A Londra a ottobre 2025 apre un nuovo spazio dedicato all’arte e alla cultura contemporanea

Si chiamerà Ibraaz – che in arabo significa 'mettere in luce' – e prenderà forma in uno stabile a Mortimer Street, nel cuore della capitale. Uno spazio che intende porre l'attenzione sulla crescente limitazione della libertà di espressione, tanto nell'arte che nel settore culturale

Nata nel 2011 grazie a Kamel Lazaar Foundation come piattaforma online dedicata alle arti visive e alla cultura del Medio Oriente e del Nord Africa, Ibraaz (che in arabo vuol dire “mettere in luce”) prende forma in uno spazio d’arte a Londra, e più precisamente al numero 93 di Mortimer Street, nel cuore della capitale.
L’edificio porta con sé una lunga storia, passando dall’essere una sinagoga a residenza politica, a circolo culturale, e oggi a cambiarne il volto è l’architetta Sumayya Vally, fondatrice dello studio Counterspace a Johannesburg e a Londra, rendendolo un luogo di incontro e di scambio tra di diverse culture. Il nuovo polo aprirà le sue porte al pubblico il prossimo 3 ottobre con Parliament of Ghosts, la mostra dell’artista Ibrahim Mahama (Ghana, 1987), e visibile sino al 15 febbraio 2026.

Nasce lo spazio Ibraaz a Londra

Dapprima sinagoga e poi residenza di Sir Robert Bateson (baronetto irlandese del primo Ottocento), lo stabile al 93 di Mortimer Street divenne nel Novecento la prima sede del circolo culturale German Athenaeum che riuniva artisti, musicisti e imprenditori di origine tedesca. Dopo il trasferimento dell’Athenaeum, l’edificio fu trasfromato in un centro artistico dove venivano ospitati spettacoli teatrali, concerti e conferenze.
Grazie all’architetta Sumayya Vally e alla sua visione, gli ambienti saranno capaci di plasmarsi a seconda dei progetti ospitati. Oltre alle aree dedicate alle espositivi e alle sperimentazioni musicali, l’edificio ospiterà anche OULA, il café gestito da Boutheina Ben Salem che porterà la tradizione culinaria tunisina a Londra, creando rituali condivisi con il pubblico. A questo si aggiungerà anche il Bookshop in Residence, curato dal Palestine Festival of Literature e gestita da Burkey Fisher Books, offrendo una linea editoriale che spazierà dalla teoria critica alla letteratura, all’arte.

La mostra inaugurale di Ibraaz a Londra

Ibraaz aprirà le sue porte al pubblico ospitando la mostra Parliament of Ghosts dell’artista ghanese Ibrahim Mahama. Il progetto intende porre l’attenzione sulla memoria e sulla sua restituzione attraverso l’utilizzo di materiali di recupero (come mobili e sacchi di juta dell’epoca coloniale), raccontando il percorso del Ghana dopo l’indipendenza.
Iniziato nel 2016, il progetto è stato presentato al Whitworth in occasione del Manchester International Festival del 2019 e successivamente alla Biennale di Architettura di Venezia del 2023.

Lina Lazaar, Founder of Ibraaz. Courtesy of Ibraaz; photo Talie Eigeland
Lina Lazaar, Founder of Ibraaz. Courtesy of Ibraaz; photo Talie Eigeland

Kamel Lazaar Foundation: la storia

Nata nel 2005, la Kamel Lazaar Foundation è un’organizzazione no – profit con sede a Ginevra, oltre a vantare uffici in Tunisia, Parigi e Londra. L’obiettivo è quello di sostenere la libertà di espressione tanto nelle arti visive che nella cultura contemporanea, dando forma a eventi, mostre, partnership e iniziative. Oltre a questo, tra le priorità della Fondazione c’è quello di promuovere un dialogo tra diverse istituzioni, andando oltre i confini nazionali.

Ibraaz a Londra: costruire uno spazio coraggioso che offra esperienze culturali

“La nostra ambizione è sempre stata quella di espanderci oltre i confini regionali e costruire una piattaforma veramente globale”, sottolinea Lina Lazaar, fondatrice di Ibraaz e vicepresidente della Fondazione Kamel Lazaar. “In un momento in cui così tante persone cercano spazi sicuri, il nostro obiettivo è fare un passo avanti: costruire uno spazio coraggioso che offra esperienze culturali che non solo affrontino i problemi del nostro tempo, ma che prevedano anche il futuro che possiamo creare insieme”.

Valentina Muzi

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Valentina Muzi

Valentina Muzi

Valentina Muzi (Roma, 1991) è diplomata in lingue presso il liceo G.V. Catullo, matura esperienze all’estero e si specializza in lingua francese e spagnola con corsi di approfondimento DELF e DELE. La passione per l’arte l’ha portata a iscriversi alla…

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