e sopravvivere a questo mondo da lui creato”, ci racconta l’artista. La salvezza per la coppia umana è imparare a volare via, in uno dei mondi paralleli per cercare di porre fine alla frustrante ricerca di fede compiuta nel mondo reale attraverso “preghiere non risposte”.

La fotografia diventa arte quando, come nelle opere di Anna Paola Pizzocaro, non solo emerge un particolare modo di vedere e interpretare la realtà ma anche quando vi si ritrovano una sapiente e raffinata costruzione e post-produzione con aggiustamenti manuali, pittorici, di sovrapposizione o di applicazione di tecniche digitali e, infine, quando la società riconosce in quelle immagini uno strumento per analizzare se stessa innescando un’evoluzione del proprio approccio estetico.

L’erudito approccio di Anna Paola Pizzocaro all’uso del linguaggio fotografico consente a ogni spettatore un avvicinamento diversificato e originale con il soggetto dell’opera.

Anna Paola Pizzocaro (Milano, 1974) si diploma nel 1998 all’Ensad (Ecole Nationale Superieure Des Arts Decoratifs) di Parigi e alla Naba Accademia (Nuova Accademia di Belle Arti) a Milano. Si appassiona di grafica ed effetti scenografici creati al computer e collabora alla post-produzione di film quali “La nona porta” di Roman Polanski e “Asterix e Obelix contro Cesare” di Claude Zidi, oltre a vari spot pubblicitari tra i quali BMW, Farenheit di Christian Dior, Clio Extreme, e molti altri presso la prestigiosa società francese Mikros Images. Nel 2003 si laurea alla Sorbona in Cinema e Storia dell’Arte e consegue poi il dottorato con una tesi sugli Effetti Speciali. Segue poi corsi alla Speos Photographic Institute di Parigi, dove consegue l’European Master in Professional Photography annoverando il fotografo Paolo Roversi tra i suoi Professori, ma è a New York che si rende conto quale importanza abbia questo mezzo espressivo per la sua vita e decide di seguire corsi di perfezionamento al Moma e all’ICP (International Center of Photography) sotto la direzione dell’artista e Acting Chair of the General Studies Program dell’ICP Marina Berio. In contemporanea lavora nello studio di David LaChapelle e lo assiste nelle elaborazioni digitali e sugli shooting quando l’artista è a New York. In questo periodo Newyorkese Anna Paola ha acquisito una sempre più raffinata tecnica di linguaggio e un altissimo livello artistico e operativo.