Il museo MASI di Lugano ha una nuova direttrice ed è italiana: ecco chi è Letizia Ragaglia

È una figura di spicco del panorama museale internazionale la storica dell’arte e curatrice che succede all’uscente Tobia Bezzola dopo nove anni di direzione del Museo d’arte della Svizzera Italiana

Sono stati il Museion di Bolzano (dal 2009 al 2020) e il Kunstmuseum Liechtenstein di Vaduz (dal 2021 a oggi) gli ultimi due musei diretti dalla storica dell’arte e curatrice Letizia Ragaglia (Montebelluna, 1969) che, dalla primavera del 2026 passerà al MASI di Lugano. L’inizio coincide con l’età pensionabile di Tobia Bezzola (Berna, 1961), uscente dopo nove anni di direzione del Museo d’arte della Svizzera Italiana.

Letizia Ragaglia è la nuova direttrice del MASI di Lugano

Siamo estremamente soddisfatti dell’esito della selezione e orgogliosi di poter accogliere Letizia Ragaglia alla guida del MASI. Il suo profilo internazionale solidamente radicato nella direzione museale, la sua lunga esperienza curatoriale e la conoscenza attiva del nostro contesto culturale nazionale rappresentano un valore fondamentale per il futuro del nostro museo”, ha dichiarato Henry Peter, Presidente del MASI, a cui risponde Ragaglia: “Sono felice e onorata di intraprendere questa nuova avventura a Lugano. Il MASI è una realtà dinamica e stimolante e sono impaziente di iniziare la collaborazione con il team e con le istituzioni culturali del territorio”.

Letizia Ragaglia e la direzione del Kunstmuseum Liechtenstein

Si è laureata in ermeneutica filosofica Letizia Ragaglia, per poi specializzarsi in museologia e arte contemporanea tra l’Italia e la Francia, frequentando le Università di Bologna e Firenze, l’École du Louvre e la Sorbona di Parigi. Dal luglio 2021 è direttrice del Kunstmuseum Liechtenstein, dove ha presentato mostre personali di artisti come Diamond Stingily, Mercedes Azpilicueta, Invernomuto, Nazgol Ansarinia, Liliana Moro, Bethan Huws e Georgia Sagri. Uno, tra i tanti meriti, è quello di aver introdotto un focus specifico sulla performance, ampliando così i linguaggi e le pratiche rappresentate dal museo. Ha inoltre co-curato una mostra di Candida Höfer, costruita in dialogo con le collezioni permanenti del Kunstmuseum e della Hilti Art Foundation. La sua ultima mostra è stata, invece, la prima retrospettiva dedicata all’artista rumena Ana Lupas, realizzata in collaborazione con lo Stedelijk Museum di Amsterdam.

Letizia Ragaglia e la direzione del Museion di Bolzano

Ma il suo nome, come anticipato in apertura, è legato anche a un importante capitolo della storia del Museion di Bolzano, che ha diretto dal 2009 fino al maggio del 2020. Qui, in poco più di un decennio, ha curato oltre trenta mostre personali, invitando artisti di rilievo internazionale come Monica Bonvicini, Isa Genzken, VALIE EXPORT, Carl Andre, Rosemarie Trockel, Tatiana Trouvé, Rossella Biscotti, Francesco Vezzoli, John Armleder e Karin Sander. Ma ha saputo valorizzare anche le collezioni del museo attraverso mostre tematiche e dialoghi inediti, consolidando la posizione di Museion nel panorama europeo. Sotto la sua direzione, infatti, l’istituzione ha stretto importanti collaborazioni con Lenbachhaus e la collezione Goetz di Monaco, il Mumok, la Sezession, il Belvedere e la Sammlung Verbund di Vienna, il Kunstmuseum Bonn, il New Museum di New York, la Serpentine Gallery di Londra, il Henry Moore Institute di Leeds, il Fridericianum di Kassel, il WIELS di Bruxelles, il Migros Museum di Zurigo, la Pinacoteca Agnelli di Torino, il Mart e la Galleria Civica di Trento e Rovereto e il Madre di Napoli. Inoltre, Ragaglia è stata anche parte della giuria KÖR per l’arte nello spazio pubblico della città di Vienna dal 2010 al 2013 e, sempre nel 2013, della giuria internazionale della Biennale di Venezia.

Letizia Ragaglia e le nuove prospettive del MASI di Lugano

La posizione del MASI tra mondi culturali diversi, così come la sua singolare collezione, che permette di spaziare tra le epoche, offrono a mio avviso la possibilità di intrecciare una molteplicità di dialoghi e vedo nella vicinanza del LAC un’opportunità per lavorare anche in maniera interdisciplinare”, ha dichiarato Ragaglia ad Artribune.

Caterina Angelucci

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Caterina Angelucci

Caterina Angelucci

Caterina Angelucci (Urbino, 1995). Laureata in Lettere Moderne con specializzazione magistrale in Archeologia e Storia dell’arte presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Dal 2018 al 2023 si è occupata per ArtsLife di contenuti e approfondimenti per la sezione…

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