A Murano torna la mostra Glasstress: artisti contemporanei che si confrontano con il vetro

L’ottava edizione della mostra promossa da Adriano Berengo vede artisti del panorama contemporaneo misurarsi col medium del vetro, realizzando opere in collaborazione con i maestri vetrai di Murano

Durante i giorni di inaugurazione della 60. Biennale Arte di Venezia, Fondazione Berengo e Berengo Studio presentano Glasstress 8½, mostra a cura di Umberto Croppi che amplia il lavoro visionario e coraggioso di una struttura multipla, fatta di luoghi che accolgono la ricerca, la produzione e l’esposizione, satelliti che gravitano intorno a una figura con una energia capace di illuminare ogni passaggio. Questa figura è Adriano Berengo, esploratore e ambasciatore del Made in Italy (prima che imprenditore) la cui storia ricorda quella di Salvatore Ferragamo, di chi ha avuto il coraggio di partire, di spostarsi e di esercitare quella necessità di agire che spesso manca nel nostro Paese: va in America e poi ritrova l’Italia con la sicurezza acquisita oltreoceano e la padronanza di una lingua che gli ha aperto porte difficili per altri in quegli anni. Così un giorno, rientrato nella sua Venezia, si trova ad accompagnare in una vetreria una coppia di turisti americani che spese, per comprare alcuni bicchieri, quello che lui guadagnava in un anno. Capì che quello era un lavoro giusto per lui: la mediazione, la capacità di mettere in contatto artigiani, artisti, designer e architetti di fama internazionale. Su queste capacità crea un organismo a Murano, dove la Fornace e lo spazio espositivo sono tappe di un percorso in cui la dimensione arcaica e contemporanea convivono armoniosamente. Nel 2014 dà vita alla Fondazione Berengo, istituzione culturale che porta il suo nome, con la missione di coniugare la tradizione dell’arte vetraria muranese con l’arte contemporanea.

La Fondazione Berengo e il progetto “Glasstress”

La Fondazione ha sede nel cuore di Venezia, a Palazzo Franchetti, dove per la prima volta nel 2009 viene presentata Glasstress, come Evento Collaterale ufficiale della Biennale Arte: una mostra che oggi rappresenta la vetrina più importante al mondo di collaborazioni fra artisti e maestri vetrai. L’ottava edizione della rassegna ha un titolo che trae ispirazione dal mondo del cinema, Glasstress 8½, per la quale “si è deciso di proporre un parterre eccezionale di artisti e la possibilità per i visitatori di vedere dove tutto ha avuto inizio, la vecchia officina del vetro, per sottolineare lo stretto legame tra un’antica tradizione artigiana e un’assoluta contemporaneità del suo utilizzo”, spiega Croppi. La mostra fa quindi ritorno nella sua sede originale, la vecchia fornace sull’isola di Murano (dal 20 aprile 2024), e alla Tesa 99 dell’Arsenale Nord (dal 18 aprile). A Murano saranno presentate 30 opere di artisti che hanno collaborato con Berengo, tra cui Monica Bonvicini, Tony Cragg, Nathalie Djurberg & Hans Berg, Fariba Ferdosi, Ryan Gander, Marya Kazoun, Majida Khattari, Chila Kumari Burman, Alfredo Pirri, Ayako Rokkaku, Thomas Schutte. Alla Tesa 99 dell’Arsenale Nord invece saranno in mostra un’opera monumentale di Koen Vanmechelen e un’installazione di Sabine Wiedenhofer.

Clara Tosi Pamphili

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Clara Tosi Pamphili

Clara Tosi Pamphili

Clara Tosi Pamphili si laurea in Architettura a Roma nel 1987 con Giorgio Muratore con una tesi in Storia delle Arti Industriali. Storica della moda e del costume, ha curato mostre italiane e internazionali, cataloghi e pubblicazioni. Ideatrice e curatrice…

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