È morto a 62 anni Dmitrij Vrubel, autore del bacio di Breznev e Honecker sul Muro di Berlino

L’opera, ripresa dallo scatto del fotografo francese Regis Bossu, fu dipinta a seguito della fine della Guerra Fredda ed è tutt’oggi l’immagine più cercata e fotografata dalle migliaia di visitatori che si riversano ogni anno sulla passeggiata della East Side Gallery

Non tutti conoscevano il nome di Dmitrij Vrubel, morto a 62 anni a causa delle complicanze del Covid. Eppure, è stato l’autore di uno dei baci più famosi della storia, un’opera che chiunque sia passato dalla capitale tedesca non ha potuto fare a meno di visitare e fotografare almeno una volta. Il titolo del noto murale dipinto sulla frazione più lunga dei resti del muro di Berlino, oggi chiamata East Side Gallery, è il Bacio della fratellanza socialista o The mortal kiss: l’opera ritrae il bacio, stampato sulla bocca, che il leader sovietico Leonid Breznev diede al presidente della Ddr, l’ex Repubblica democratica tedesca, Erich Honecker, il 5 ottobre 1979, in occasione del trentesimo Tag der Republik, ovvero il giorno della Repubblica, la festa che celebrava la divisione tra le due Germanie. Si trattò di un gesto politico che suggellava un patto di stabilità e solidità, in un momento ancora lontano dalla fine della separazione di Berlino e dalla caduta del Muro, per la quale si sarebbe dovuto aspettare ancora dieci anni.

LA STORIA DI DMITRIJ VRUBEL E IL BACIO DEL MURO DI BERLINO

Un bacio che assume quindi contorni ambigui e si presta a molteplici interpretazioni, proprio perché estrapolato dal suo contesto originario e dipinto a seguito della fine della Guerra Fredda e della separazione tra Est e Ovest: accadde nel 1990, quando Dmitrij Vrubel – discendente del pittore modernista Michail Vrubel e membro dell’Unione degli Artisti dell’URSS – si era da poco trasferito a Berlino ed era stato invitato a realizzare un’opera a cielo aperto. Dipinse l’immagine riprendendo fedelmente la fotografia che era stata scattata all’epoca dal francese Regis Bossu, tranne che per il particolare degli occhiali di Breznev, assenti nell’opera finale. E aggiunse in basso la scritta, in cirillico e tedesco, “Dio mio, aiutami a sopravvivere a questo bacio della morte”, un dettaglio tutt’altro che rasserenante, ben lontano dalla solidità granitica che quel gesto aveva voluto esprimere nel ‘79. Segnato dalle intemperie, dalle incisioni e dagli atti di vandalismo susseguitisi nel tempo, Il Bacio della Morte è stato rimosso nel 2009 dalle autorità tedesche, le quali avevano chiamato lo stesso Vrubel a ridipingerlo. L’opera era stata riportata in auge dal suo autore, ma questa volta con colori più accesi, quelli che vediamo oggi nella passeggiata lungo il fiume Sprea, divenendo non solo l’icona della città di Berlino, ma anche di una pagina della storia che ha segnato gli equilibri geopolitici del Novecento e gli anni a venire.

-Giulia Ronchi

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Giulia Ronchi

Giulia Ronchi

Giulia Ronchi è nata a Pesaro nel 1991. È laureata in Scienze dei Beni Culturali all’Università Cattolica di Milano e in Visual Cultures e Pratiche curatoriali presso l’Accademia di Brera. È stata tra i fondatori del gruppo curatoriale OUT44, organizzando…

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