Tutte le mostre da non perdere a Verona nell’autunno 2025
In occasione di ArtVerona, la città è pronta a far dialogare la sua ricca storia con le voci contemporanee. Questo autunno ci sono appuntamenti da non perdere tra musei, gallerie e istituzioni: ecco la nostra selezione

Giunta alla sua 20° edizione, ha aperto oggi al pubblico ArtVerona che, come ogni anno, arricchisce l’autunno artistico della città. Musei e istituzioni veronesi si sono avvicinati all’arte contemporanea con stimolanti e inaspettati dialoghi, come quello tra le lapidi del Museo Maffeiano e Raffaello Galiotto o tra la mostra “TOMORROWS” e il Palazzo del Capitanio. Da non perdere anche alcuni progetti realizzati ad hoc in occasione della fiera.
Vittoria Caprotti
Galleria d’Arte Moderna Achille Forti – Il respiro della natura. Terra
La quarta edizione di “CONTEMPORANEO NON-STOP. Il respiro della natura” è dedicata all’elemento terra. Curata da Patrizia Nuzzo, la mostra nasce dalla suggestione del pensiero di Anassimandro di Mileto, filosofo presocratico secondo cui tutto si crea e tutto ha fine grazie a un unico principio indefinito: l’ápeiron. L’elemento della terra viene, così, inteso come luogo di genesi perenne, custode di memoria e appartenenza, e testimone di una possibile estinzione. Gli artisti scelti sono Giorgio Andreotta Calò, Arcangelo, Davide Maria Coltro, Giuliana Cunéaz, Debora Hirsch e Silvano Tessarollo. Con le loro opere sviluppano un percorso fatto di linguaggi e strumenti contemporanei, come l’intelligenza artificiale e le tecnologie digitali, intrecciati a tecniche più tradizionali: dalla pittura a olio al disegno a carboncino, fino alla scultura modellata. La mostra esce dal Palazzo della Ragione grazie all’opera Remoto (2022) di Andreotta Calò, esposta presso il Famedio di Palazzo Forti fino al 26 ottobre in occasione di ArtVerona, a segnare anche la ripresa delle iniziative espositive della GAM nella sua sede storica.
Verona // fino al 20 settembre 2026
CONTEMPORANEO NON-STOP. Il respiro della natura | TERRA
GALLERIA D’ARTE MODERNA ACHILLE FORTI
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Palazzo del Capitanio – TOMORROWS
Giunto alla sua terza edizione, il progetto TOMORROWS – Folding, Flexing and Expanding esplora il corpo come spazio di sperimentazione artistica e riflessione critica. La mostra, a cura di Jessica Bianchera e Domenico Quaranta, intreccia studi visivi, postumanesimo e pratiche artistiche contemporanee grazie a un approccio interdisciplinare. Analizzando come la tecnologia ridefinisca i concetti di bellezza, identità e corporeità, le opere – principalmente video e immagini in movimento – propongono visioni speculative del corpo umano, mettendo in discussione i confini tra biologico e artificiale, potenziamento fisico e diversità, celebrata come risorsa e leva. TOMORROWS – Folding, Flexing and Expanding è un invito a ripensare i limiti dell’umano, immaginando futuri inclusivi, fluidi e ibridi, dove l’arte diventa strumento attivo di trasformazione e immaginazione.
Verona // fino al 9 novembre 2025
TOMORROWS
PALAZZO DEL CAPITANIO
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Biblioteca Capitolare – Wounded Words Wounding Words
In questa mostra collettiva curata da Marta Cereda e organizzata da ArtVerona, 28 opere datate dagli anni ’60 a oggi mettono in luce il valore rivoluzionario della parola in un luogo unico di storia e resistenza. La Capitolare è, infatti, la più antica biblioteca ancora attiva al mondo. Con questo progetto diventa uno spazio di confronto dove alle parole lì custodite si sovrappongono i segni dell’attacco aereo subito dall’edificio nel 1945. Alcuni volumi furono danneggiati e ancora oggi convivono con schegge, bruciature e frammentazioni. In questo contesto prende forma un percorso espositivo che porta lo sguardo sulla parola come campo di tensione, per indagare il rapporto tra linguaggio, ideologia e, talvolta, violenza. Dipinti, sculture, fotografie, installazioni, video e azioni esplorano il potenziale ambivalente del linguaggio: strumento di comunicazione, ma anche di manipolazione; veicolo di verità, ma anche di propaganda; arma e rifugio, costruzione e conciliazione.
Verona // fino al 26 ottobre 2025
Wounded Words Wounding Words
BIBLIOTECA CAPITOLARE
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Ex Dogana di Fiume – Enrique Ramírez
In un ex posto di blocco per il commercio fluviale veronese, l’artista cileno Enrique Ramírez porta un’installazione e una performance con cui riflettere su migrazione, sradicamento e memoria. Sulla scalinata d’ingresso, tra il fiume Adige e l’edificio, emerge una scritta che è una soglia simbolica. Nello stesso tempo, un’azione sonora e una performance realizzata dall’artista con la performer Camilla Monga amplificano la dimensione poetica, ma anche politica del progetto. Ramírez ci invita a pensare all’acqua come confine e memoria, esplorando lo sradicamento e la distanza attraverso mezzi visivi e sonori. La Dogana di fiume, un tempo luogo di controllo delle merci e delle persone, viene riattivata dall’arte come uno spazio di ascolto e di riflessione.
Verona // fino al 26 ottobre 2025
Una distanza senza rive
EX DOGANA DI FIUME
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Museo di Castelvecchio – Fascismo Resistenza Libertà. Verona 1943-1945
In occasione degli ottant’anni dalla Liberazione dal Nazifascismo celebrati nel 2025, il Museo di Castelvecchio è stato scelto per ospitare la mostra “Fascismo Resistenza Libertà. Verona 1943-1945”. Sperimentando un allestimento innovativo che combina strumenti digitali, filmati, proiezioni olografiche, documenti, manufatti, opere d’arte, fotografie inedite, il percorso restituisce le voci di alcuni protagonisti delle vicende storiche di quell’epoca, sottolineando anche la centralità di Verona e raccontando la sua ricostruzione post-bellica in uno dei suoi luoghi simbolo.
Verona // fino al 2 novembre 2025
Fascismo Resistenza Libertà. Verona 1943-1945
MUSEO DI CASTELVECCHIO
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Peter Frey Gallery – Roberto Almagno
Nell’opera di Almagno i limiti imposti dalla fisicità della scultura tradizionale vengono superati e l’instabilità si trasforma in un nuovo equilibrio. La materia subisce una metamorfosi, trasformandosi da ramo di un albero a figura e immagine capace di assumere valore simbolico. Le sue sculture di legno, materiale ora privilegiato dopo i primi anni di ricerca e sperimentazione, si collocano all’interno di un orizzonte governato da verticalità e orizzontalità, due categorie spazio-temporali attraverso cui il pieno e il vuoto orientano la percezione del visibile. Quella di Almagno è una scultura che diventa segno, una linea che sfiora l’aria, grazie a forme dinamiche, leggere e capaci di rigenerarsi nello spazio.
Verona // fino al 19 novembre 2025
Vertigine del visibile
PETER FREY GALLERY
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Palazzo Forti – The Then About As Until
Le opere di Auguste Orts, David Claerbout, Helga Davis, Peter Downsbrough e Nicoletta Grillo indagano il rapporto tra espressione verbale e immagine. Il progetto fa parte di Video Sound Art, festival e centro di produzione milanese, ed è a cura di Laura Lamonea. Partendo dalle ricerche verbovisuali degli anni ’60, si risalire fino delle composizioni di parole libere futuriste, alla poesia dadaista, ai collage lettristi e surrealisti, offrendo un dialogo multilingue e multidisciplinare. The Then About As Until utilizza la riscrittura e la sperimentazione linguistica, così le opere in mostra mettono in discussione le griglie linguistiche che regolano la nostra percezione della realtà. Il linguaggio si trasforma in possibilità di invenzione collettiva, ridefinendo le condizioni stesse di ciò che possiamo pensare e condividere come esperienza sociale ed esistenziale.
Verona // fino al 26 ottobre 2025
The Then About As Until
PALAZZO FORTI
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Museo Archeologico Nazionale – Abdoulaye Touré
Dodici scatti del giovane fotografo senegalese Abdoulaye Touré raccontano la quotidianità di una comunità profondamente legata al mare, che ne definisce identità, gesti, cultura e memoria. Guet Ndar, che dà il titolo alla mostra, è un quartiere di pescatori nella regione senegalese di Saint-Louis. È proprio lì che è nato Touré, che con la sua fotografia cattura attimi della quotidianità, volti, mani e oggetti, permettendoci di incontrare una comunità contemporanea, ma profondamente radicata nelle tradizioni.
Verona // fino al 6 gennaio 2026
GUET NDAR. Il mare, la nostra vita
MUSEO ARCHEOLOGICO NAZIONALE
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Il Meccanico – Pedro Almodòvar
La mostra “Vida detenida” raccoglie scatti di oggetti quotidiani, tolti dallo splendore del colore cinematografico del regista spagnolo e abbandonati nel riposo, in una quiete domestica che ne rivela la malinconica e solitaria natura. Una serie di fotografie scattate da Pedro Almodóvar durante momenti d’isolamento e contemplazione. “Per iniziare a fotografare a casa e farsi catturare dalla pratica, è necessario sentirsi soli”, spiega il regista. “Solo in questi momenti si riesce a guardare la luce che entra dalla finestra della cucina e a essere assorbiti dallo spettacolo al punto da prendere in mano una macchina fotografica e cercare di carpire quel momento e la sua luce”. Lontano dal set, Almodóvar scatta per compiere un gesto profondamente pop: trasformare oggetti comuni – bicchieri, fiori, piatti, utensili – in simulacri, feticci carichi di memoria e desiderio.
Verona // fino al 21 ottobre 2025
Vida detenida
IL MECCANICO
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Museo Lapidario Maffeiano – Raffaello Galiotto
Curata da Alfonso Cariolato, la mostra personale di Raffaello Galiotto “Axis mundi” è uno degli eventi collaterali di ArtVerona. Realizzata in collaborazione con Marmomac, è ospitata in un luogo dove il marmo è da sempre protagonista e testimone della storia. La mostra trasforma la simmetria del cortile del Museo – uno dei più antichi musei pubblici d’Europa – in un palcoscenico naturale a cielo aperto, dove le tredici opere di Galiotto generano corrispondenze tra passato e contemporaneità. Prende vita un nuovo percorso di fruizione dello spazio e di ciò che lo popola: si possono osservare da una diversa angolatura la leggerezza della pietra modellata da Galiotto, le inaspettate trasparenze, le increspature della materia, i solidi equilibri che ne determinano l’estetica e il carattere.
Verona // fino al 12 ottobre 2025
Axis mundi
MUSEO LAPIDARIO MAFFEIANO
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Galleria Gaburro – Fabio Giampietro
Galleria Gaburro ha riaperto le porte della sua sede veronese e per celebrare il trentesimo anniversario di attività, sottolineando il forte attaccamento alla città scaligera, la Galleria ha deciso di trasportare qui l’esperienza e le opere di Giampietro presentate a Milano lo scorso marzo. In questi spazi, l’esposizione assume una nuova configurazione, dovuta a un nuovo allestimento e a nuovi audaci accostamenti.
Verona // fino al 27 febbraio 2026
Urban Singularity. L’architettura oltre l’umano
GALLERIA GABURRO
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