A Mantova un’opera d’arte costata 150mila euro usata come barbecue

L’artista Umberto Cavenago dà la colpa alla burocrazia: “i ragazzi che hanno fatto il barbecue invece hanno tutta la mia simpatia”. L'opera è collocata a Suzzara, nel golenale del Po nel mantovano

Nel Mantovano, nell’area golenale del Po denominata San Colombano, a Suzzara, si trova una grande scultura in acciaio corten che assomiglia ad un‘arca. Si tratta dell’opera dell’artista italiano Umberto Cavenago (Milano, 1959), realizzata nell’ambito del PAC – Piano per l’arte contemporanea 2021 promosso dal Ministero della Cultura, e costata oltre 150 mila euro (finanziata per tre quarti dal ministero, e il restante dal comune di Suzzara). L’installazione, suo malgrado, è stato oggetto di un bizzarro episodio ad opera di un gruppo di ragazzi che hanno usato la scultura per fare festa e grigliare della carne, per poi divulgare il tutto sui social.

Dopo la pubblicazione del video, la polizia locale si è recata sul posto, constatando che il gruppo si era già allontanato lasciando dietro di sé rifiuti e polemiche arrivate fino al consiglio comunale. Danni e incuria sono generati dalla totale assenza di progettualità e nell’assenza di lungimiranza dei politici di Suzzarra, tenuti sotto scacco da una burocrazia con una mentalità angusta e trofia”, così parla Umberto Cavenago ad Artribune. “I ragazzi del babecue hanno tutta la mia simpatia e comprensione. Mi avrebbe fatto piacere partecipare, adoro le salamelle mantovane”. 

“Sweet Home”, l’installazione di Umberto Cavenago per Suzzara

L’installazione site specific SweetHome è stata commissionata dal Museo del Premio Suzzara per l’area verde denominata San Colombano, in provincia di Mantova. L’opera trae ispirazione dalle chiatte trovate in loco, fondendo il concetto di casa e di imbarcazione in un’unica scultura a pianta squadrata, tetto a capanna e con doppia apertura. L’inclinazione è data dallo scavo inclinato su cui poggia l’intera struttura. 

Tra i punti nodali del progetto dell’artista, c’è l’ancoraggio al terreno con catene navali, che ne favorisce il movimento assecondando il flusso delle acque durante le esondazioni (anche se nel momento dell’installazione, nel luglio 2022, la portata del fiume erano ai minimi storici), cambiando continuamente angolatura e diventando parte integrante del paesaggio golenale del Po. 

Sweet Home si pone anche come spazio culturale dove le istituzioni locali e gli artisti possono entrare in relazione, tessendo una rete con la città e la sua comunità. 

Chi è l’artista Umberto Cavenago

Nato a Milano nel 1959, l’attività artistica di Umberto Cavenago inizia intorno agli anni Ottanta, con mostre a Torino e a Milano. Dal 1996 al 2013 è stato docente delle Accademie di Belle Arti di Bergamo e di Urbino, dove ha sperimentato con numerosi progetti spaziando dalla pittura all’anatomia, dalla progettazione multimediale, alla scultura. Nel 2009 si trasferisce in Svizzera dove attualmente vive e lavora, portando avanti i suoi interventi scultorei e installativi connessi allo spazio circostante. Cifra distintiva di Cavenago è la diversità dei materiali utilizzati per le sue opere, che non vengono prodotte secondo un processo creativo canonico, bensì seguendo un approccio industriale. Una modalità particolare, che viene declinata dall’artista dando vita ad un cortocircuito visivo rispetto all’oggetto creato, in costante rapporto con lo spazio naturale e architettonico e il suo pubblico. 

Valentina Muzi 

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Valentina Muzi

Valentina Muzi

Valentina Muzi (Roma, 1991) è diplomata in lingue presso il liceo G.V. Catullo, matura esperienze all’estero e si specializza in lingua francese e spagnola con corsi di approfondimento DELF e DELE. La passione per l’arte l’ha portata a iscriversi alla…

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