Il Black Image Center di Los Angeles rischia di chiudere. Un crowdfunding per salvarlo 

Comunità, equità, diritti. Questi sono gli elementi su cui ruota il lavoro del Black Image Center. Che però purtroppo oggi rischia di chiudere

Il Black Image Center (BIC) è un collettivo non profit fondato nel 2022 da un gruppo di giovani fotografi neri a Los Angeles. L’obiettivo dell’organizzazione è quello di dar luce al lavoro di artisti neri che desiderano raccontare le loro storie e gli avvenimenti della comunità di cui fanno parte.
“L’idea di BIC è nata dalla rivolta razziale del 2020, quando vedevamo enormi quantità di dolore documentato da fotografie scattate da giornalisti e fotografi bianchi”, racconta Kalena Yiaueki, co-direttrice dello spazio insieme a Maya Mansour.

La locandina dell'inaugurazione del BIC
La locandina dell’inaugurazione del BIC

Il Black Image Center. La sede fisica dell’organizzazione culturale 

Nel 2022 il BIC ha acquistato uno spazio a Culver City, una città della conurbazione di Los Angeles. Si tratta di un luogo che ha permesso ad aspiranti fotografi di lavorare, fare ricerca, sviluppare e documentare la loro storia attraverso la fotografia. L’idea è proprio quella di fornire uno spazio di lavoro libero, in cui non ci siano barriere relative ai costi e all’accessibilità dei mezzi di produzione. 

Il fotografo Adam Davis mostra il processo fotografico della tipografia durante l'inaugurazione del Black Image Center nel 2022. Copyright: Black Image Center
Il fotografo Adam Davis mostra il processo fotografico della tipografia durante l’inaugurazione del Black Image Center nel 2022. Copyright: Black Image Center

Il Black Image Center lancia un crowdfunding 

Oggi, il BIC ha lanciato un crowdfunding per tenere le sue porte aperte e mantenere la sua programmazione e i servizi gratuiti per la comunità. Eventi, laboratori didattici, residenze d’artista, proiezione di film, workshop fotografici, conferenze, tutte queste iniziative realizzate dal BIC sono appunto gratuite ma per gli organizzatori del centro hanno un costo elevato, che va sostenuto. 
“I progetti gratuiti per la comunità hanno un costo elevato per l’organizzazione, che attualmente sta cedendo al peso del pagamento dell’affitto, della programmazione, delle forniture e del lavoro volontario non retribuito”, racconta Yiaueki sulla rivista Hyperallergic.
Inoltre in occasione dell’apertura della raccolta fondi, Yiaueki e Mansour hanno anche raccontato delle difficoltà relative alla ricerca di sovvenzioni da parte di fondazioni e aziende: l’organizzazione è ancora troppo giovane per qualificarsi per la maggior parte delle opportunità. Il BIC ha anche sottolineato che chi non è in grado di dare un supporto economico potrà aiutare l’organizzazione con donazioni di attrezzature, o offrendo il proprio tempo come volontari. 

Un evento del BIC
Un evento del BIC

L’obbiettivo del Black Image Center 

L’obbiettivo del BIC? Una raccolta di 380.000 dollari, che serviranno per gestire i costi operativi e di programmazione per l’anno 2024. Di questi, circa 80.000 dollari saranno dedicati al pagamento dell’affitto e delle utenze della sede, mentre il resto sarà suddiviso tra assistenza sanitaria del personale, compenso per educatori e costi dei materiali per seminari e laboratori didattici. 

Gloria Vergani 

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