Gesto zero. La mostra che riunisce gli artisti di Bergamo, Brescia e Cremona

“GestoZero. Istantanee 2020”, la mostra in corso al Museo del Violino di Cremona, è la seconda tappa della mostra-progetto itinerante promossa e prodotta da Fondazione Brescia Musei. Dopo essere stata ospite del Museo di Santa Giulia a Brescia, prosegue ora il suo cammino espositivo a Cremona, per poi concludersi il prossimo anno, dal 18 marzo al 2 maggio 2021, nell’Ex Chiesa di Santa Maria Maddalena a Bergamo.

Oltre cento fotografie d’artista e opere d’arte visiva (pittura, scultura, video e performance) sono la risposta al dramma e all’isolamento dei mesi trascorsi, unendo in modo corale oltre settanta artisti di Brescia, Bergamo e Cremona, città lombarde particolarmente colpite dall’emergenza del Covid-19. L’arte, specchio e racconto della comunità, è qui strumento privilegiato di rinascita e di ripartenza dopo la tragedia toccata con mano e da vicino.
Come dice la stessa Ilaria Bignotti, co-curatrice di questo ambizioso progetto: “Abbiamo toccato con mano la nostra fragilità. E, allora, guardare questi gesti significa comprendere la lezione, sapere dove sta il principio della nostra evoluzione sociale, cosa è fine e cosa è mezzo”.
Per interrogarsi in modo profondo e proficuo, e sapere apprendere anche da questa dolorosa esperienza. Così l’arte prova a interpretare quanto accaduto, mentre già immagina un mondo nuovo.

CASA, RELAZIONE, MEMORIA E CONDIVISIONE

Le opere esposte al Museo del Violino sono così portavoce della volontà di ricominciare, in uno sforzo corale che documenta e rievoca i fatti trascorsi e si interroga sui temi della vita e dell’isolamento, sui concetti di casa e relazione, memoria e condivisione, accompagnandoci in un percorso coinvolgente, intimo e profondo.
Il progetto prende avvio da un’idea di Maurizio Donzelli, artista bresciano, che nell’aprile 2020 sente l’urgenza di scrivere una riflessione sui drammatici eventi e sulle inevitabili conseguenze che la pandemia ha provocato anche nell’arte. Ne nascerà un vero e proprio manifesto, intitolato GestoZero, che, una volta inviato agli artisti di Brescia, Bergamo e Cremona, dà avvio alla realizzazione di una fotografia delle proprie mani al lavoro nell’istante in cui la creazione sta per avvenire.

GestoZero. Istantanee 2020. Marco Amedani. Installation view at Museo del Violino, Cremona 2020

GestoZero. Istantanee 2020. Marco Amedani. Installation view at Museo del Violino, Cremona 2020

GLI ARTISTI IN MOSTRA

Giorgio Fasol, co-curatore, illustra i criteri della selezione all’interno del catalogo, edito da Skira: “Una vasta ricognizione sugli artisti e i creativi attivi nelle province di Brescia, Bergamo e Cremona […] oltre settanta nomi in un’ottica inclusiva e non gerarchica, senza vincoli di età o di curriculum, per presentare in maniera oggettiva un panorama variegato di linguaggi e un desiderio di fare arte e di fruirne”.
Tra gli artisti esposti Marco Amedani propone O Hue, una striscia LED digitale su profilato di alluminio nero curvato a mano, regolato da un sistema interattivo di gestione delle immissioni di colore (l’app HugForUs è disponibile gratuitamente per Android e iOS, oppure all’indirizzo www.hugforus.com/abbraccia); Filippo Berta, con Livello 0, performance filmata, descrive lo sforzo di una ricerca attenta, come se qualcosa di prezioso fosse andato perso e ora ci si affrettasse a recuperarlo; Mario Cresci in Minimum, stampa su carta fotografica in cotone, definisce e propone una direzione, laterale o continuativa, forse l’unico approccio possibile a questo momento storico; Maurizio Donzelli, con O e Mirror, realizzati in tecnica mista, apre a una necessaria dimensione di sconfinamento metafisico; Antonio Marchetti Lamera, con Tempo anticipato, carta su ferro, espone un lavoro suggestivo fatto di tracce incerte, come la materia sfuggente del tempo; Mauro La Rosa presenta due stampe fotografiche della serie Il sistema sogna solo nell’oscurità totale, in cui si vedono un’aula scolastica abbandonata e dei banchi accatastati, portando il pensiero al futuro, all’educazione necessaria e alle possibilità di domani; Serena Nicolì è presente con Acqua salata, lacrime e trucco su carta, in cui rielabora il lutto e la tristezza in cui siamo immersi; Gabriele Picco, con L’ascoltatore, realizzato a penna su carta, invita ad ascoltare le possibilità e le ragioni insite nel silenzio denso di questo stop forzato; Camilla Rossi con Semina! propone un invito e uno sprono attraverso un lavoro raffinato e dalla forza dirompente, grafico e fortemente materico, ottenuto attraverso più media, tra cui olio, pastelli, acrilico, collage e incisione.

‒ Laura Ghirlandetti

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Laura Ghirlandetti

Laura Ghirlandetti

Laura Ghirlandetti (Crema, 1983) si è laureata con lode in Scienze dei beni culturali alla Cattolica di Milano. Collabora con l'associazione milanese Circuiti Dinamici (ex Bertolt Brecht), e in veste di art curator con la Zoia Gallery&Lab. Con la sua…

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