I capolavori della collezione del Museo Berggruen di Berlino saranno in mostra a Venezia

Oltre 40 opere in arrivo dal museo tedesco, da Picasso a Cezanne, dialogheranno con quelle delle Gallerie dell’Accademia di Venezia, coinvolgendo anche gli spazi della Casa dei Tre Oci alla Giudecca

Una selezione di oltre 40 opere da Picasso a Matisse, Klee, Giacometti e Cézanne sarà presentata per la prima volta in Italia – dal 24 marzo al 23 giugno 2024 – grazie alla collaborazione tra il Museo Berggruen di Berlino e le Gallerie dell’Accademia di Venezia, in un percorso espositivo che si svilupperà fino alla Casa dei Tre Oci (acquistata nel 2021 per essere la nuova sede del Berggruen Institute Europe). Affinità Elettive riprende il titolo del celebre romanzo di Johann Wolfgang Goethe pubblicato per la prima volta nel 1809 e mette in dialogo (inedito) due collezioni molto diverse tra loro, quali la più ampia di pittura veneta delle Gallerie e quella modernista raccolta dal tedesco Heinz Berggruen (1914-2017): in mostra, per esempio, il ritratto di Dora Maar di Picasso accostato a La Vecchia di Giorgione, due studi sempre del maestro spagnolo per le Les Demoiselles d’Avignon presentati accanto a una serie di bozzetti di Tiepolo, ma anche Giacometti insieme a Canova.

La Casa dei Tre Oci e la nuova sede del Berggruen Institute Europe

Il percorso espositivo si svilupperà fino alla Casa dei Tre Oci, sull’isola della Giudecca, nuova sede del Berggruen Institute Europe che per l’occasione riaprirà ufficialmente dopo mesi di restauro. Pensato come luogo di incontro internazionale (tra mostre, workshop e simposi), il palazzo neogotico progettato come casa-sudio dell’artista Mario de Maria nel 1913 ospiterà quattro opere su carta della collezione grafica delle Gallerie dell’Accademia e ventisei provenienti dal Berggruen, con acquerelli e lavori su carta di Klee, Picasso, Cézanne e Matisse. Sempre in Giudecca, verranno organizzati, il 24 e il 25 marzo, due incontri aperti al pubblico (mediati sia in inglese sia in italiano) che approfondiranno le tematiche della mostra: il primo, Modernism in Europe and China, con il direttore del Berggruen Institute Europe Lorenzo Marsili, Annie Cohen-Solal, accademica e storica francese (in particolare, curatrice e biografa di Picasso) e Zhang Xudong, filosofo cinese, professore di Letterature comparate e di East Asian Studies alla New York University; il secondo Cosmopolitanism and Universalism, sarà in collaborazione con l’Università Ca’ Foscari di Venezia e interverranno sempre Zhang Xudong e Annie Cohen-Solal sui temi dell’universalismo e del cosmopolitismo.

La prossima apertura del Berggruen Arts & Culture a Palazzo Diedo

Di prossima apertura è anche la sede del Berggruen Arts & Culture, all’interno di Palazzo Diedo, edificio del XVIII Secolo nel sestiere di Cannaregio. Concepito come hub artistico internazionale, tra installazioni permanenti e mostre temporanee, oltre a un programma di residenze d’artista, inaugurerà il 20 aprile 2024 (in concomitanza con la 60ma Biennale d’Arte di Venezia), con 11 interventi originali site-specific di artisti di fama internazionale quali Urs Fischer, Piero Golia, Carsten Höller, Ibrahim Mahama, Mariko Mori, Sterling Ruby, Jim Shaw, Hiroshi Sugimoto, Aya Takano, Lee Ufan e Liu Wei.

Caterina Angelucci

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Caterina Angelucci

Caterina Angelucci

Caterina Angelucci (Urbino, 1995). Laureata in Lettere Moderne con specializzazione magistrale in Archeologia e Storia dell’arte presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Dal 2018 al 2023 si è occupata per ArtsLife di contenuti e approfondimenti per la sezione…

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