Le foto di Letizia Battaglia vanno online in un nuovo sito-archivio

La piattaforma raccoglie gli scatti della fotografa palermitana morta nel 2022, raccontandone l’impegno e l’arte attraverso i temi e i soggetti che ha immortalato. Dalle esecuzioni di mafia alle bambine di Palermo, alla vita in manicomio alla fine degli Anni Settanta

Letizia Battaglia moriva il 13 aprile del 2022, all’età di 87 anni. Da allora, trascorsi quasi due anni, il lavoro della fotografa palermitana, punto di riferimento per il mondo dell’arte e a lungo bandiera della lotta contro la mafia, ha alimentato molte retrospettive in tutta Italia (e persino uno sceneggiato tv, per la regia di Roberto Andò, trasmesso dalla Rai).

Letizia Battaglia, Milano 2019. Photo © Emilia Jacobacci
Letizia Battaglia, Milano 2019. Photo © Emilia Jacobacci

Il sito online che raccoglie le foto di Letizia Battaglia

Ora le sue foto parleranno a chiunque voglia connettersi online sul portale promosso dall’Archivio Letizia Battaglia, associazione fondata dalla fotografa nel 2021, con i nipoti Matteo e Marta Sollima, per valorizzare cinquant’anni di carriera e – soprattutto dopo la sua scomparsa – tenere viva la memoria della fotoreporter e artista (oggi l’Associazione è titolare dei diritti di utilizzazione economica sulle fotografie di Battaglia). Da tempo, l’Archivio ha avviato un lavoro di sistemazione e digitalizzazione del materiale fotografico per favorirne la consultazione, con l’obiettivo di divulgare vita, lotte e scatti di Letizia Battaglia. Un progetto ancora in fase embrionale che già si rivela nella nuova piattaforma approntata sul web, introdotta da un autoritratto della fotografa allo specchio, la Leica impugnata con confidenza e l’immancabile sigaretta tra le mani.

Letizia Battaglia, L'arresto del feroce boss mafioso Leoluca Bagarella. Palermo, 1979
Letizia Battaglia, L’arresto del feroce boss mafioso Leoluca Bagarella. Palermo, 1979. Fotografia Letizia Battaglia © Archivio Letizia Battaglia

Dalla mafia al manicomio, alle bambine di Palermo. Le foto di Letizia Battaglia

Il sito internet, sviluppato da QMedia, si articola in quindici sezioni tematiche, che organizzano le foto per categorie, dagli scatti di cronaca nera al rapporto con Palermo, dalle feste religiose alla serie che documenta la vita nella Real casa dei matti, all’ospedale psichiatrico di via Pindemonte, dove Battaglia scattò alla fine degli Anni Settanta, quando con la legge Basaglia si poneva fine all’esistenza dei manicomi (approvata nel 1978, la legge tardò qualche anno a essere applicata). Scorrono le immagini di un’epoca sanguinosa: i fiori portati sul luogo dove fu ucciso Giuseppe Impastato, a Cinisi, nel 1978; l’arresto di Leoluca Bagarella nel 1979; gli omicidi di mafia per le strade di Palermo, gli agguati e le esecuzioni; i boss della mafia in tribunale; Giovanni Falcone ai funerali del generale Dalla Chiesa nel 1982; l’intenso ritratto di Rosaria Schifani, vedova dell’agente di scorta rimasto ucciso nell’attentato a Falcone, nel 1992. C’è spazio anche per le bambine di Palermo, nel quartiere Kalsa e a via Calderai, alla Festa dell’Unità, in cucina intenta a lavare i piatti a Monreale. E ancora la politica – con le foto di Berlinguer al comizio di piazza Politeama nel 1983, e Sandro Pertini con Piersanti Mattarella (che in un altro scatto fulminante di Battaglia si intravede, portato fuori a braccia dalla sua automobile, appena ucciso dai sicari mafiosi, nell’80) nel 1979 – i viaggi in Italia e nel mondo (dall’Africa alla Russia, alla Groenlandia), i progetti speciali come “Gli invincibili” e “Rielaborazioni”.

La vita di Letizia Battaglia, tra mostre, libri e regie

La sezione Letizia è invece un grande contenitore di notizie e approfondimenti legati alla vita (con la timeline curata da Paolo Falcone), alle mostre, ai premi conquistati dalla fotografa. Con la bibliografia completa di libri, cataloghi e documentari (tra gli ultimi, La mia Battaglia di Franco Maresco e Shooting the Mafia di Kim Longinotto) su Letizia Battaglia, e l’elenco delle sue prove da regista, per video e teatro.

Livia Montagnoli

https://www.archivioletiziabattaglia.it/

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