In arrivo a Bergamo ArtDate 2025: quattro giorni di festival tra arte, filosofia e corpo. Il programma

Il tema scelto per questa edizione è “Il Silenzio”, declinato nelle sue molteplici dimensioni: dal raccoglimento interiore alla sospensione del rumore, dalla meditazione alla comunicazione mancata, fino alle riflessioni più astratte sul vuoto

Dal 13 al 16 novembre 2025 Bergamo torna a essere un laboratorio diffuso di arte contemporanea con ArtDate, il festival ideato e organizzato da The Blank, ormai giunto alla sua quindicesima edizione. Il tema scelto per questa edizione è “Il Silenzio”, declinato nelle sue molteplici dimensioni: dal raccoglimento interiore alla sospensione del rumore, dalla meditazione alla comunicazione mancata, fino alle riflessioni più astratte sul vuoto, sul nulla e sullo zero. Un argomento che diventa occasione per interrogarsi sul ruolo dell’arte in un’epoca di sovraccarico visivo e sonoro, ma anche per riscoprire la potenza espressiva dell’assenza e dell’ascolto.

Matt Mullican apre ArtDate 2025 a Palazzo della Ragione

Ad aprire, giovedì 13 novembre, è l’artista americano Matt Mullican con la mostra That Person’s Heaven, a cura di Stefano Raimondi. L’installazione occupa la grande sala di Palazzo della Ragione con una monumentale griglia di fibre sintetiche bianco-nere e rosse, estesa su 16 metri per lato. L’opera nasce dallo stato ipnotico in cui l’artista lavora, impersonando That Person, un alter ego che rappresenta una soglia tra coscienza e inconscio: una riflessione sul sé e sulla possibilità di tradurre l’esperienza interiore in immagine.

ArtDate 2025 tra curatela, cinema e performance

Il giorno successivo, venerdì 14 novembre, l’Accademia di Belle Arti G. Carrara ospita la conferenza del critico e curatore Christian Caliandro, intitolata Silenzio e responsabilità dell’arte contemporanea, che indaga il tema del festival dal punto di vista etico e storico-artistico. La serata prosegue con la proiezione del documentario Farebbero tutti silenzio, dedicato ai rapporti tesi tra tifosi atalantini, società e stampa, seguita da un incontro con i registi e con l’artista Andrea Mastrovito. In chiusura, la performance Senza Titolo di Annamaria Ajmone, curata da Maria Marzia Minelli e Claudia Santeroni.

ArtDate 2025 e appuntamenti diffusi in città

Ma è sabato 15 novembre che il festival entra nel vivo con Silenziose Tracce, performance collettiva ideata da Laboratorio Silenzio per riconnettere i partecipanti al paesaggio attraverso l’ascolto e la sospensione della parola. Nello stesso giorno apre al pubblico Echo / The Beyond, installazione sonora di Mario Carminati al Tempietto di Santa Croce, curata da Elisa Muscatelli: un ambiente immersivo in cui il canto delle cicale e le voci umane si fondono in un continuum sonoro tra mito e contemporaneità. Il Monastero del Carmine, poi, ospita la videoproiezione in 16 mm di Eva GioloSilent Conversation, e la presentazione del teaser del progetto Baita dei ricordi, dedicato alla memoria dei paesaggi montani. Nel pomeriggio si apre inoltre il tradizionale appuntamento con Galleries Time, che coinvolge gli spazi indipendenti e le gallerie della città, da Crocicchio ArtSpace a Spazio Volta, da Traffic Gallery a The Drawing Hall. La giornata si chiude ancora al Monastero del Carmine con Lorenzo Senni e la sua performance musicale Canone Infinito Xtended, preceduta dal live di HORSESHOE con Soft Cou.

La giornata finale di ArtDate 2025

L’ultima giornata, domenica 16 novembre, si apre con una sessione di yoga all’interno della mostra di Mullican, a sottolineare il legame tra silenzio, corpo e concentrazione. Seguono le aperture degli studi d’artista, tra cui quelli di Emma Ciceri, Dario Tironi, Chiara Brambilla, Diego Gualandris e Marco Rossi. Il festival, infine, si chiude alla Sala dell’Orologio con due appuntamenti: la conferenza del matematico e logico Piergiorgio OdifreddiIl silenzio, il vuoto, il nulla, lo zero, che intreccia filosofia e scienza in un percorso di pensiero astratto, e la sonorizzazione dal vivo di NOCTAMBULO (Jacopo Biffi e Mauro Frugiuele) su una selezione di film di Maya Deren, realizzata in collaborazione con Bergamo Film Meeting.

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Redazione

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