A Rovigo due giovani storiche dell’arte trasformano un’ex edicola in un hub culturale

Nasce a settembre 2025 “Edicò”, il nuovo volto dell'ex edicola in Piazza Matteotti che si pone come nuovo punto di riferimento culturale. Un progetto che porta la firma di Elisa Giuliani e Ilaria Parini

Nei primi Anni Duemila le edicole che punteggiavano le piazze e le vie delle città di tutta Italia erano circa 40mila. Luoghi di incontro dove acquistare riviste, giornali o album di figurine diventavano degli escamotage per dibattere e scambiare opinioni su quanto stava accadendo in città e non solo. Col passare del tempo, e con l’arrivo della tecnologia, questi luoghi sono stati sempre meno frequentati, tanto che nel 2024 sopravvivono meno di 12mila edicole con tante nuove chiusure ogni giorno. Sagome vuote di color verde scuro che si stagliano in piazze e vie, come l’ex edicola in Piazza Matteotti a Rovigo che, grazie all’idea delle storiche dell’arte Elisa Giuliani e Ilaria Parini, si è trasformata in Edicò, un nuovo polo culturale della città.

Da edicola a spazio culturale. Il progetto “Edicò” a Rovigo 

L’edicola riapre con una nuova veste”, scrivono Elisa Giuliani e Ilaria Parini. “Non ha perso la sua natura comunicativa: l’ha trasformata. Oggi ci parla attraverso opere d’arte, illustrazioni, laboratori, incontri ed eventi, prende spunto dalle storie delle persone e le restituisce sotto nuove forme”. Inaugurata a settembre 2025, Edicò si pone come nuovo punto di riferimento culturale ospitando mostre di artisti e illustratori emergenti, come quella che vedrà protagonista il fotografo rodigino Mattia Zoppellaro il prossimo 20 ottobre. Non solo, lo spazio intende valorizzare il territorio e coinvolgere la comunità attraverso workshop, incontri con artisti, contest, performance e laboratori. 

Le edicole come “terzi luoghi”. Il caso “Edicò” a Rovigo

Le edicole, spesso trascurate nel dibattito sulla rigenerazione urbana, stanno riscoprendo oggi una nuova funzione: quella di piccoli presìdi cittadini, autentici terzi luoghi di prossimità”, spiegano le fondatrici di Edicò sulla rivista 10mq. “Oltre alla vendita di giornali e riviste, molte edicole si stanno trasformando in riferimenti di quartiere: punti di informazione, cultura e servizi per la cittadinanza. La trasformazione delle edicole è senza dubbio conseguenza del declino del mercato editoriale tradizionale, ma anche della domanda di spazi ridotti e versatili e integrati nella vita quotidiana della città e del quartiere. Alcune edicole ospitano piccole librerie, sportelli informativi, book-crossing, eventi culturali, presentazioni di libri e incontri con autori, svolgendo la funzione di veri e propri terzi luoghi. Altre diventano spazi ibridi che offrono anche caffè, prodotti locali, o si trasformano in fiorerie”.

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Edicò, Rovigo

Edicò a Rovigo: un progetto declinabile

“Il progetto Edicò nasce da un brainstorming, e grazie a un fondo privato che ha dato modo di realizzarlo assieme a un crowfunding per sostenere i costi”, spiegano ad Artribune le fondatrici Elisa Giuliani e Ilaria Parini. “L’idea era quella di dare risalto a tutti quei luoghi che stavano chiudendo nella città di Rovigo, soprattutto le edicole. Un tema che ha radici profonde nella comunità, la stessa che abbiamo accompagnato a scoprire questo nuovo progetto, invitandola a partecipare”. Come? “L’apertura ufficiale di Edicò è stata lo scorso 19 settembre, ma ce n’è una ufficiosa il 6 settembre, quando (ancora chiusa) avevamo installato un’opera esterna con tutti i luoghi chiusi di Rovigo, chiedendo ai visitatori di intervenire con un pensiero sul futuro di questi spazi. Un’iniziativa che ha riscosso molto successo”. Successivamente, alcuni illustratori locali hanno reinterpretato l’edicola storica di Rovigo, in linea con la linea curatoriale dedicata alla valorizzazione dei “terzi luoghi” delle storiche dell’arte. “Fino a dicembre Edicò sarà abitato dagli artisti Luca di Battista e Laura Bortoloni. All’inizio abbiamo deciso di dare spazio anche ai creativi locali perché esporre in città risulta difficile, per poi espanderci con l’invito di artisti provenienti da tutta Italia”. 

Elisa Giuliani e Ilaria Parini e l’indagine dei terzi luoghi in Italia 

“A noi piacerebbe continuare a fare progetti insieme” concludono le storiche dell’arte. “Siamo nate come duo e ci piace portarlo avanti, partecipando a bandi (uscendo anche fuori dai confini della città). L’obiettivo è quello di sviluppare la tematica dei terzi luoghi, perché pensiamo che sia molto attuale”.

Valentina Muzi 

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Valentina Muzi

Valentina Muzi

Valentina Muzi (Roma, 1991) è diplomata in lingue presso il liceo G.V. Catullo, matura esperienze all’estero e si specializza in lingua francese e spagnola con corsi di approfondimento DELF e DELE. La passione per l’arte l’ha portata a iscriversi alla…

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