Il grande barocco genovese va in mostra alla Venaria Reale: opere di Rubens, Van Dyck e Reni
La gloria dei patrizi della “Superba” si snoda in un percorso espositivo nella residenza sabauda fuori Torino, ricostruendo il secolo d’oro di Genova

Continua il grande filone dedicato alla storia, all’arte, alla cultura e alla magnificenza delle corti alla Reggia di Venaria, appena fuori Torino. Il percorso aperto fino all’autunno raccoglie le collezioni di alcune delle più importanti famiglie del patriziato genovese (i Pallavicino, i Doria, gli Spinola, i Balbi) conservate a Palazzo Spinola di Pellicceria, insieme alle recenti acquisizioni dei Musei Nazionali di Genova con prestiti da altri musei e collezioni private.
I maestri del barocco (non solo genovese) alla Venaria Reale
Nella grande mostra Magnifiche Collezioni è quindi raccolto un patrimonio unico di arte e storia con dipinti di grandissimi nomi del tempo come Peter Paul Rubens, Antoon Van Dyck, Orazio Gentileschi, Guido Reni, Carlo Maratta, Luca Giordano, Hyacinthe Rigaud e Angelica Kauffman, oltre ai maestri della grande scuola figurativa genovese come Bernardo Strozzi, Domenico Piola, Giovanni Benedetto Castiglione detto il Grechetto e Gregorio De Ferrari.
Genova la “Superba” in mostra a Venaria
Il percorso espositivo, suddiviso in sei sezioni, raduna un centinaio di opere tra dipinti, sculture, argenti e arredi del Seicento e Settecento per illustrare il racconto del secolo d’oro di Genova “la Superba”, teatro del Barocco. Una Repubblica con a capo il doge, sovrano eletto dal patriziato genovese e che, dal 1528, restava in carica due anni. Le famiglie si contendevano l’elezione, gareggiando in sfarzo: ecco la ragione dietro queste collezioni, degne delle maggiori casate principesche d’Europa e protagoniste della mostra.
Alla Venaria la Genova barocca è accessibile a tutti
Particolare attenzione è stata dedicata, in mostra, alla realizzazione di un allestimento che consentisse la giusta fruizione da parte delle persone con disabilità. Insieme a Tactile Vision Lab e Fondazione Paideia, e in collaborazione con l’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti e dell’Istituto dei Sordi di Torino, sono stati realizzati modelli, pannelli visivo-tattili con audiodescrizioni, sottotitolazioni e traduzioni in LIS, ed è stato usato per tutti i testi un carattere ad alta leggibilità, e a disposizione del pubblico ci sono le schede in Comunicazione Aumentativa Alternativa.
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