Critica della ragion borghese. Da Stevenson a Wagenbreth

Il pirata con un’etica e il farmacista senza scrupoli. Un apologo dell’autore dello “Strano caso del dottor Jekyll e del signor Hyde”, riletto attraverso il tratto noir di Henning Wagenbreth.

Robert Louis Stevenson - Il pirata e il farmacista - illustrazioni di Henning Wagenbreth

Nel catalogo della casa editrice romana Orecchio acerbo, il nome di Henning Wagenbreth (Eberswalde, 1962) ricorre tre volte. Ha illustrato, infatti, 1989, raccolta di 10 racconti uscita nel 2009 e firmati da autori come Heinrich Böll e Andrea Camilleri; poi il calendario 2011 dell’editore. Infine, in questo 2013, il racconto in versi Il pirata e il farmacista di Robert Louis Stevenson.
Wagenbreth, che insegna Visual Communication alla Universität der Künste di Berlino, approccia il breve apologo di Stevenson con ferocia. Ferocia cromatica, di segno e di impaginazione; di carica espressiva e prospettiva. D’altro canto, la ballata di Stevenson richiede questo tipo di affondo: separati durante l’adolescenza, gli amici Robin e Bob intraprendono infatti “carriere” assai diverse tra loro. Il primo diventa pirata, ma svolge la sua attività in maniera etica, se così si può dire, non tradendo cioè i princìpi di una “onesta” illegalità. Il secondo, invece, utilizza la propria rispettabile posizione borghese di farmacista per perpetrare i più truci inganni ai danni dei propri pazienti, fino a causarne la morte per avidità. La resa dei conti fra i due amici ritrovati, a decenni di distanza, non è delle meno cruente.

Robert Louis Stevenson - Il pirata e il farmacista - illustrazioni di Henning Wagenbreth
Robert Louis Stevenson – Il pirata e il farmacista – illustrazioni di Henning Wagenbreth

Wagenbreth non risparmia al lettore atmosfere splatter e tonalità nerissime, tra volti lividi e quarti di carne umana disarticolata. Apologo che non manca di legami con l’attualità, pure in tutta la sua crudezza, non è consigliabile per un pubblico facilmente impressionabile. Ammesso che un pubblico del genere ancora esista.

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Marco Enrico Giacomelli

Robert Louis Stevenson – Il pirata e il farmacista
illustrazioni di Henning Wagenbreth
Orecchio acerbo, Roma 2013
Pagg. 40, € 23
ISBN 9788896806609
www.orecchioacerbo.com

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Marco Enrico Giacomelli
Giornalista professionista e dottore di ricerca in Estetica, ha studiato filosofia alle Università di Torino, Paris 8 e Bologna. Ha collaborato all’"Abécédaire de Michel Foucault" (Mons-Paris 2004) e all’"Abécédaire de Jacques Derrida" (Mons-Paris 2007). Tra le sue pubblicazioni: "Ascendances et filiations foucaldiennes en Italie: l’operaïsme en perspective" (Paris 2004; trad. sp., Buenos Aires 2006; trad. it., Roma 2010), "Another Italian Anomaly? On Embedded Critics" (Trieste 2005), "La Nuovelle École Romaine" (Paris 2006), "Alex Pinna. Ogni cane è il mio cane” (Cinisello Balsamo 2007, con Andrea Bellini e Marco Senaldi), "Un filosofo tra patafisica e surrealismo. René Daumal dal Grand Jeu all'induismo" (Roma 2011), "Di tutto un pop. Un percorso fra arte e scrittura nell'opera di Mike Kelley" (Milano 2014), "Un regard sur l’art contemporain italien du XXIe siècle" (Paris 2016, con Arianna Testino), "Valerio Berruti. Paradise lost" (Cinisello Balsamo, 2018), "Ma dove sono le opere d'arte?” (Roma 2023). In qualità di traduttore, ha pubblicato testi di Marc Augé, Nicolas Bourriaud, Gilles Deleuze, Boris Groys e Jean-Jacques Revel. Nel 2014 ha curato la mostra (al Museo della Scienza e della Tecnologia di Milano) e il libro (edito da Marsilio) "Achille Compagnoni. Oltre il K2". Nel 2018 ha curato la X edizione della Via del Sale in dieci paesi dell'Alta Langa e della Val Bormida. Ha tenuto seminari e lezioni in numerose istituzioni e università, fra le quali la Cattolica, lo IULM, l'Università Milano-Bicocca e l'Accademia di Brera di Milano, la Libera Università di Bolzano, l’Alma Mater di Bologna, la LUISS di Roma, lo IUAV e Ca' Foscari di Venezia, l'Accademia Albertina di Torino. Dal 2015 al 2022 ha redatto (insieme a Massimiliano Tonelli) la sezione dedicata all'arte contemporanea del rapporto annuale "Io sono cultura" prodotto dalla Fondazione Symbola. Insegna Critical Writing alla NABA di Milano. È cofondatore di Artribune, di cui è stato direttore responsabile dal 2011 al 2022 e vicedirettore editoriale dal 2011 a marzo 2023.