La leggendaria rivista New Yorker compie 100 anni e mette in copertina la grande artista Cindy Sherman
La celebre rivista americana decide di rompere la tradizione delle copertine disegnate e illustrate e per il suo primo centenario invita la famosa fotografa americana a reinterpretare Eustace Tillery di Rea Irvin

Si contraddistingue per il suo stile narrativo ironico ed elegante la rivista New Yorker, fondata nel 1925 da Harold Ross e sua moglie Jane Grant (con l’aiuto dell’imprenditore Raoul Fleischman).
Simbolo del celebre settimanale americano è Eustace Tilley, il dandy che porta la firma di Rea Irvin. Un personaggio che, nel corso degli anni, è stato reintepretato da diversi artisti creando copertine d’autore che portano la firma di Art Spiegelman, Charles Addams, David Hockney e, più recentemente, Amy Sherald (per citarne solo alcuni). Nel 2025 la rivista compie i suoi primi cento anni e, per l’occasione, la copertina vede protagonista Cindy Sherman (New Jersey, 1964) che veste i panni dell’iconico dandy.
Cindy Sherman per la copertina del centenario del New Yorker
La fotografa trasformista, contraddistinta da un’attenzione particolare agli stereotipi, reinterpreta il dandy di Rea Irvin in maniera elegante e ironica. La fotografa indossa un cappello piumato con un naso finto molto accentuato dalla posa di profilo, vestendo una giacca a righe variopinta e una camicia bianca abbottonata. A differenza delle altre reinterpretazioni, Cindy Sherman non guarda da un monocolo ma in uno specchietto e al dito porta un anello a forma di farfalla.

Eustace Tilley del New Yorker secondo Cindy Sherman
“È stata una bella sfida. Ci sono state così tante varianti su Eustace, pensavo che l’avrebbe reso più facile, ma in realtà ha reso più difficile trovare il mio“, dichiara Cindy Sherman su The New Yorker. “Speravo che l’idea sarebbe venuta mentre ci stavo lavorando. Ho provato molte cose: ho trovato il cappello, ma poi le giacche non si accordavano, fino a quando non ho provato questo“, indicando una giacca che ha ricevuto dall’Esercito della Salvezza nei primi duemila. Sebbene in un primo momento la sua idea fosse quella di fare un naso ad hoc, successivamente ha preferito ripiegare su uno dei nasi finti che aveva in collezione.
William Wegman è stato il primo fotografo a firmare la copertina del New Yorker
In realtà esiste un precedente per quel che riguarda il coinvolgimento di un fotografo. Era il 2020 quando, per il 75esimo anniversario del settimanale, la rivista americana scelse uno scatto di William Wegman con un cane a mò di testa di Eustace Tilley.
Valentina Muzi
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