Clara e le ombre: il fumetto che parla di bullismo

Un fumetto che è un omaggio agli Anni Ottanta, ma anche un manifesto contro la solitudine degli adolescenti e il bullismo. “Clara e le ombre” è uno dei più interessanti graphic novel italiani dell’anno.

Stranger Things, la serie cult dei The Duffer Brothers, ha ormai il vantaggio di saperla più lunga di chiunque altro quando si parla di revival Anni Ottanta. Se non il vantaggio, magari una sorta di copyright emotivo. Ma c’è chi, malgrado la serie Netflix, è riuscito ad andare oltre il semplice omaggio a quel favoloso periodo storico dove tutto, dal cinema alla musica ai videogame, sembrava una solenne promessa per l’avvenire. Il graphic novel Clara e le ombre è sicuramente una di queste eccezioni.
Inizialmente pensato in altra forma dal suo autore Andrea Fontana, Clara e le ombre ha poi preso la via del fumetto grazie alla collaborazione con Claudia Petrazzi, nota illustratrice per l’infanzia. L’omaggio agli Anni Ottanta è rimasto al suo posto, mentre i temi che animano ogni singola tavola toccano la sensibilità contemporanea. Il libro parla infatti di bullismo e solitudine. La cornice classica e forte del racconto si spinge però al di là del territorio dei buoni sentimenti e dei buoni propositi. Qui si racconta di un manipolo di giovani che decide, coraggiosamente, di non arrendersi all’oscurità.

LA TRAMA DEL LIBRO DI FONTANA E PETRAZZI

Quante cose importanti accadono a Brattleboro, nell’autunno 1988! Al cinema giù in città danno SOS Fantasmi, la nuova divertente commedia con Bill Murray. I colori dell’autunno si confondono con quelli delle zucche intagliate di Halloween. Riaffiorano le note di Take On Me degli a-ha, e a scuola c’è una nuova ragazza: si chiama Clara, arriva da New York, e non è per niente felice. Abbandonata dalla madre, sofferente di una leggera epilessia, non perdona il padre del trasferimento in quello sperduto posto nel Vermont. Clara infatti deve ricominciare da capo, e non è facile. A scuola, per esempio, non ha amici ed è già vittima di bullismo. La solitudine la attanaglia e, oltretutto, fa strani sogni in cui non è mai totalmente sola. Nel frattempo, a Brattleboro, alcuni adolescenti spariscono senza lasciare traccia dopo essere entrati nel bosco.

Andrea Fontana & Claudia Petrazzi – Clara e le ombre (Il Castoro, Milano 2020) _cover

Andrea Fontana & Claudia Petrazzi – Clara e le ombre (Il Castoro, Milano 2020) _cover

LA SOLITUDINE E IL BULLISMO

Poche volte si è visto in un fumetto dichiaratamente dalla parte dei giovani un fervore così acceso ed equilibrato nel voler raccontare qualcosa di importante e, al tempo stesso, scommettere con le passioni, gli amori e le emozioni vissute in un particolare contesto storico – vale a dire gli Anni Ottanta – e rispecchiarle nella finzione. Andrea Fontana recapita ai lettori una storia di resistenza senza scivolare nella retorica, spiegando come riesca ad agire la solitudine senza mai perdere di vista la vicenda di Clara, che ha ancora voglia di sentirsi parte di qualcosa e di voler bene a quel gigantesco padre che l’ha sottratta alle poche certezze che aveva a New York.
Il bullismo è l’accessorio drammatico annesso dal quale scaturiscono veri e propri mostri da combattere (una lezione che Joss Whedon, per esempio, aveva ben spiegato in Buffy – L’ammazzavampiri). Il sogno proibito di ogni autore è quello di trovare modi interessanti di raccontare storie prive di slabbrature o impianti, come qui tra metafora e fiaba nera, troppo prevedibili. In Clara e le ombre le intuizioni efficaci ci sono, reggono il peso delle argomentazioni e confluiscono con la giusta “carica” nel momento topico della rivelazione e dell’epilogo.

L’OMAGGIO AGLI ANNI OTTANTA

Il vantaggio di essere cresciuti negli Anni Ottanta c’è e si vede, ed è tutt’altro che solo nostalgia. Poter disporre di una cantina dove ospitare gli amici – i compagni d’avventura, meglio – appare il “Santo Graal” dei luoghi perfetti dove ritrovare personali passioni o battezzarne di nuove. In Clara e le ombre ammiriamo un divano sgualcito dove ascoltare musica, i poster dei cult horror o fantasy sono appesi alle pareti, e c’è pure una postazione sul pavimento dove giocare ai videogiochi. Un’oasi di pace e comunione che è l’esatto contrario delle solitarie camerette degli adolescenti di oggi, impegnati a idolatrare i loro smartphone e la vacuità social. Non si tratta di uno Stranger Things-col-senno-di-poi. È semplicemente un dato di fatto impresso su carta. Quasi un ammonimento: vivete una vita vera! L’ambientazione made in USA chiaramente calza a pennello nell’opera a fumetti di Fontana e Petrazzi. È l’ispirazione e l’architettura trainante. Tra i maccheroni al formaggio, la silenziosa provincia americana tutta colori e le piccole attrazioni come il ponte coperto o il cinema Latchis Theatre, in Clara e le ombre c’è molta più luce di quanto sembri. E di questi tempi è una qualità mica da sottovalutare.

Mario A. Rumor

Andrea Fontana e Claudia Petrazzi – Clara e le ombre
Il Castoro, Milano 2020
Pagg. 190, € 15,50
ISBN 9788869665622
www.editriceilcastoro.it

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Mario A. Rumor

Mario A. Rumor

Ha scritto di cinema e televisione per Il Mucchio, Empire Italia, Lettera43, Just Cinema e numerose altre riviste italiane e inglesi, tra cui Protoculture Addicts, TelefilmMagazine, Retro, Widescreen, DVD World, ManGa!, Scuola di Fumetto e Leggere:Tutti. Con Weird Book ha…

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