Fantagraphic. Ninfee nere: delitti a Giverny, all’ombra di Monet

La famosa Maison Bleue di Claude Monet col giardino delle ninfee non è solo diventata un Airbnb di lusso, ma anche la quinta teatrale di un “noir” di classe che attraversa mezzo secolo di storia: prima romanzo e ora indovinata riduzione a fumetti.

Tre donne a Giverny: una ragazzina undicenne prodigiosamente portata per la pittura, una moglie trentaseienne piacente e sensuale e una solitaria vedova ultraottantenne depositaria di molti segreti. L’autore ce le presenta così: “La prima era egoista, la seconda era bugiarda, la terza era cattiva”, ed è questo lo squillo che dà il via alle tortuose danze di un racconto di delitti. Siamo nel celebre paesino della Normandia dove Claude Monet visse e lavorò tra il 1883 e il 1926, e che in seguito è diventato una meta di pellegrinaggio per tutti gli amanti della pittura impressionista: “il paese il cui solo nome fa venir voglia a un’enormità di persone di attraversare il mondo soltanto per farci due passi”. Una benedizione e insieme una maledizione per i residenti di quel luogo fatalmente e tremendamente turistico, condannati a trovarsi intrappolati in una situazione anomala, fuori dal tempo.

UN NOIR PLURIPREMIATO

Una volta a Giverny i pittori andavano a cercare la calma, la luce, l’ispirazione. E se ormai per il turismo culturale planetario i giardini di Monet sono diventati un tempio, una Mecca, una cattedrale, naturalmente c’è anche chi brontola per come la solatia campagna circostante sia diventata una scenografia da supermercato.
Tuttavia anche lì vive gente normale, anche lì c’è gente che muore, e talvolta non di morte naturale. Intorno ad alcuni crimini di difficile decifrazione, come nella miglior letteratura gialla, si dipana dunque con adeguata flemma la narrazione investigativa di questo libro, nato come romanzo scritto. L’autore, il cinquantenne normanno Michel Bussi, in Francia è un dominatore delle hit parade librarie; grazie a una decina di originali polar, oltralpe occupa saldamente il posto di secondo giallista più venduto. In particolare, con Ninfee nere, scritto nel 2011, ha vinto ben cinque importanti premi letterari.

Michel Bussi, Didier Cassegrain, Fred Duval – Ninfee nere (Edizioni E/O, Roma 2019) _cover

Michel Bussi, Didier Cassegrain, Fred Duval – Ninfee nere (Edizioni E/O, Roma 2019) _cover

L’ADATTAMENTO A FUMETTI

Sono le romane Edizioni e/o, che hanno già tradotto con successo gran parte dei romanzi di Bussi, a licenziare ora anche una attraente versione disegnata del pluripremiato Ninfee nere. La riduzione è opera di una affiatata e rodata coppia di fumettisti francesi: lo sceneggiatore Fred Duval e il disegnatore Didier Cassegrain.
Sullo svolgimento narrativo, trattandosi di un giallo, si fa opportuno non rivelare praticamente nulla. Basti dire che si tratta di un meticoloso gioco di incastri che si palesa appieno sul finale, comme il faut, regalando al lettore una dose abbondante di ammirata sorpresa. D’altronde il misurato andamento delle successive messe in pagina mantiene la diligente descrittività letteraria della pagina scritta, in certi gialli del tutto indispensabile.
Il disegno, dal canto suo, è molto pulito e funzionale, attento a piccole sfumature psicologiche e di tanto in tanto slargantesi in paesaggismi ariosi. In fondo l’argomento è anche Monet, che diamine.

Ferruccio Giromini

Michel Bussi, Didier Cassegrain, Fred Duval – Ninfee nere
Edizioni E/O, Roma 2019
Pagg. 144, € 28
ISBN 9788833571287
https://www.edizionieo.it/

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Ferruccio Giromini

Ferruccio Giromini

Ferruccio Giromini (Genova 1954) è giornalista dal 1978. Critico e storico dell'immagine, ha esercitato attività di fotografo, illustratore, sceneggiatore, regista televisivo. Ha esposto sue opere in varie mostre e nel 1980 per la Biennale di Venezia. Consulente editoriale, ha diretto…

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