Nasce “Buona Fortuna Ribelli”, il festival di Lunetta11 che porta arte contemporanea nelle Langhe

“Buona Fortuna Ribelli” è lo slogan che ha accompagnato la trasformazione in galleria del progetto Lunetta11. In settembre tutto questo diventa un festival diffuso e una mostra di 30 artisti internazionali

Buona Fortuna Ribelli per la prima volta è comparso nell’edizione di ArtVerona come titolo della mostra presentata in fiera con le opere di Giulio Paolini e Ismaele Nones; è poi stato usato alla fiera Arte in Nuvola di Roma, dove Lunetta11 ha portato in mostra le carte di Solomostry; per poi andare ad Arte Fiera Bologna segnando la personale di Andrea Barzaghi, e culminerà con la grande esposizione nelle Langhe dal 3 settembre al 6 novembre”. Con queste parole Lunetta11 – il progetto culturale nato nel 2019 su idea di Claudia Zunino e Francesco Pistoi a Lunetta, un antico borgo delle Langhe che prende il nome dalla sua forma a mezzaluna – giunto al suo quarto anno di programmazione, introduce il suo nuovo format. Si tratta appunto di Buona Fortuna Ribelli, il claim che ha accompagnato Lunetta11 nella sua trasformazione in galleria vera e propria dall’autunno 2021 ad oggi, fino all’attuale forma di festival d’arte contemporanea diffuso in quattro paesi iconici del territorio: Borgata Lunetta, Mombarcaro, San Benedetto Belbo e Dogliani.

LUNETTA11, Performance di Paolo Della Piana a Lunetta11 in collaborazione con il Festival Club to Club, ph. credit Letizia Cigliutti

LUNETTA11, Performance di Paolo Della Piana a Lunetta11 in collaborazione con il Festival Club to Club, ph. credit Letizia Cigliutti

IL CONCEPT DI “BUONA FORTUNA RIBELLI”

Gli inverni in Langa sono per noi un momento di pausa, di distensione mentale e di grandi letture. È così che un paio di anni fa abbiamo ripreso in mano un testo preveggente, comparso nei primi anni ’50: ‘Trattato del ribelle di Ernst Jünger. Il Ribelle di Jünger possiede un profondo e ‘nativo rapporto con la libertà’, rifiuta l’automatismo di certi sistemi sociali e il fatalismo che ne consegue. In una parola, non sta al gioco precostituito. E lo fa ‘passando al bosco’, che non vuol dire vivere in isolamento, ma significa tornare ad un rapporto profondo con l’immaginazione, la poesia e l’arte”, spiegano i galleristi. “La mostra di settembre vuole sottolineare le parole di Ernst Jünger, arruolando quelle forme di esperienza del mondo dell’arte che quotidianamente cercano di non marciare con la ‘truppa’. Lunetta11 è una galleria situata in un bosco, nascosta dalle linee collinari. Parte della borgata fu comando partigiano durante la seconda guerra mondiale proprio perché poco visibile da lontano. Questa prerogativa di essere velati ma pronti a intervenire è di fatto una nostra caratteristica e lo è anche di tutte le persone con cui quest’anno abbiamo progettato la mostra del 3 settembre”.

LUNETTA11 Cappella della Sacra Famiglia di Dogliani, allestimento 2021, opera di Caterina Silva

LUNETTA11 Cappella della Sacra Famiglia di Dogliani, allestimento 2021, opera di Caterina Silva

“BUONA FORTUNA RIBELLI” DI LUNETTA11. I PARTNER E IL PROGRAMMA DELLA MOSTRA

In collaborazione con Osservatorio Futura – il collettivo di giovani curatori torinesi protagonista nei prossimi mesi a Casa Gramsci a Torino – con Collezione Scarzella e il Festival della Tv e dei Nuovi Media di Dogliani, Lunetta11 lancia, così, Buona Fortuna Ribelli: una grande mostra di opere di oltre trenta artisti provenienti da tutto il mondo, allestite nei paesi più suggestivi dell’Alta Langa, in chiese, santuari e antichi paesi. Uno di essi è un luogo simbolo di questo territorio, San Benedetto Belbo, il paese a cui Beppe Fenoglio è stato più affezionato e dove ha trascorso intere estati. “In questo luogo iconico della resistenza abbiamo lavorato con istituzioni locali e Osservatorio Futura per creare una ‘zona temporaneamente autonoma’, un avamposto dell’arte per sei giovani artisti, dove con una collettiva e delle opere site specific daremo vita tutti gli anni a quello che Corrado Levi aveva così genialmente nominato ‘New Polverone’, una fucina di giovani artisti. Paese, chiese e sentieri saranno i luoghi dell’esposizione”, continuano i galleristi che hanno invitato a esporre in queste zone tutti artisti under 35: Giulia CotterliIdem StudioEdoardo ManzoniLuca RubegniElisa SchiavinaDanilo Sciorilli.

LUNETTA11, Santuario della Madonna di Hal, edizone 2021, opera di Andrea Barzaghi, ph. credits Letizia Cigliutti

LUNETTA11, Santuario della Madonna di Hal, edizone 2021, opera di Andrea Barzaghi, ph. credits Letizia Cigliutti

A BORGATA LUNETTA, PICCOLA FRAZIONE DI MOMBARCARO E CUORE DI LUNETTA11

A Borgata Lunetta, nei propri spazi, la galleria propone una personale di Ismaele Nones, giovane promessa dell’arte contemporanea italiana (vincitore del premio under35 Casarini Due Torri ad ArtVerona 2021, attualmente tra i finalisti del Premio Combat 2022), alla quale si aggiunge un’opera esterna di Giulia Cotterli e le ultime fotografie dell’artista e filmaker Ivan Cazzola. Completerà il tutto un progetto speciale che illuminerà la Cappella di San Rocco di Mombarcaro e porterà i suoni dei synth modulari di Paolo Della Piana: un sound artist che celebra l’elettronica attraverso l’assemblaggio di uno strumento composto da pezzi provenienti da tutto il globo.

A DOGLIANI PANEL CON LUNETTA11 ALL’INTERNO DEL FESTIVAL DELLA TV E DEI NUOVI MEDIA

Infine a Dogliani, la porta dell’Alta Langa, i galleristi hanno invitato due giovani collezionisti che con la loro passione finanziano e sostengono gallerie ed artisti: la Collezione Scarzella che esporrà nella Cappella della Sacra Famiglia una scelta delle loro opere costituita da artisti italiani ed internazionali. “‘Il primo atto di critica è l’acquisto’, questo motto che abbiamo ereditato da Luciano Pistoi (padre di Francesco Pistoi N.d.R.), è fondante innanzitutto per noi e ci rende consapevoli del fatto che non sia così impossibile essere collezionisti oggi”. Ci sarà anche una finestra all’interno del Festival della Tv e dei Nuovi Media, dove si aprirà un panel dedicato all’arte a cura di Lunetta11 per parlare di arte, territorio e comunicazione. Tutto ciò che accadrà durante i giorni di allestimento verrà registrato da un grande reportage fotografico realizzato in collaborazione con il Festival Arvest, a cura di Francesco Gili e Giada Storelli.

– Claudia Giraud

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Claudia Giraud

Claudia Giraud

Nata a Torino, è laureata in storia dell’arte contemporanea presso il Dams di Torino, con una tesi sulla contaminazione culturale nella produzione pittorica degli anni '50 di Piero Ruggeri. Giornalista pubblicista, iscritta all’Albo dal 2006, svolge attività giornalistica per testate…

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