Fantagraphic. Il primo best-seller di Gustave Doré

Con la “Storia pittoresca, drammatica e caricaturale della Santa Russia”, nel 1854 il ventiduenne Gustave Doré firmava un libro obiettivamente straordinario, ricco di invenzioni visive e narrative. Precursore a sorpresa del moderno romanzo grafico.

La questione politica della Crimea, come sappiamo, è spinosa tutt’oggi. Ma lo era ancor di più nel lontano 1853, quando la Russia, accampando un pretesto religioso, attaccò l’Impero Ottomano, causando l’immediata entrata in guerra di Francia e Gran Bretagna, che temevano l’espansione zarista verso il Mediterraneo, e successivamente, per altri motivi politici, di Austria e Regno di Sardegna. È quella che si studia a scuola come Guerra di Crimea, conclusasi nel 1855, dopo l’assedio di Sebastopoli e la battaglia di Balaklava, con la sconfitta definitiva della Russia. Al primo sorgere del conflitto, nella Francia ritrovatasi patriotticamente antirussa, il precocissimo e dotatissimo artista alsaziano Gustave Doré, che a partire dai suoi quindici anni aveva già pubblicato ben tre volumi completamente scritti e illustrati da solo, dava alle stampe Histoire de la Sainte Russie.

VARIETÀ ASSOLUTA

Ad appena ventidue anni, Doré si dimostra già superbamente padrone delle possibilità della narrazione per immagini, che anzi irrora di innumerevoli soluzioni del tutto innovative. Affidando i suoi disegni ai vari collaboratori incisori, che per adattarli alla stampa li trasportano su matrici xilografiche in legno di testa, all’interno di ogni grande pagina sperimenta infinite variazioni: di formato del singolo riquadro (pieno, verticale, allungato orizzontalmente, minuscolo, in piano-sequenza), di montaggio e regia (piani totali, ravvicinati, dettagli, campi-controcampi), di registro interpretativo (comico, grottesco, realistico, tragico), di resa visiva (dettagliata, sintetica, caricaturale, a silhouette nera, a solo contorno, in bicromia, e persino già “astratta”). Varietà assoluta. Il pretesto, ovvero una rappresentazione pesantemente canzonatoria del nemico russo, gli permette la massima libertà espressiva e lui, con giovanile irruenza, ne approfitta sino in fondo. Sarà il suo primo enorme successo di pubblico e di critica.

Gustave Doré – Storia pittoresca, drammatica e caricaturale della Santa Russia (Eris, Torino 2018). Copertina

Gustave Doré – Storia pittoresca, drammatica e caricaturale della Santa Russia (Eris, Torino 2018). Copertina

UNA BELLA RIEDIZIONE

Anticipando l’arte illustrativa rivoluzionaria che dimostrerà nelle sue ben più note opere successive (tra cui la Divina Commedia, le Fiabe di Perrault, Don Chisciotte, la Bibbia, la Ballata del vecchio marinaio, l’Orlando furioso, tutti capisaldi fondativi nella storia dell’illustrazione moderna), Gustave Doré non risparmia le trovate linguistiche, tanto sul piano dei contenuti, “pittoreschi, drammatici e umoristici”, quanto su quello formale, briosamente duttile.
La bella riedizione appena mandata in libreria da Eris, che riprende e completa meglio il lontano precedente Comic Art, nel 1980 passato quasi inosservato, viene una volta di più a ricordare e riaffermare l’incredibile maestria espressiva di un artista che seppe dare un impulso determinante, davvero cruciale, all’arte dell’illustrazione, disincastrandola dalle rigidità del passato per catapultarla con potenza spettacolare verso il futuro, oltre Grandville, oltre Daumier.

  Ferruccio Giromini

Gustave Doré – Storia pittoresca, drammatica e caricaturale della Santa Russia
Eris, Torino 2018
Pagg. 120, € 25
ISBN 9788898644544
www.erisedizioni.org

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Ferruccio Giromini

Ferruccio Giromini

Ferruccio Giromini (Genova 1954) è giornalista dal 1978. Critico e storico dell'immagine, ha esercitato attività di fotografo, illustratore, sceneggiatore, regista televisivo. Ha esposto sue opere in varie mostre e nel 1980 per la Biennale di Venezia. Consulente editoriale, ha diretto…

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