Fantagraphic. Musica e rivoluzione, nel fumetto su Violeta Parra

Una vita dedicata all'arte, quella di Violeta Parra, poetessa, pittrice e musicista attiva nella riscoperta della tradizione popolare cilena. Un nuovo fumetto realizzato da Virginia Tonfoni e Alessio Spataro ne riscopre il mito, delineando inquietudini e passioni di una delle grandi icone del Novecento latinoamericano.

Poetessa, pittrice, musicista. E che altro? Gli appellativi che descrivono l’irrefrenabile attività artistica di Violeta Parra sono tanti, e forse anche per questo si è sempre avuto difficoltà a inquadrarla in una dimensione intellettuale chiara e definita ‒ e non avrebbe potuto essere diversamente, dato il carattere sfuggente e inquieto dell’artista cilena.
Ci provano oggi, con questo nuovo libro edito per Bao Publishing, Virginia Tonfoni e Alessio Spataro: giornalista e studiosa della cultura spagnola e sudamericana la prima, fumettista e disegnatore l’altro.
Pubblicato nell’anno che segna il centenario dalla sua nascita, il libro racconta le fasi salienti della vita di Violeta; una vita rocambolesca fatta di arte e impegno civile, ma soprattutto di irrefrenabile passione e inevitabile tragicità.

IL CANTO DEL POPOLO

Nata a San Carlos nel 1917 da madre sarta e padre insegnante di musica, l’infanzia di Violeta passa tra scorribande cittadine, piccoli furti quotidiani per compensare le difficoltà economiche della famiglia, e strimpellate con la chitarra nei bar e nei bordelli della città.
È qui, nei quartieri bassi di San Carlos, che il suo talento di cantautrice inizia a farsi velocemente spazio: il canto dolce, la voce calda, il tocco passionale delle corde della sua chitarra cominciano a delineare ben presto l’inizio di una carriera musicale intensa, spesso non compresa, eppure sempre ostinata verso un unico obiettivo: riscoprire la tradizione folkloristica cilena e cantare lo spirito rivoluzionario del suo Paese.
La missione di Violeta come musicista e cantante è quella di dar voce al suo popolo”, dice Virginia Tonfoni, sceneggiatrice del libro. “Violeta stessa, dopo aver eseguito per anni un repertorio popolare di boleros, rancheras e flamencos, si rende conto che la musica del Cile è un’altra e inizia a cercarla, e desentierra (dissotterra) il folklore”.

Virginia Tonfoni & Alessio Spataro – Violeta. Corazon Maldito (Bao Publishing, Milano 2017). Pagina 59

Virginia Tonfoni & Alessio Spataro – Violeta. Corazon Maldito (Bao Publishing, Milano 2017). Pagina 59

L’ARTE COME MISSIONE

Lasciata la sua città appena adolescente, la ricerca artistica di Violeta esplode in tutta la sua febbrile passione: insieme a quella da musicista, anche l’attività di pittrice e scultrice diventa sempre più presente, e dalla fine degli Anni Cinquanta inizia a essere riconosciuta anche oltre il Cile (nel 1964 è la prima donna sudamericana a esporre al Louvre).
Viaggi e amori, tuttavia, ne interrompono o ne deviano continuamente gli sviluppi, e se da una parte la vita frenetica e passionale sembra alimentare l’entusiasmo creativo, dall’altra ne limita i risultati, come un’onda che esplode in troppe direzioni e, senza controllo né disciplina, si disperde travolta dalla sua stessa forza dirompente.
C’è amore e rabbia, gioia e depressione nella vita di Violeta Parra, e questo libro sembra racchiudere bene anche gli aspetti più spigolosi del suo carattere ribelle. “Definirei Violeta generosa ma indipendente, tenace e insubordinata, vulcanica, sempre inquieta, mai sazia”, dice Tonfoni. “Molti dicevano che andava saputa prendere, che aveva un caratteraccio. Io credo che fosse solo molto impegnata a seguire la sua missione”.

Virginia Tonfoni & Alessio Spataro – Violeta. Corazon Maldito (Bao Publishing, Milano 2017). Pagina 65

Virginia Tonfoni & Alessio Spataro – Violeta. Corazon Maldito (Bao Publishing, Milano 2017). Pagina 65

DUE COLORI, DUE PERSONALITÀ

Il disegno è morbido, e in questo si avverte tutta l’esperienza di Alessio Spataro, capace di racchiudere in tavole lucidissime e disinvolte l’intensità espressiva di un personaggio altrimenti difficile da rappresentare. “Le traduzioni e le ricerche di Virginia mi hanno aiutato tanto, soprattutto per aver filtrato il carattere mutevole di Violeta”, dice il fumettista. “Non è stato semplice descrivere questi sentimenti opposti, drammatici e gioiosi, che si sono esasperati nel corso della sua vita”.
Il tratto tondo e divertito, già usato da Spataro nelle sua attività di disegnatore satirico (Frigidaire, Liberazione, Il Male di Vauro), addolciscono anche gli aspetti più inquieti del carattere della protagonista, rivelandone un volto sempre umano e di eterna bambina insaziabile di vita.
La scelta della bicromia arancione-nero, infine, esalta la duplice personalità di Violeta: amore e rabbia, passione e tormento, si risolvono in un gioco di contrasti cromatici: “l’arancione ci ha aiutato a rappresentare la vita intensa e vivace di Violeta, il nero invece i momenti più infelici, bui e tragici”. Da una parte l’affetto e la dolcezza della donna. Dall’altra la passionalità e l’irruenza di un’icona rivoluzionaria.

Alex Urso

Virginia Tonfoni & Alessio Spataro – Violeta. Corazon Maldito
Bao Publishing, Milano 2017
Pagg. 128, € 16
ISBN 9788865438466
www.baopublishing.it

Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati

Alex Urso

Alex Urso

Artista e curatore. Diplomato in Pittura (Accademia di Belle Arti di Brera). Laureato in Lettere Moderne (Università di Macerata, Università di Bologna). Corsi di perfezionamento in Arts and Heritage Management (Università Bocconi) e Arts and Culture Strategy (Università della Pennsylvania).…

Scopri di più