Oulu2026. Ecco il progetto della cittadina finlandese come Capitale Europea della Cultura

Non semplicemente cambiamento climatico ma anche culturale, l'unico in grado di produrre concrete trasformazioni. La curatrice di Oulu 2026 ci racconta alcuni progetti che, avviati da tempo, stanno producendo un’importante evoluzione sociale...

Il valore della cultura nello sviluppo della città è al centro del cartellone che nel 2026 vedrà Oulu, cittadina della Finlandia settentrionale, protagonista di un esperimento per ripensare il ruolo della cultura nei centri urbani. Piia Rantala-Korhonen, CEO di Oulu Culture Foundation, spiega i punti salienti dello sfidante progetto che ambisce a fare del centro finlandese un polo creativo dell’Europa settentrionale, dando spazio alla significativa comunità Sami

Piia Rantala-Korhonen. Photo Harri Tarvainen
Piia Rantala-Korhonen. Photo Harri Tarvainen

Intervista a Piia Rantala-Korhonen, CEO di Oulu Culture Foundation 

Qual è il tema di Oulu2026? 
Il tema principale di Oulu2026 è il Cambiamento Climatico Culturale, identificato sulla base delle sfide della contemporaneità durante la procedura di candidatura e su cui stiamo lavorando dal 2017, per coinvolgere i cittadini e tutte le parti interessate. In particolare, abbiamo individuato alcune problematiche da affrontare per rendere Oulu la migliore versione di se stessa. Nello stesso tempo, venti consulenti creativi hanno contribuito a creare i sotto temi del Programma Culturale di Oulu2026: Entroterra Coraggioso, Città Selvaggia e Contrasti Raffinati. 

Quali sono gli obiettivi di Oulu2026? 
Ci siamo posti tre obiettivi principali. Innanzitutto, vogliamo rendere Oulu una città culturalmente vivace, individuando nuovi spazi e intercettando anche nuovo pubblico. Poi, aspiriamo a creare una comunità più equilibrata. La maggior parte dei nostri residenti è sana e benestante, ma circa l’8% utilizza l’80% di tutti i servizi sociali e sanitari. Ecco, noi pensiamo di poter ulteriormente semplificare loro la vita, anche accrescendo il senso della comunità. Infine, intendiamo far diventare Oulu, già nota per l’alto livello di tecnologia, un polo creativo dell’Europa settentrionale. 
Stiamo lavorando affinché i decisori politici comprendano il valore della cultura nello sviluppo della città, come un investimento proficuo per i residenti e non un costo aggiuntivo. 

In che modo il progetto interagisce con la città e la sua comunità? 
Dato che questo è tema fondamentale per le Capitali Europee della Cultura (CEC), il cui valore risiede nel coinvolgimento di residenti, comunità e soggetti locali; sin dalla procedura di candidatura, iniziata il 27 febbraio 2017 con la decisione presa all’unanimità dal Consiglio Comunale in occasione della riunione per il centenario dell’indipendenza della Finlandia, abbiamo coinvolto bambini e ragazzi chiedendo loro quali fossero i loro sogni per Oulu nel 2026. Questi sogni sono stati la base del nostro lavoro: accrescere la cultura urbana, vivere a stretto contatto con la natura in modo sostenibile. Il programma culturale è stato creato passo dopo passo attraverso tre bandi pubblici, per un totale di oltre 2100 proposte. L’ultimo bando pubblico locale, We are culture, era rivolto specificamente alle comunità locali. 

Cosa ci può anticipare dei principali progetti in cartellone? 
L’anno inizia con lo spettacolo di Capodanno che la TV nazionale YLE trasmetterà da Oulu. Il Festival di Apertura a metà gennaio trasformerà il centro città in un multispazio culturale con musica, spettacoli di luci, inaugurazioni di mostre, artisti dal vivo in bar e ristoranti. 

Come verrà valorizzata la cultura Sami? 
Oulu è il principale villaggio Sami fuori dalla regione Sami in Lapponia, così dedicheremo a questa cultura numerose iniziative durante i primi tre mesi dell’anno. 

Oulu Hall. Photo Skyfox, Marko Kallio
Oulu Hall. Photo Skyfox, Marko Kallio

Per la prima volta nella storia del Teatro di Oulu, grazie alla produzione operistica Ovllá, artisti Sami ricopriranno i ruoli principali di un’opera. La musica evoca fluidi paesaggi sonori profondamente radicati nella natura Sami. Gli joik saranno composti da musicisti Sami e saranno parte integrante della composizione musicale. Personalmente, ritengo che uno dei progetti più importanti sia l’opera d’arte Layers in the Peace Machine, di Ekho Collective. Un lavoro ispirato al libro Peace machine di Timo Honkela, ricercatore esperto in Intelligenza Artificiale, sicuro che l’IA potesse aiutare l’umanità a risolvere i conflitti e prevenire le guerre. Un’idea oggi quantomai attuale che aspetto di veder realizzata. 

Collaborate anche con altre Capitali Europee della Cultura? 
L’obiettivo è quello: condivisione un patrimonio culturale europeo. Quindi la collaborazione fa parte della nostra vita quotidiana, insieme formiamo una comunità che si riunisce più volte all’anno. Ci aiutiamo a vicenda e sviluppiamo progetti comuni. Il 3 dicembre 2025, Oulu2026 organizzerà una tavola rotonda insieme a Bodø2024 e Kiruna2029, nell’ambito dell‘Arctic Futures Symposium a Bruxelles. Diverse Capitali Europee avranno le proprie rappresentanze in occasione della nostra inaugurazione a gennaio. 

Avete un programma specifico per le scuole e i giovani in generale? 
Sì, c’è un’offerta culturale versatile per bambini e ragazzi. La festa di Capodanno al Rotari, nel cuore di Oulu, inviterà bambini e famiglie a un evento con DJ, circo, magia e uno spettacolo pirotecnico. La scuola professionale Osao forma gli studenti come agenti culturali nell’ambito del progetto Agentti 026. Gli agenti culturali realizzano, ispirano gli altri e pianificano iniziative culturali visibili a scuola e nell’ampia area di Oulu2026. 
Xulu202X combina danza, cultura hip hop e studi sul futuro per esplorare visioni collettive di una Oulu futura. Xulu202X è il sogno di un futuro collettivo che può essere raggiunto solo insieme. 

Oulu Art Museum. Courtesy Visit Oulu
Oulu Art Museum. Courtesy Visit Oulu

Veramente interessante e non è finita qui, giusto? 
Esatto, abbiamo preparato un kit di strumenti per asili e scuole per coinvolgere tutti i bambini nel programma culturale come spettatori e creatori. Abbiamo trovato modi semplici per integrare la partecipazione a Oulu2026 con gli obiettivi curriculari. Nelle scuole sarà realizzata una grande installazione luminosa; progetto partecipativo il cui risultato sarà installato nel Parco Franzén durante il Festival di apertura. Il progetto più grande realizzato dai giovani stessi è Untamed Office che, iniziato nel 2022, offre ai creativi l’opportunità di produrre i propri progetti. Infine, il festival Frozen People del 28 febbraio, sempre parte di Untamed Office, un festival artico sul mare ghiacciato con musica elettronica, barbecue invernali, balli e tanto altro. 

Quale eredità vorrebbe lasciare alla città dopo l’anno della capitale culturale? 
Gli eventi dell’anno sono esperienze “irripetibili”, risultato di un lungo percorso collettivo iniziato nel 2017, ma possiamo dire di aver creato un’eredità sostenibile: nuovi spazi per la cultura, nuove competenze per i professionisti della cultura, un pubblico ancora più ampio. E, soprattutto, abbiamo reso la cultura prioritaria nell’agenda politica dei decisori.  
È abbastanza facile decidere di candidarsi come Capitale Europea della Cultura o scegliere il vincitore di un concorso. Molto più difficile è creare un vero e proprio cambiamento climatico culturale, comprendere il valore e il ruolo della cultura per lo sviluppo di città e regioni e per il benessere dei residenti. Organizzare eventi culturali insieme rafforza la fiducia reciproca, ingrediente essenziale del capitale sociale. Per questo siamo convinti che la partecipazione culturale aumenterà la resilienza della nostra regione. 
La polarizzazione delle regioni è forte in Finlandia; molti comuni lottano contro il cambiamento demografico e la diminuzione della popolazione. Le industrie creative sono fortemente concentrate nella regione di Helsinki. Circa l’80% di tutto il sostegno all’arte e alla cultura viene erogato ad attori della regione di Helsinki, sebbene solo il 30% della popolazione vi viva. 
Dopo il 2026, spero che la cultura continui a essere una parte essenziale del DNA della regione di Oulu e un importante motore dello sviluppo della nostra città. 

Niccolò Lucarelli  

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Niccolò Lucarelli

Niccolò Lucarelli

Laureato in Studi Internazionali, è curatore, critico d’arte, di teatro e di jazz, e saggista di storia militare. Scrive su varie riviste di settore, cercando di fissare sulla pagina quella bellezza che, a ben guardare, ancora esiste nel mondo.

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