Chi abita a Genova sa che la Sopraelevata, l’imponente e discusso asse viario della città, è da anni al centro di un grande tentativo di riqualificazione urbana. L’associazione Linkinart, attiva da quindici anni nel capoluogo, aveva inaugurato qui tra il 2015 e il 2016 il progetto biennale di street art tour Walk the Line, che ha coinvolto 100 artisti nella reinterpretazione di 100 piloni dell’infrastruttura. Snodo fondamentale della città, con i suoi 4.600 metri di lunghezza, 16 di larghezza e i suoi 210 pilastri, la Sopraelevata ha una struttura complessa, e il suo recupero è lungo e di non facile realizzazione. Per contribuire, il Comune ha inaugurato Repicta, letteralmente “ridipinta”, progetto che vuole contribuire – con il reperimento di sponsor e artisti – alla più ampia cornice di interventi di rigenerazione cittadina. Il primo grande nome chiamato è quello di Greg Jager, artista eclettico molto attivo in Italia e all’estero.

LE GEOMETRIE IPNOTICHE DI GREG JAGER
“Il tunnel del colore”, questo il titolo dell’opera appena terminata: quella qui creata – tipica dello stile urbano dell’artista romano – è una composizione coloratissima, intellegibile solo da una determinata prospettiva grazie a forme geometriche sovrapposte. Per ottenere l’effetto ottico desiderato, Greg si è aiutato con una palette cromatica brillante – dal rosa all’arancione, al giallo e al turchese – omaggiando i toni storici più diffusi nella regione. L’intervento di arte astratta, sponsorizzato dal Gruppo Boero, leader nelle vernici, e supportato tecnicamente da Linkinart, accoglie ora chi entra in città dal porto e dall’autostrada.

LINKINART A GENOVA
“Genova è molti anni che accoglie la street art: basta vedere il grandissimo risultato degli interventi coordinati a Certosa nel 2018”. A parlare è Emanuela Caronti, curatrice di Linkinart e architetta, che ricorda come Walk the Line non sia l’unico progetto di street art di fama internazionale in città. “Il progetto On The Wall – a cui aveva partecipato lo stesso Greg con un’opera urbana alla scuola media Caffaro – ha ridato agli abitanti del quartiere la possibilità di esprimere attraverso un dialogo con l’associazione e gli artisti la propria identità, uscendo dall’ottica mediatica di “quartiere del Ponte Morandi” dove stava venendo intrappolata”. Questi interventi, curati e realizzati da Linkinart, sono stati resi possibili grazie al supporto logistico del Comune, a diverse sponsorship, ma anche al crowdfunding, rivelandosi a tutti gli effetti parte di un progetto partecipato dalla comunità.

REPICTA E IL COMUNE DI GENOVA
Visto il grande successo del progetto il Comune ha realizzato nel 2020 un secondo intervento a Certosa – Pintada by Urban Attack – affidandosi però a un’agenzia e a una curatrice esterne al quartiere e chiamando artisti di grande calibro come Okuda San Miguel, L7Matrix, i Dourone e Bosoletti. I progetti del Comune, ora, vedono lo svolgersi di Repicta per i prossimi anni: in tutto sono quattro interventi – uno all’anno, con l’eccezione del 2021 che vedrà la realizzazione dello snodo di Sampierdarena e dello svincolo per Piccapietra, incluso quello appena inaugurato.
– Giulia Giaume