A Catanzaro apre il Mudiac, il Museo Diffuso di Arte Contemporanea

L’apertura, programmata per il 9 luglio 2022, riunirà sotto un unico percorso tutte le opere donate negli anni da artisti di livello internazionale per il festival Altrove

Un nuovo museo per Catanzaro, che riunisca tutte le opere di arte contemporanea sparse sul territorio urbano: con questa premessa è programmata per il prossimo 9 luglio l’apertura del Mudiac, il Museo Diffuso di Arte Contemporanea del capoluogo calabrese. Il progetto, vincitore della terza edizione dell’avviso pubblico Creative Living Lab della Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura, metterà a sistema le numerose opere darte già presenti in città: queste sono il risultato di un processo di rigenerazione urbana nato con il festival Altrove, che tra il 2014 e il 2019 ha portato artisti nazionali e internazionali a donare le loro opere alla città e che oggi promuove il museo insieme al Mic. Proprio per questa caratteristica urbana e diffusa, il Mudiac è pensato come il frutto di una collaborazione con la cittadinanza, motivo per cui da gennaio 2022 gli organizzatori hanno dato vita a una serie di laboratori per pianificarne collettivamente l’identità.

Le opere osservabili in città sono quelle di artisti di primo piano nel panorama internazionale dell’arte urbana – come Gonzalo Borondo, Clemens Behr, 108, Erosie, Alberonero, Sbagliato, Andreco, 3ttman, 2501, Domenico Romeo, Gue, Ekta e THTF -, realizzate in tutta Catanzaro dal centro alla periferia.

IL NUOVO MUSEO MUDIAC DI CATANZARO

Il Mudiac, che sarà possibile visitare grazie a un sistema di percorsi e itinerari digitali fruibili attraverso il sito ufficiale, “nasce per essere della comunità e creato con la comunità, per rinnovare il tessuto creativo e far crescere il senso di riappropriazione degli spazi dando valore a ciò che esiste”. Con l’aiuto di architetti, urbanisti, tecnici, artisti, narratori e professori universitari, il Museo Diffuso proporrà i suoi percorsi espositivi all’interno di un’area geografica, pubblica e fruibile gratuitamente, e prevede in questo modo di entrare a far parte della rete dei Musei diffusi nazionali che conta 255 istituzioni su tutto il territorio italiano. Il programma, che si avvarrà dell’aiuto di supporti sia fisici, come guide e materiali didattici e informativi, sia digitali, e prevede anche una sezione web dedicata all’osservatorio urbano.

L’IDENTITÁ DEL MUSEO DIFFUSO MUDIAC

Il nascente museo si prefigge l’obiettivo di essere per la città “uno spazio di esplorazione, conoscenza e racconto esteso sul territorio. È uno strumento che permette di volgere lo sguardo alla cultura ed alla sua fruizione spostando l’attenzione sul patrimonio, non come elemento distaccato dalla quotidianità, ma come attivatore collettivo che aggiunge valore ai luoghi. Innescando percorsi di partecipazione e di riattivazione ha l’obiettivo di far riscoprire al territorio la propria identità aggregando e rafforzando la comunità che ne diventa custode“, dicono dall’istituzione. Con un processo inclusivo capace di generare impatto urbano, sociale e culturale, il Mudiac trasformerà quindi i luoghi della comunità in un ambiente di creazione e sperimentazione aperto ai diversi processi cognitivi e percettivi, inserendosi nel dibattito sempre più diffuso sull’arte pubblica come strumento per la riabilitazione dei luoghi.

– Giulia Giaume

Articolo aggiornato il 5 luglio 2022.

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Giulia Giaume

Giulia Giaume

Amante della cultura in ogni sua forma, è divoratrice di libri, spettacoli, mostre e balletti. Laureata in Lettere Moderne, con una tesi sul Furioso, e in Scienze Storiche, indirizzo di Storia Contemporanea, ha frequentato l'VIII edizione del master di giornalismo…

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