La pittura di Antonio Lanna e Brando Pignatelli approda in Salento

Antonio Lanna e Brando Pignatelli: due giovanissimi pittori campani in mostra per la prima volta in una cooperativa contadina ad Andrano, in provincia di Lecce.

È uno spazio enorme, un capannone industriale situato in aperta campagna a pochi chilometri dal Capo di Leuca. Un luogo in disuso e scarno con cavi arrugginiti, un lungo architrave in cemento armato che divide in due navate il locale e una teoria di finestroni lungo tutto l’edificio. In questo grande teatro dismesso, che per l’occasione accoglie le opere di due giovanissimi pittori come Antonio Lanna (Caserta, 1997)  e  Brando Pignatelli (Napoli, 1997), va in scena la doppia personale composta da circa venti opere a testa di grandi dimensioni, realizzate nella maggior parte dei casi durante il lockdown.

LE OPERE DI LANNA

Nell’hangar salentino i lavori inediti di Lanna e Pignatelli sembrano delle installazioni sospese, un immaginario figurativo composto da agili scenografie disposte nel vuoto circostante in modo rigoroso, raffiguranti ambientazioni di interni, tende da circo, personaggi surreali, pose, gesti e atteggiamenti in forte dialogo visivo e compositivo tra essi e lo spazio. La pittura di Antonio Lanna, che prende corpo su tele e carta di grande formato, si caratterizza per un lirismo narrativo dal tratto espressivo e vibrante, da narrazioni quotidiane e un accentuato dinamismo cromatico decorativo.

Antonio Lanna | Brando Pignatelli. Cooperativa Nuova Contadina, Castiglione 2020. Photo Sebastiano Luciano

Antonio Lanna | Brando Pignatelli. Cooperativa Nuova Contadina, Castiglione 2020. Photo Sebastiano Luciano

LA PITTURA DI PIGNATELLI

Brando Pignatelli elabora su ampie tavole una pittura a olio combinata al cemento o al quarzo con polvere di vetro e materiali vari di forte connotazione materica e spaziale, percezione antica dal carattere moderno. Il lavoro di Pignatelli guarda con rispetto, studio e ricerca alla tradizione pittorica italiana, dichiarando un’attenzione specifica al rapporto tra l’architettura concreta e la spazialità visionaria, dove le forme e i volumi sono elementi principali di un ciclo narrativo ripensato come in un trittico contemporaneo.

Giuseppe Amedeo Arnesano

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Giuseppe Arnesano

Giuseppe Arnesano

Storico dell'arte e curatore indipendente. Laureato in Conservazione dei Beni Culturali all'Università del Salento e in Storia dell'Arte Moderna presso l'Università La Sapienza di Roma. Ha conseguito un master universitario di I livello alla LUISS Master of Art di Roma.…

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