Livorno, Uovo alla Pop lancia un crowdfunding e una call per realizzare un festival di street art

A Livorno un collettivo di artiste è impegnato da tempo in un progetto di riqualificazione di un quartiere difficile, attraverso interventi di urban art. Uovo alla Pop – è questo il nome della crew – ha lanciato un crowdfunding e una call per organizzare nella città toscana un festival di street art. Ecco come partecipare

Rigenerazione urbana e street art: è un binomio che negli ultimi anni accompagna sempre più spesso tutte quelle iniziative culturali che si prefiggono come scopo la valorizzazione e la rinascita di periferie o quartieri “difficili” di molte città, quasi sempre luoghi che per storia o tradizione rappresentano il cuore pulsante di un centro urbano ma che allo stesso tempo, per una singolare contraddizione, vivono un’esistenza borderline. Di recente vi abbiamo parlato di Wi-U Adolescenti in Arte, progetto ideato da un gruppo di associazioni di Napoli che ha come scopo la realizzazione di processi di sviluppo territoriale, coinvolgendo in attività creative i giovani dei quartieri più difficili della città come la Sanità, anche attraverso la street art. Adesso, invece, vi racconteremo di un collettivo di artiste che, in uno dei quartieri più difficili di Livorno, ha aperto una galleria d’arte che accoglie e promuove l’arte contemporanea e la street art, innescando così un dialogo che mette in relazione cultura locale e visione artistica: le Uovo alla Pop (dette anche “Uovas”).

Uova alla Pop

Saracinesche artistiche Uova alla Pop a Livorno

IL COLLETTIVO

L’associazione Uovo alla Pop – che è anche il nome del collettivo – è formata da quattro donne, con professionalità che vanno dal design, all’arte, all’architettura e al turismo, con una particolare propensione per l’arte pop e l’arte urbana. Giulia Bernini (in arte Oblo Creature), Libera Capezzone (Libertà), Viola Barbara (Dello Squidy) e Valeria Aretusi decidono così di aprire, nel giugno 2017, una galleria d’arte a Livorno, per la precisone nel quartiere Garibaldi, uno dei più difficili della città, un quartiere intriso di storia, da anni preda di spopolamento e microcriminalità e oggi più che mai bisognoso di interventi che possano risollevarne le sorti dai punti di vista sociale, economico e urbanistico. Ben presto la galleria del collettivo si trasforma anche in un luogo di incontro, dove passano personaggi del calibro di Clet Abraham e Francesco Bonami, e si allarga all’intero quartiere con Parete aperta, progetto che ha visto le saracinesche dei fondi commerciali sfitti rianimarsi grazie alla street art, creando così una sorta di “galleria di quartiere” a cielo aperto. “La nostra è una missione artistica, culturale e sociale, e la risposta della collettività ci dà grande soddisfazione”, raccontano ad Artribune le Uovo alla Pop. “Gli abitanti del quartiere partecipano a tutto, dai progetti site specific ai laboratori creativi”, condizione, questa, che ha spinto le “Uovas” a spostarsi dalla temporary gallery di Piazza Garibaldi al nuovo spazio sugli scali delle Cantine, luogo in cui sviluppare progetti più ambiziosi e che inaugurerà il prossimo 22 aprile.

IL NUOVO SPAZIO, IL CROWDFUNDING E LA CALL

L’inaugurazione del nuovo spazio è preceduta da due iniziative, un crowdfunding e una call per artisti finalizzati alla realizzazione di un festival di street art a Livorno che richiami nel quartiere Garibaldi artisti da tutto il mondo per dipingere muri e serrande d’autore. Fino al 10 maggio sul sito Eppela sarà possibile fare una libera donazione per contribuire all’organizzazione del festival; invece si chiuderà il prossimo 19 aprile la call lanciata dal collettivo e indirizzata ad artisti nazionali e internazionali invitati a cimentarsi su un muro “speciale” del quartiere Garibaldi, con un intervento sul tema “Storia di piazza”. Il vincitore della call sarà chiamato a realizzare l’opera durante il festival e riceverà un premio in denaro di 600 euro, oltre ai materiali necessari per la realizzazione dell’opera. “Abbiamo contattato due street artist internazionali che a settembre, a compimento (speriamo) del crowdfunding, verranno a dipingere su due importanti muri in abbandono del quartiere, regalando alla città opere di ampio respiro, apportando un contributo artistico alla città e dialogando con essa”, commentano le Uovo alla Pop. “Inoltre, abbiamo in cantiere una residenza d’artista a scadenza annuale e un calendario di mostre che porteranno a Livorno nuovi artisti e nuove visioni”. Per partecipare, gli artisti dovranno inviare un bozzetto del disegno dell’opera (dimensioni 100cmx10) entro e non oltre il 19 aprile, inviandolo a: Uovo alla Pop, scali delle Cantine 36-38, 57122 Livorno. Ulteriori informazioni sono disponibili a questo link.

– Desirée Maida

www.uovoallapop.it

Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati

Desirée Maida

Desirée Maida

Desirée Maida (Palermo, 1985) ha studiato presso l’Università degli Studi di Palermo, dove nel 2012 ha conseguito la laurea specialistica in Storia dell’Arte. Palermitana doc, appassionata di alchimia e cultura giapponese, approda al mondo dell’arte contemporanea dopo aver condotto studi…

Scopri di più