Nasce Mag to Mag, il primo festival italiano dedicato ai magazine indipendenti

Promossa dalla rivista Frab's, la manifestazione ospiterà cinquanta delle più interessanti realtà globali, coniugando l'interesse ad ampliare la platea di un mercato di nicchia e un percorso di formazione per addetti ai lavori

Credere nella carta, e, nicchia nella nicchia, credere nel formato del magazine: con questo spirito avventuroso apre in Italia il primo evento interamente dedicato ai magazine indipendenti e da collezione, il festival Mag to Mag. “È la cosa più innovativa e coraggiosa che potessimo fare, e allo stesso tempo la più tradizionale”, racconta ad Artribune Anna Frabotta, co-fondatrice di Frab’s Magazines, realtà che si occupa di selezionare e fare cultura del magazine indipendente e che ha promosso e organizzato la manifestazione. Sarà la Salaborsa di Bologna a ospitare il festival i prossimi 6 e 7 maggio, aprendo a un ampio pubblico – come già nello spirito di Frab’s, fondata nel 2019 a Forlì – il mondo dei magazine indipendenti italiani e internazionali attraverso un market ma anche masterclass, occasioni di formazione e incontri con ospiti di spicco come Stefano Cipolla, art director de L’Espresso, Saul Marcadent, saggista e docente allo Iuav, Valentina Ardia de Linkiesta, ed Emanuela Martini, critica cinematografica e direttrice di Cineforum.

Frab's

Frab’s

NASCE A BOLOGNA IL FESTIVAL MAG TO MAG

L’idea del festival l’avevamo dal 2020, ma tra pandemia e altro abbiamo rimandato, cominciando a costruire una proposta che si differenziasse da quelle a cui abbiamo partecipato in Italia e all’estero”, racconta Frabotta. “Ci siamo resi conto che in Italia mancava un momento dedicato solo ai magazine, che hanno un posto solo secondario nelle fiere dell’editoria e della micro-editoria”, come Book Pride o Più Libri Più Liberi. Poi ci siamo voluti differenziare anche in un secondo senso, creando non solo un momento per aprirsi al pubblico ma anche un’occasione di contatto e formazione per gli operatori del settore. Per questo ci sono masterclass, formazione, momenti dedicati a chi lavora nel settore, oltre alle classiche presentazioni, che abbiamo rivoluzionato in format ‘open mic’ per permettere a chi vuole di presentarsi liberamente al pubblico”.

Cinquanta gli espositori selezionati tra i migliori editori di riviste indipendenti, provenienti dall’Italia – da Alea a WRPD, passando per Bolo Paper, Brillo e Frankenstein – e dall’Europa, ma anche da Stati Uniti, Cina e Singapore, da cui verrà Pang Xue Qiang, publisher di Meantime zine. “I magazine non sono tantissimi, sia per le dimensioni contenute della Salaborsa sia perché volevamo fare una selezione accurata. Molti dei nomi presenti sono quelli che rientrano già nel nostro catalogo: una gran parte sono progetti italiani a cui volevamo dare visibilità, premiando chi ha contenuti e design editoriale di qualità. Tutti sono progetti avviati a strutturati, ci sono poche prime edizioni e non ci sono amatoriali. Dall’estero abbiamo invitato quelli che sono un po’ i nostri magazine del cuore: essendo un mondo molto di nicchia si creano connessioni e rapporti proprio di amicizia, e queste sono tutte persone che abbiamo conosciuto nei nostri viaggi di scouting”, spiega Frabotta. Il festival è organizzato con il sostegno del Comune di Bologna, della piattaforma di streaming MUBI, dell’Accademia Naba di Milano, della lituana Kopa Publishing e del distributore inglese Ra and Olly, ma fa esclusivamente capo a Frab’s: “È il riflesso di quello che è la nostra attività da quasi quattro anni”.

Frab's

Frab’s

L’AMORE PER LA CARTA (E PER BOLOGNA) AL FESTIVAL MAG TO MAG

Un passo audace, quello di premiare la carta, cosa che però non esclude un approccio più ampio che guardi anche al digitale. “Lato editori, quasi tutti i magazine hanno un sito di news e dei canali social, e integrano con questi il progetto cartaceo. Addirittura ci sono riviste in realtà aumentata! Poi, lato lettori, si tratta di due modi diversi di fruire informazione e intrattenimento: è tutto complementare. Se stanno avendo successo i magazine e le riviste è perché c’è questa voglia di staccarsi da internet, da questo scroll infinito che facciamo sui social tutti i giorni che non ci permette di selezionare informazioni né memorizzarle: i magazine fanno proprio questo, selezionano le cose migliori”. Una voglia di nuovo e di altro che si riflette anche nella scelta di Bologna: “Non l’abbiamo selezionata perché siamo di Forlì: noi facciamo Pop Up a Milano e curiamo un bookshop a Roma, sarebbe stato più semplice farla in una di queste città, soprattutto a Milano, che già ospita il grosso del mondo editoriale, del design e della moda, oltre alla maggior parte dei nostri clienti. Poi, abbiamo valutato tutte le opzioni e chiesto agli amici editori la loro opinione: da tutte le parti è arrivata la stessa risposta, c’è un po’ di stanchezza che tutto accada sempre a Milano. Bologna è estremamente reattiva dal punto vista culturale, è una città in fermento che è cambiata tanto e in meglio, e quando ci sono delle manifestazioni tutto si anima. Poi il Comune è stato entusiasta fin dalla prima mail di presentazione del progetto e ci ha concesso una location prestigiosa e centralissima, proprio su Piazza Maggiore. Anche a livello logistico, è la città più comoda d’Italia”.

Anna Frabotta

Anna Frabotta

AMPLIARE IL PUBBLICO DEI MAGAZINE CON UN FESTIVAL AD HOC

L’attuale pubblico dei magazine è curato, attivo e splendido, ma come Frab’s abbiamo sempre voluto ampliare la cultura del magazine in Italia: il grosso della gente ancora non sa di cosa si parla, molte volte ci siamo sentiti dire che “trenta euro per un giornale sono troppi”. Non c’è comprensione del valore, né diffusione e distribuzione dei progetti, molti li abbiamo portati noi qui dall’estero”, spiega Anna Frabotta. “Poi, per questa prima edizione non ci aspettiamo niente, solo di mettere insieme il mondo dell’editoria e quello degli appassionati, e stiamo già ricevendo riscontri molto positivi. Abbiamo già diverse centinaia di iscritti online, e anche i relatori ed editori mainstream sono molto interessati. Possiamo far riunire centinaia e, perché no, migliaia di persone che amano ancora la carta stampata”. Il tutto, a ingresso gratuito, sia per il market sia per i talk, anche se è possibile (e consigliabile) prenotare un ticket online, soprattutto per i laboratori e le lezioni: “Alcune masterclass sono a numero chiuso, mentre è a pagamento solo il corso di formazione. Abbiamo voluto rendere la manifestazione più democratica possibile, preferendo investire noi e permettere a chiunque di accedere, anche solo per curiosare mentre passeggia in centro”.

Giulia Giaume

magtomag.com

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Giulia Giaume

Giulia Giaume

Amante della cultura in ogni sua forma, è divoratrice di libri, spettacoli, mostre e balletti. Laureata in Lettere Moderne, con una tesi sul Furioso, e in Scienze Storiche, indirizzo di Storia Contemporanea, ha frequentato l'VIII edizione del master di giornalismo…

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