Mother Tongue, la rivista che racconta la maternità dal lato culturale e sociale

Nato negli Usa nell’estate del 2021 sul finire del picco pandemico, il magazine Mother Tongue è arrivato alla terza uscita. Vignette, interviste, foto d’artista per un femminismo irriverente tra sessualizzazione e diritti

Continuano ad affermarsi nuove riviste cartacee indipendenti. Il magazine Mother Tongue, nato nel 2021 dall’idea di due madri e scrittrici americane, è già arrivato al terzo numero. Di cosa parla? “We explore stories, both quiet and loud, of women learning, lamenting, living”.
Dall’editoriale del secondo numero, emerge una missione chiara. Il desiderio di raccontare storie di donne che affrontano diverse prospettive sulle tematiche dell’oggi. Donne, ma anche madri. Madri che imparano, si lamentano e vivono, perché sopravvivere non basta.
Mother Tongue (lingua madre, in italiano) interpreta la maternità in maniera innovativa, intima e relazionale. Allo stesso tempo facendosi carico di affrontare dinamiche politiche, sociali e culturali.
Il progetto editoriale semestrale di Melissa Goldstein e Natalia Rachlin nasce durante il periodo pandemico da un’esigenza personale: costrette in casa, si sono trovate a riflettere sulle sfumature dell’essere madri e sulla necessità di creare un canale, non ancora presente, che potesse far scaturire conversazioni sincere sul tema.
La rivista intende creare una connessione tra donne felici della loro maternità, ma che allo stesso tempo reclamano la sua non-esclusività. Una maternità che lascia dunque spazio a vite intellettuali, professionali e sessuali.

Mother Tongue, issue 2, fall/winter 2022-2023 (Proof of Delivery)

Mother Tongue, issue 2, fall/winter 2022-2023 (Proof of Delivery)

IL MAGAZINE MOTHER TONGUE: FONDATRICI E PROGETTO

Melissa e Natalia – scrittrici freelance di design, moda, arte e cultura – decidono di far confluire i propri interessi in una nuova rivista apparentemente distante dai loro ambiti lavorativi. In realtà il progetto grafico della pubblicazione, curato da Vanessa Saba, riesce a interpretare i contenuti con un linguaggio visivo non stereotipato e con un sapore “fresh, modern and unfussy, but also punchy and fun”, come affermano le stesse fondatrici.
L’ispirazione, spiegano le due autrici, proviene da progetti editoriali lontani dalla scena delle testate femministe: ad esempio Apartamento, influente magazine di interni nato nel 2008, le affascina per informalità e tono divertente; PIN-UP per l’avanguardia nel combinare architettura, arte e design.
Colori e immagini accompagnano sapientemente interviste che affrontano temi impegnati e attuali: corpi e politiche dei corpi, linguaggio tra sessualizzazione e sacralizzazione, esperienze di immigrazione. Non mancano anche vignette dal tono introspettivo e foto d’artista, come ad esempio quelle di Maggie Shannon che, sulla scia di una Lisetta Carmi, ritraggono cosa significhi davvero dare la vita.

Mother Tongue, issue 2, fall/winter 2022-2023 (Reading Between the Lines)

Mother Tongue, issue 2, fall/winter 2022-2023 (Reading Between the Lines)

MOTHER TONGUE MAGAZINE. I CONTENUTI

Diversi fili conduttori si rincorrono nei vari numeri di Mother Tongue. Alcuni articoli si concentrano su femminismo e sessualità in relazione a dinamiche di potere: l’intervista con la produttrice porno Erika Lust o la conversazione sul mondo dello stripping tra Bronwen Parker-Rhodes e Emily Dinsdale.  Altri pezzi indagano da vicino la relazione madre-figlio e il concetto di famiglia: nel secondo numero, la storia di Jessica Ripka, improvvisamente mamma dopo la morte della sorella; nel terzo, la famiglia queer raccontata da Catherine Opie. Non rimangono in ombra le passioni delle madri, che necessitano di ritagliarsi uno spazio per sé. Un esempio? Karen Hill Anton e la calligrafia giapponese.

MOTHER TONGUE. IL FUTURO DEL PROGETTO EDITORIALE

Mother Tongue ha intenzione di continuare in futuro la sua ricerca cavalcando la creatività che proviene da donne e madri geograficamente distanti, ma in perenne dialogo: Natalia vive a Houston; Melissa a Los Angeles; Vanessa a New York. Sicuramente irriverenza e libertà di espressione resteranno prerogative di una rivista che parla di madri in un modo inaspettato. Coinvolgendo nella lettura anche chi madre ancora non è o non vuole essere.

Chiara Miodini e Eleonora Valietti
esercitazione nell’ambito del corso di laurea “Arti Valorizzazione Mercato” dell’Università IULM

MOTHER TONGUE MAGAZINE
https://www.mothertonguemagazine.com/
@mother_tongue_magazine
22€

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Redazione

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