L’archivio storico della Francis Bacon Collection inaugura alla MAG di Padova

È nella MAG| More than an Art Gallery che trova una sistemazione permanente il corpus di 21 opere di Francis Bacon, inaugurando così l’archivio storico della Francis Bacon Collection. In mostra anche una serie di capolavori realizzati da maestranze italiane tra gli anni ’30 e ’70 provenienti dalla Fondazione VAF.

Nel centro storico di Padova si trova la MAG|More than an Art Gallery dove è stato inaugurato l’archivio storico dellaFrancis Bacon Collection. Il patrimonio conservato comprende non solo gli archivi storici, cartacei e digitali della Francis Bacon Collection, ma anche una sezione bibliografica e un corpus di opere su carta del rinomato artista irlandese, già protagonista di esposizioni in sedi museali internazionali.

Francis Bacon, Senza titolo, collage e tecnica mista su carta, 50x70cm, anni 80

Francis Bacon, Senza titolo, collage e tecnica mista su carta, 50x70cm, anni 80

L’ARCHIVIO STORICO DELLA FRANCIS BACON COLLECTION

La mostra comprende venti disegni firmati da Francis Bacon, che all’epoca furono tenute nascoste dall’artista ai suoi mercanti, “ma regalate ai suoi amici, quali Paul Danquha, Stephen Spendr, Brian Hayhow, Cristiano Lovatelli Ravarino e altri, si trovano crocifissioni, papi, ritratti ed autoritratti: tutti i soggetti dipinti da Francis Bacon nel corso della sua lunga vita da artista”, spiega la direttrice del comitato scientifico, Serena Baccaglini. In occasione dell’acquisizione è stato realizzato un catalogo pubblicato da Scripta Manent, curato da Edward Lucie Smith e redatto con testi di Fernando Castro – amico storico dell’artista – assieme a Serena Baccaglini. Uno strumento fondamentale per approfondire e comprendere il ventennio compreso tra il 1977 e il 1992, che vide Francis Bacon impegnato nella produzione di opere su carta.

Francis Bacon, Senza titolo, collage e tecnica mista su carta, 100x70cm, anni 80

Francis Bacon, Senza titolo, collage e tecnica mista su carta, 100x70cm, anni 80

COLLEZIONE VAF: MAESTRANZE ITALIANE DAGLI ANNI ’30 AGLI ANNI ‘70

Fino al 31 marzo, parallelamente, si svolge la mostra composta da 21 opere informali di artisti italiani di proprietà dell’imprenditore tedesco Walter Volker Feierabend a capo di Fondazione VAF, una delle più importanti collezioni d’arte italiane. “La mostra che ho pensato per gli spazi di MAG”, dichiara Walter Volker Feierabend,“rappresenta una selezione della vastissima raccolta d’arte italiana della VAF Stiftung, da me fondata, che annovera 2200 opere esclusivamente di artisti italiani. L’esposizione evidenzia l’evoluzione e l’affermazione dell’astrazione geometrica in Italia, dagli anni Trenta agli anni Settanta, passando dal costruttivismo, dall’arte programmata, strutturale e cinetica, sino alle esperienze avanguardistiche del Gruppo N di Padova. Gli artisti in mostra sono Getulio Alviani, Giancarlo Bargoni, Alberto Biasi e Rocco Borella, Corrado Cagli, Franco Costalonga, Lucia Di Luciano, Walter Fusi, Aldo Galli, Riccardo Guarneri, Francesco Guerrieri, Edoardo Landi, Elio Marchegiani, Enzo Mari, Umberto Mariani, Bruno Munari, Atanasio Soldati, Grazia Varisco, Luigi Veronesi, Giorgio Villa, Gianfranco Zappettini”.

– Valentina Muzi

 

 

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Valentina Muzi

Valentina Muzi

Valentina Muzi (Roma, 1991) è diplomata in lingue presso il liceo G.V. Catullo, matura esperienze all’estero e si specializza in lingua francese e spagnola con corsi di approfondimento DELF e DELE. La passione per l’arte l’ha portata a iscriversi alla…

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