Rigenerazione urbana a Torino nel quartiere della Fiat. L’artista Mike Nelson e la sua opera pubblica per Mirafiori

L’artista inglese ha realizzato la sua installazione nell’alveo del fiume Sangone, nei pressi della passerella ciclo-pedonale. È la prima Opera d'Arte per Mirafiori, nell'ambito del nuovo capitolo del programma di rigenerazione dell’area periferica a sud della città

È Mike Nelson (Loughborough, 1967) l’artista internazionale selezionato a Torino dalla Fondazione della Comunità di Mirafiori, insieme a un pool di esperte d’arte contemporanea e rigenerazione urbana, per creare la prima Opera d’Arte per Mirafiori, il quartiere per antonomasia della Fiat: area periferica a sud della città, interessata da anni a un grande progetto di rigenerazione urbana dal basso denominato Mirafiori dopo il Mito | Arte. Noto per le sue grandi installazioni che inondano lo spazio, realizzate con una vasta quantità di materiali, l’artista inglese ha realizzato il suo nuovo lavoro, dal titolo IDOLO, nell’alveo del fiume Sangone, nei pressi della passerella ciclo-pedonale. In occasione dell’inaugurazione il 16 ottobre, è previsto un programma di eventi, in quartiere e in centro città, che coinvolgerà tutta la cittadinanza fino al 18 ottobre.

Cos’è il progetto Mirafiori dopo il Mito | Arte

La Fondazione della Comunità di Mirafiori è un ente filantropico impegnato dal 2008 nello sviluppo del quartiere di Mirafiori sud che ha dato i natali alla Fiat. È in questo quartiere di Torino sud, infatti, che si trova dal 1939 il principale stabilimento di quella che oggi si chiama FCA. Nel 2019 nasce Mirafiori dopo il Mito | Arte, prima esposizione temporanea al Polo del ‘900, e poi un programma più strutturato, fatto di tavole rotonde e proposte concrete. Incentrato sull’arte e sul paesaggio, connesso alla memoria degli abitanti del quartiere e al loro modo di viverlo, diventa il trampolino di lancio di nuovi modi di vedere e interpretare il territorio. Il tutto grazie alle collaborazioni con la comunità, gli enti istituzionali, come Città di Torino, e culturali, come quelli rappresentati nel Tavolo delle Idee

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IDOLO, Mike Nelson ©Mauro Vallinotto

Il Tavolo delle Idee

La co-progettazione 2023/26 di Fondazione Mirafiori ha coinvolto in un Tavolo delle Idee 5 esperte del mondo dell’arte contemporanea e della rigenerazione urbana: Francesca Comisso, co-fondatrice a.titolo; Marianna Vecellio, curatrice Castello di Rivoli, Museo d’Arte Contemporanea; Rita Cararo, urban planner, presidente Kallipolis; Orietta Brombin, curatrice PAV – Parco Arte Vivente; Chiara Lucchini, architetto, membro di Urban Lab Torino. “Abbiamo lavorato per individuare un artista di fama internazionale che creasse un’opera accessibile, inclusiva e in grado di relazionarsi al territorio, un segno permanente nel tempo, site specific, che dialogasse con l’eredità del quartiere e il suo presente”. Queste le linee guida del Tavolo delle Idee. “Dopo un’attenta selezione, la scelta è ricaduta sull’artista britannico Mike Nelson noto per le sue installazioni spaziali che esplorano temi socio-politici, attraverso l’uso di materiali industriali recuperati”.

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IDOLO, Mike Nelson ©Mauro Vallinotto

L’opera “Idolo” di Mike Nelson

L’artista inglese ha visitato i luoghi emblematici del quartiere, rimanendo affascinato dalla natura selvaggia del torrente Sangone, set negli anni ’50 di film ispirati ai romanzi avventurosi di Salgari ambientati in India. Da qui l’idea di avventura e di tesoro, di qualcosa da scoprire nel fiume, in dialogo con l’industria pesante del luogo. L’Opera Idolo, motore FIAT 650 N con componenti dorate, è collocata nelle acque basse del torrente, talvolta coperta e talvolta esposta, a seconda del livello dell’acqua che varia stagionalmente. In questo paesaggio IDOLO acquista il senso di tesoro perduto, personificato nel detrito contemporaneo. Mike Nelson – rappresentato dalla Galleria Franco Noero, dove nel 2017 era stato protagonista con un’opera realizzata e poi prelevata da un’ex sede bancaria di Monaco – crea essenzialmente opere scultoree. Ma dove gli oggetti su cui agisce, semplicemente, a un certo punto, tornano alla loro materia prima: “una fragilità, un’ambiguità in cui risiede la migliore arte”, conclude l’artista.

Claudia Giraud

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Claudia Giraud

Claudia Giraud

Nata a Torino, è laureata in storia dell’arte contemporanea presso il Dams di Torino, con una tesi sulla contaminazione culturale nella produzione pittorica degli anni '50 di Piero Ruggeri. Giornalista pubblicista, iscritta all’Albo dal 2006, svolge attività giornalistica per testate…

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