A Basilea arriva l’Eurovision Song Contest. E la Fondation Beyeler gli dedica una mostra
Il tema è quello dell’arcobaleno, che celebra la diversità e il dialogo. Le opere esposte, dalla collezione permanente del più visitato museo svizzero, sono celebri lavori di grandi artisti, da Monet a Picasso, Rothko e Basquiat. Dal 9 al 18 maggio, nella settimana del colorato festival musicale

Sarà la St. Jakobshalle di Basilea a ospitare l’Eurovision Song Contestnel 2025. Dal 13 al 17 maggio, quindi, la città svizzera – che tra un mese accoglierà la super fiera Art Basel – sarà travolta dall’energia del più importante evento musicale d’Europa (e più seguito spettacolo televisivo non sportivo al mondo).
L’Eurovision Song Contest arriva a Basilea
Il festival canoro internazionale che annualmente, da quasi settant’anni, mette in competizione i Paesi membri di una vasta rete di emittenti nazionali, nasceva in realtà, nel secondo Dopoguerra, con l’obiettivo di promuovere la cooperazione attraverso la musica. E proprio la Svizzera (Lugano) ne battezzò l’esordio nel 1956.
Lo spirito della manifestazione, che si appresta a celebrare la sua 69esima edizione, è perciò quello di una festa allegra e colorata, che sul palco non ha paura del kitsch, come dimostrano allestimenti a coreografie di molte esibizioni. I 38 Paesi partecipanti conosceranno il verdetto nella serata di sabato 17 maggio, quando in diretta televisiva globale sarà eletto l’artista vincitore del festival.
Tutta la città, però, avrà modo di respirare l’atmosfera gioiosa della rassegna per l’intera settimana di prove e confronti musicali.
La mostra della Fondation Beyeler per l’Eurovision Song Contest
E allora non stupisce che la Fondation Beyeler – museo d’arte più visitato della Svizzera, in attività dal 1997, ospitato nell’edificio progettato da Renzo Piano circondato dal verde, alle porte di Basilea – abbia deciso di rendere omaggio all’arrivo dell’evento in città. Nel segno delle relazioni tra arte e musica, e con l’intenzione di celebrare la diversità e il valore degli scambi culturali.
Dal 9 al 18 maggio, quindi, il centro per l’arte contemporanea ospiterà una mostra speciale in aggiunta alla programmazione ordinaria (è in corso, fino al 25 maggio, la mostra Northern Lights). Over the Rainbow è una collettiva che celebra il potere della musica e la magia dell’arcobaleno, ispirata dall’omonimo tema musicale del film Il Mago di Oz (1939).
“Over the Rainbow” alla Fondation Beyeler
Per rappresentare il tema, la Fondazione ha riunito opere già in collezione permanente di Monet, Van Gogh, Cezanne, Picasso, Warhol, Rothko, Tillmans, Dumas, Bacon, Basquiat, per citare gli artisti più famosi del lotto, selezionando opere che giocano con la luce, l’acqua, i colori. Come l’arcobaleno luminoso di Ugo Rondinone, we are poems (2011), scelto come installazione manifesto del progetto, allestita sul tetto del museo.
L’operazione prevede un biglietto d’ingresso ridotto per tutti, e l’ammissione gratuita per i visitatori under 25. Ma anche visite guidate gratuite in lingua inglese alla Fondazione e alla mostra.
E durante il festival, il negozio della Fondazione proporrà una tiratura limitata di 75 copie di Poem Prints (2017) di John Giorno.
Non certo una connessione inedita, quella tra arte e musica, per la Fondation Beyeler, che a partire dal prossimo 25 giugno ospiterà una nuova edizione della rassegna Sound Garden, trasformando il parco del museo in palcoscenico per artisti locali e internazionali per tutta l’estate. Ogni mercoledì sera, con ingresso gratuito.
Livia Montagnoli
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