Art Date a Bergamo. Appuntamenti con il contemporaneo
L’esposizione (parziale) delle collezioni dell’Accademia Carrara, una grande mostra alla GAMeC, progetti di residenze d’artista e decine di incontri, visite, percorsi a intrecciarsi nel cuore della città. Dal 15 al 18 maggio Bergamo ritrova Art Date, con un fine settimana all’insegna del contemporaneo: ecco il programma.
Città di artisti e collezionisti, città di gallerie e spazi pubblici. Città di accademia, città di musei: città di provincia ma non provinciale, Bergamo, che rinnova per il quarto anno consecutivo l’appuntamento con Art Date, lungo weekend dedicato al contemporaneo. Tutto nasce dalla fondazione di The Blank, incubatore d’idee per la messa in rete e la promozione di progetti d’arte, catalizzatore di energie che si pone l’obiettivo di fare sistema e permettere il dialogo tra le diverse realtà di una città straordinariamente e per molti sorprendentemente vitale.
Pubblico e privato camminano a braccetto, senza sovrapposizioni e nel segno di un dialogo che arricchisce entrambi, con il marchio di The Blank a fare da collettore per iniziative, eventi, incontri. Come i circa sessanta che da giovedì 15 a domenica 18 animano l’edizione 2014 di Art Date, rispondendo al tema Dialogo nel Tempo: riflessione giocata sulla tensione costante fra tradizione e innovazione, sviluppata sia nel confronto tra i maestri di ieri e quelli di domani; sia nell’incontro con esperienze di impresa che da anni accompagnano l’arte, fornendo strumenti per la creatività.
È proprio il programma di Open Factory, serie di visite guidate ad aziende locali – con la filiera del marmo che passa dalle cave di Zandobbio alle officine della Freri e Brignoli, o ancora il lavoro degli studi grafici Multiconsult e Studio Temp – a rappresentare la novità più interessante di un evento che ribadisce il proprio legame di stretta sintonia con i più diversi contesti della città. Nella convinzione di rappresentare l’arte contemporanea come elemento attivo, capace di accendere luoghi dimenticati e situazioni ritenute sopite; non come corpo estraneo che vive nella più cieca autarchia.
E così tocca a Margherita Moscardini e Jo Thomas esporre a San Rocco, chiesa di Bergamo Alta chiusa da oltre ottant’anni e riscoperta grazie a una nuova tappa del progetto Contemporary Locus, da tempo impegnato ad aprire grazie all’arte contemporanea luoghi spenti; mentre è Claudio Parmiggiani a prendere possesso degli spazi dell’ex oratorio di San Lupo. Una città da camminare in lungo e in largo grazie alla compagnia d’artista di Silvia Giambrone, Stefania Migliorati, Borders.de e Bernardo Giorgi, ciceroni che conducono in un viaggio sentimentali lungo i sentieri di Walk with the Artist; è invece Massimo Minini, insieme a Enrico De Pascale, a coordinare le visite guidate all’opera di Anish Kapoor di proprietà della locale Banca Popolare.
Andrea Mantegna, Raffaello, Giovanni Bellini: si avvicina la fine dei restauri con conseguente riallestimento della collezione per l’Accademia Carrara, che presenta l’esito degli interventi su alcuni tra i suoi più preziosi capolavori negli spazi della dirimpettaia GAMeC, dove arriva anche la retrospettiva su Robert Overby, accompagnata dalla presentazione dei lavori recenti di Matteo Fato e Yuri Ancarani.
Fulcro delle attività del weekend è ovviamente la sede di The Blank in via Quarenghi. Ad aprire le sue porte sono Jan Kaesbach e Christian Fogarolli, che presentano il frutto del loro periodo di residenza in città; ai fornelli troviamo invece Giulia Cenci, protagonista di The Blank Kitchen. Gran finale domenica sera con Luigi Presicce, in performance nel chiostro del Museo Storico.
Francesco Sala
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