L’Art Week di New York 2025. La guida a Frieze e a tutte le altre fiere di primavera
Il mese di maggio, a New York, segna l’apertura di Frieze e di molte altre fiere, da Tefaf a Nada. Una ricognizione per orientarsi nella settimana dell’arte in città

Dal 2022, il calendario delle fiere d’arte newyorkesi si concentra nella stessa settimana dell’anno, dando vita a un’Art Week di primavera che coinvolge anche musei, istituzioni culturali e gallerie della città. Come nel 2024, anche quest’anno l’appuntamento cade nei primi giorni di maggio, con Frieze – edizione newyorkese della storica fiera inglese – a catalizzare la presenza di addetti ai lavori e collezionisti in città dal 7 all’11 maggio e TEFAF – rassegna sorella della fiera di Maastricht – in scena al Park Avenue Armory più o meno in contemporanea, dal 9 al 13 del mese. Intorno, sono diverse le alternative alle fiere tradizionali e più rodate, con proposte indipendenti che continuano a riconfermarsi e consolidarsi. Vediamole insieme.
Frieze New York

L’avamposto newyorkese della storica fiera inglese si propone quest’anno di mettere in luce i temi di maggior interesse per l’arte contemporanea sotto il profilo commerciale e concettuale. Dal 7 all’11 maggio, nello Shed saranno riunite più di 65 gallerie in rappresentanza di oltre 25 Paesi (per l’Italia la sola Apalazzogallery), per continuare a proporsi come modello di riferimento nell’ambito delle “boutique fair”. Per il secondo anno, la sezione Focus, dedicata alle gallerie emergenti e alla promozione dei giovani artisti, sarà curata da Lumi Tan e presenterà 12 realtà chiamate a proporre progetti incentrati su mostre personali. Di queste realtà, oltre la metà (Champ Lacombe, G Gallery, King’s Leap, Management, Public, Voloshyn Gallery, Yeo Workshop) sono alla prima partecipazione in fiera e garantiranno una composizione variegata della sezione, che Tan ha scelto di indirizzare verso una spiccata apertura internazionale, coinvolgendo gallerie da Singapore, Biarritz, Kiev, Seoul.
TEFAF New York

Con 91 gallerie da tutto il mondo (78 di ritorno e 13 debuttanti), l’edizione newyorkese della fiera nata in Olanda nel 2016 continua a concentrarsi principalmente sulle ricerche artistiche e di design moderne e contemporanee, pur esponendo anche gioielli e antichità. In scena al Park Avenue Armory, allestito per l’occasione dallo studio Tom Postma Design, TEFAF New York si terrà dal 9 al 13 maggio, ampliandosi oltre la Wade Thompson Drill Hall, a occupare anche le sale d’epoca dell’edificio. Per l’Italia sono presenti Cardi e Massimodecarlo da Milano, e poi Galleria Continua, Galleria d’Arte Maggiore g.a.m., Robilant+Voena, Tornabuoni Arte.
Independent Art Fair

L’edizione di primavera di Independent, come sempre agli Spring Studios di Tribeca, per celebrare il suo sedicesimo anno di attività, si terrà dall’8 all’11 maggio (l’8 solo su invito). Sono 85 le gallerie confermate (per l’Italia ci sono P420 e Vistamare) sotto la curatela di Elizabeth Dee e Matthew Higgs, con la collaborazione di Alexandra Alexopoulou e David Ulrichs. In questo contesto, il 2025 segna l’esordio dell’iniziativa Independent Debuts, che presenterà 20 artisti mai rappresentati in una fiera, e con al massimo una mostra personale all’attivo a New York, nell’ottica di promuovere l’arte emergente e fuori dai circuiti. Tra i temi più sviluppati dalla gallerie invitate, la crisi climatica, l’identità culturale, le urgenze socio-politiche del mondo contemporaneo. Tra le personali più attese, quelle di Pope.L, Rosa Barba (presentata da Vistamare), Douglas Copland. Il consueto programma di Talk coinvolgerà galleristi, artisti ed esperti d’arte: l’11 maggio è in calendario l’incontro con lo storico dell’arte David Joselit e l’artista Rosa Barba (in mostra al MoMa con The Ocean of One’s Pause), per approfondire la sua pratica artistica.
Nada New York

NADA è la fiera promossa dalla New Art Dealers Alliance, collettivo no-profit fondato nel 2002 per riunire professionisti che operano con l’arte contemporanea, con l’obiettivo di facilitare relazioni nell’ambito della scena emergente. Nel 2024, il decimo anniversario è stato festeggiato con il debutto parigino di un’edizione satellite. L’undicesima edizione newyorkese si tiene come di consueto nel distretto dell’arte di West Chelsea, ma in uno spazio inedito (lo Starrett-Lehigh Building, più vicino alla sede di Frieze), dal 7 all’11 maggio, con una selezione di oltre 120 gallerie, spazi d’arte e organizzazioni no-profit provenienti da 15 Paesi e 50 città del mondo: una crescita significativa rispetto al passato, con 54 espositori all’esordio. Per l’Italia c’è solo Ribot. Nei giorni di fiera, la programmazione di NADA Presents offrirà dibattiti sullo stato dell’arte, riunendo esperti e personalità del settore.
The Future Fair

Il quinto anniversario della fiera nata come “capsule size” per concentrarsi sulle giovani gallerie e sulle realtà emergenti, con l’obiettivo di supportare l’ingresso di nuovi volti (e idee) nel mercato dell’arte, si celebrerà dal 7 al 10 maggio (il 7 riservato alla Vip Preview). Sebbene il numero degli espositori riuniti negli spazi del Chelsea Industrial sia cresciuto col tempo, la missione di Future Fair non è cambiata: i soci fondatori hanno sdoganato, in questi anni, il sistema del Pay it Forward, un fondo di mutuo soccorso per la sovvenzione delle realtà emergenti che si ricostituisce a ogni edizione grazie alla redistribuzione equa del 35% dei profitti. Ogni galleria fondatrice (vincolata per 5 anni) è infatti libera di prendere subito la sua somma in contanti, ma anche di ottenere un credito per lo stand dell’anno successivo o di contribuire al fondo Pay it Forward. Nel 2025 sono 69 gli espositori presenti, in gran parte statunitensi, con una nutrita presenza dalla Germania e da Londra. Per l’Italia ci sono MAG Magazzeno Art Gaze da Bologna e Shazar Gallery da Napoli.
Clio Art Fair

L’anti-fiera per artisti indipendenti torna con due edizioni consecutive, dall’1 al 4 e dall’8 all’11 maggio a West Chelsea per dare spazio ad artisti locali non rappresentati da gallerie in città, chiamati a presentare liberamente i propri lavori nella vetrina proposta loro al 550 West della 29th Street. La doppia edizione permetterà di presentare un numero maggiore di artisti (35+35; tra loro l’italiano Andrea Borga), allestendo due set totalmente diversi l’uno dall’altro, a distanza di pochi giorni. Il 2025 segna inoltre l’esordio del progetto Behave As If God Exists, con performance di artisti mid-career ed emergenti sui temi della spiritualità e del rapporto tra uomo e intelligenza artificiale.
Esther II

Dopo l’esordio del 2024, Esther presenta la sua seconda edizione dal 6 al 10 maggio. Nata come fiera boutique, da un’idea della gallerista newyorkese Margot Samel e della sua collega Olga Temnikova, da Tallinn (dove dirige la galleria Temnikova e Kasela), Esther sarà riproposta anche quest’anno negli spazi storici dell’Estonian House sulla 34th Street di Midtown Manhattan, nell’area di Murray Hill; e nuovamente è stato chiesto alle gallerie partecipanti – 25 da 18 città del mondo – di relazionarsi con gli ambienti neoclassici della dimora, proponendo allestimenti originali. C’è anche una rappresentanza italiana, con la galleria Triangolo da Cremona, che presenterà lavori di Francesco De Bernardi.
1-54 Contemporary African Art Fair

Principale piattaforma mondiale per l’arte contemporanea africana e della diaspora africana, la manifestazione che prende il nome dalle 54 nazioni africane a nata a Londra nel 2013, e dal 2015 rinnova la sua edizione newyorkese (ma è presente anche a Marrakech e Parigi). In un nuovo spazio al Financial District – Halo, al 28 di Liberty Street – la fiera è in programma dall’8 all’11 maggio, e presenterà oltre 70 artisti africani, rappresentati da 30 gallerie (18 al debutto).
The Other Art Fair

Va in scena allo ZeroSpace di Brooklyn (Boerum Hill), dall’8 all’11 maggio, la fiera che celebra l’inaspettato e il bizzarro, promossa da Saatchi Art. La quindicesima edizione si preannuncia ricca, con oltre 120 espositori indipendenti e un programma di eventi collaterali che prevedono workshop, dy set, incontri con gli artisti.
Livia Montagnoli
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