Sónar+D: musica e oltre
Non solo musica elettronica al Sónar di Barcellona. Ecco allora comparire le intersezioni tra creatività e tecnologia. Tra conferenze e nuovi business, passando per workshop, performance e installazioni. Tutto questo è Sónar+D, un festival nel festival. Dal 12 al 14 giugno.
Sónar+D è una conferenza internazionale che indaga su creatività, nuove tecnologie e business innovativi a esse connessi. Un think tank, uno spazio di riflessione collettiva, che può vantare un programma di oltre trenta conferenze. Ma Sonar+D è anche spazio di formazione, con sette workshop tenuti da importanti istituzioni e aziende come la Queen Mary University of London e littleBits, ed è competizione grazie all’International Music Hack Day. Importante anche la possibilità di fare networking all’interno di Meet the Experts ed esplorare le diciannove applicazioni selezionate per l’AppCafé. Quindici sono le diverse proiezioni al SónarCinema e tre le installazioni di new media art. Sono 125 gli ospiti invitati per conferenze e tavole rotonde, tra cui Stephanie Pereira, artistic program director di Kickstarter, la piattaforma di crowdfunding più conosciuta al mondo; Stuart Wood di Random International, gruppo londinese all’avanguardia nella progettazione di installazioni interattive; Sputniko! – Hiromi Ozaki del MIT Media Lab e Will Mills di Shazam.
Il MarketLab mette in mostra 22 progetti di alcuni dei più interessanti gruppi di ricerca su media art e nuove tecnologie come MIT Media Lab/La Salle (USA, Spagna), Fabrica (Italia), Music Technology Group – Universitat Pompeu Fabra (Spagna) e Superbe (Belgio). Si ridefiniscono così i confini tra suono, immagine e materia, al fine di innovare creando nuovi strumenti musicali, nuove forme di interazione e dunque nuovi processi creativi e compositivi. Alcuni dei protagonisti del MarketLab offriranno demo e performance live dei propri progetti. Tra questi Oval Sound live!, Berklee Music Technology Innovation Showcase e littleBits live!. L’installazione Spectral Diffractions dell’olandese Edwin van der Heide immergerà i visitatori in un’esperienza che integra architettura e suono mediante quaranta altoparlanti installati sui tetti dei padiglioni.
Clouds di James George e Jonathan Minard è un film documentario per il quale è stato utilizzato un nuovo formato per il cinema 3D chiamato RGBD. Un viaggio nella Computational Arts attraverso parole e opere di oltre trenta new media artists, dove lo spettatore è chiamato a interagire con spazio e narrazione attraverso modalità che fino a ieri appartenevano all’universo dei computer games.Entrambi progetti di successo finanziati su Kickstarter, Clouds e Oculus Rift (schermo indossabile per la realtà virtuale), offriranno insieme allo spettatore un’esperienza visiva unica, un nuovo modo di creare mondi in cui immergersi nella premiere europea del progetto al SónarCinema. Quando, inoltre, alcuni grandi artisti della line up musicale del calibro dei Massive Attack, Matmos, Plastikman e Woodkid presentano nei propri live sinergie audiovisive vengono taggati con il simbolo +D.
Daito Manabe, artista multimediale, compositore e creative technologist di fama internazionale, è colui che meglio incarna l’anima poliedrica del festival. Nelle sue performance tecnologia e corpo umano sono elementi della stessa partitura laddove danzatori e droni inscenano all’unisono una coreografia e i muscoli facciali riflettono l’intensità dei suoni. Sónar+D è un imperdibile crocevia di linguaggi diversi che interagiscono con il fine di sperimentare e creare innovazione.
Laura Poluzzi
Sónar+D
dal 12 al 14 giugno
(incluso nel biglietto per il Sónar by Day)
www.sonarplusd.com
www.sonar.es
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