I’m a Koons Fan. Su Spotify di Palazzo Strozzi 4 playlist di musica ispirate alle sue opere

Da David Bowie a Raffaella Carrà, le 4 playlist di canzoni ascoltabili sullo Spotify del museo fiorentino emulano la contaminazione di “alto” e “basso” presente nella poetica del celebre artista americano

La contaminazione di “alto” e “basso” è una costante della poetica di Jeff Koons (York, Pennsylvania, 1955). E lo stesso avviene nella playlist musicale che la Fondazione Palazzo Strozzi si è inventata in occasione della grande retrospettiva dedicata al Re Mida dell’arte contemporanea, Jeff Koons. Shine, in corso a Firenze fino al 30 gennaio 2022.

I’M A KOONS FAN: 4 PLAYLIST MUSICALI ISPIRATE ALLE SUE OPERE

Stiamo parlando di I’m a Koons Fan, una selezione musicale in quattro playlist tematiche curate da Salotto Studio, ispirate alle serie di opere che Koons ha realizzato nella sua ultraquarantennale carriera. Pubblicate ogni mese sul profilo Spotify di Palazzo Strozzi e sul sito istituzionale, le liste raccolgono una sessantina di brani che, sulla falsariga della riflessione di Koons sull’eterna dicotomia tra essere e apparire, indagano le inesauribili potenzialità espressive dell’estetica pop: in questo caso la musica.

LA PRIMA PLAYLIST: LUXURY AND DEGRADATION

Si parte con Luxury and Degradation, una selezione di 19 brani che mescolano stili, epoche diverse (dagli anni ’70 fino ai ’90) e generi musicali eterogenei tra loro, ma sotto il comune denominatore del bagliore e della lucentezza che, sotto l’immediatezza dell’attrazione, rivelano verità scomode e appannate. Come la traccia Sound and Vision del 1977 di David Bowie che dietro la melodia accattivante nasconde un testo sull’alienazione e il fallimento personale, o brani che capovolgono punti di vista come quello del 1969 I Wanna be your dog degli Stooges di Iggy Pop.

LE PROSSIME PLAYLIST

C’è, pertanto, grande attesa di scoprire le canzoni che andranno a comporre le prossime playlist, di cui si conoscono tema e data di uscita: Celebration (disponibile dal 24 novembre 2021) che con un titolo così non potrà fare a meno di presentare qualcosa dei Depeche Mode; Hulk Elvis (disponibile dal 22 dicembre 2021) anticipano gli organizzatori che sarà caratterizzato da “ibridi musicali degli anni ’10 come Audacity of Huge di Simian Mobile Disco, Oro di Mango o Fluorescent Adolescent degli Artic Monkeys”; fino ad arrivare a Gazing Ball (disponibile dal 19 gennaio 2022): “un mix cosmopolita, transgenerazionale e transnazionale che giustappone ispirazioni disco a beat ultrapop, con le voci di Lady Gaga in Art Pop e di Lana del Rey in Million Dollar Man”.

– Claudia Giraud

https://www.palazzostrozzi.org/im-a-koons-fan-palylist/

Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati

Claudia Giraud

Claudia Giraud

Nata a Torino, è laureata in storia dell’arte contemporanea presso il Dams di Torino, con una tesi sulla contaminazione culturale nella produzione pittorica degli anni '50 di Piero Ruggeri. Giornalista pubblicista, iscritta all’Albo dal 2006, svolge attività giornalistica per testate…

Scopri di più