A Torino nasce una scuola per le arti contemporanee grazie alla Fondazione CRT

Punta su Internazionalizzazione e formazione il piano 2024-2027 della Fondazione presieduta da Patrizia Sandretto Re Rebaudengo che annuncia un nuovo programma formativo di alto livello e gratuito per le professioni dell’arte

Internazionalizzazione è la nostra linea strategica perché la collezione deve viaggiare in tutto il mondo”. Con queste parole Patrizia Sandretto Re Rebaudengo, eletta a luglio Presidente della Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT, non profit culturale dell’omonima fondazione bancaria presieduta da Fabrizio Palenzona, apre il proprio mandato. E lo fa presentando alle OGR di Torino, durante un incontro stampa moderato da Nicolas Ballario, un programma culturale di quattro anni molto ricco, con alcune linee guida chiave: dall’ampliare la collezione di arte moderna e contemporanea, data in comodato d’uso a Gam e Castello di Rivoli, con l’aggiunta delle OGR, (“quest’anno aumentiamo l’investimento per l’acquisizione delle opere a 1 milione di euro, a fronte dei 515.000 euro dello scorso anno”), fino alla creazione a Torino di una scuola per le arti contemporanee.

La visione della Presidente della Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT

Ventiquattro anni fa, la Fondazione ha concepito e attivato un modello unico, dando inizio a un dialogo virtuoso tra pubblico e privato”, ha dichiarato Patrizia Sandretto Re Rebaudengo, Presidente della Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT. “In un’ottica di continuità, ciò che mi preme oggi è mettere al centro la vocazione sperimentale di quel modello, ampliandola con una serie di progettualità all’altezza delle ambizioni della città e della regione. Sono certa che l’arte contemporanea rappresenti un punto di incrocio tra diversi ambiti culturali, in una prospettiva transdisciplinare”.

La collezione della Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT

Nei prossimi anni la collezione, forte di 930 opere di oltre 300 artisti attivi negli ultimi settant’anni, tra i quali Lucio FontanaMario e Marisa MerzMarina AbramovicOlafur EliassonWilliam KentridgeLiam GillickMonica Bonvicini, viaggerà molto. A ottobre si terrà alla Bourse de Commerce di Parigi una grande mostra dedicata all’Arte Povera curata da Carolyn Christov-Bakargiev e promossa dalla Pinault Collection. Mentre, per la prima volta, la Fondazione sarà presente a una fiera internazionale, ARCOmadrid, che si terrà dal 6 al 10 marzo 2024, con un nuovo premio acquisizione destinato alternativamente alla GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino e al Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea.

Il progetto formativo pilota per la futura Scuola delle arti contemporanee di Torino

Altra linea guida importante è quella delle Professioni, a cui la Fondazione dedica un nuovo programma formativo di alto livello e gratuito. Si chiama Aperto e proporrà ogni anno, a partire da giugno 2024, 6 seminari intensivi gratuiti, accessibili tramite open call, su temi riguardanti le diverse professionalità dell’arte contemporanea (curatori, educatori, ricercatori, archivisti, registrar, scrittori per l’arte e comunicatori), con lezioni tenute da docenti italiani e stranieri. Ogni seminario, rivolto a 25 partecipanti – laureati, dottorandi, giovani professionisti e artisti di età compresa tra i 22 e i 35 anni – si svolgerà negli spazi delle istituzioni e dei soggetti, di ambito artistico e formativo, partner del progetto, come Fondazione Sandretto, Castello di Rivoli, gli spazi torinesi non-profit Almanac e Cripta e l’artist-run space Mucho Mas. L’ultimo seminario si terrà alle OGR Tech – l’hub dell’innovazione delle OGR – con l’obiettivo di trasformare le idee migliori di chi ha partecipato a uno dei seminari in vere startup creative.

Arte pubblica e rigenerazione urbana alla Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT

Ci sarà spazio anche per l’arte pubblica e la rigenerazione urbana: “Nei prossimi quattro anni produrremo opere per lo spazio pubblico”, continua Patrizia Sandretto, “con il coinvolgimento delle comunità, delle istituzioni e delle associazioni per generare un patrimonio artistico a disposizione della collettività e anche per attrarre un turismo responsabile”. Il progetto si chiama Radis e la sua prima edizione sarà il 4 e 5 ottobre, a cura di Marta Papini, nella provincia di Cuneo, con la collaborazione della Fondazione CRC. L’opera è destinata alla Valle Stura, nell’area compresa tra il Comune di Rittana e la borgata di Paraloup, primo quartier generale della Resistenza a 1600 m d’altezza. L’artista prescelto trascorrerà qui un periodo di residenza sviluppando una proposta progettuale in grado di creare senso di appartenenza che sarà inaugurata il 4 ottobre 2024. È previsto anche un public program per le scuole.

Claudia Giraud

Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati

Claudia Giraud

Claudia Giraud

Nata a Torino, è laureata in storia dell’arte contemporanea presso il Dams di Torino, con una tesi sulla contaminazione culturale nella produzione pittorica degli anni '50 di Piero Ruggeri. Giornalista pubblicista, iscritta all’Albo dal 2006, svolge attività giornalistica per testate…

Scopri di più