Il linguaggio artistico di Federico Pepe in dialogo con Cascina I.D.E.A di Nicoletta Rusconi

THE BITS YOU REMEMBER WHEN YOU WAKE UP, a cura di Marco Tagliafierro, è la mostra monografica di Federico Pepe, figura eclettica di artista e designer, realizzata negli spazi di Cascina I.D.E.A. e visitabile fino a dicembre 2020.

Dopo aver ospitato le artiste Letizia Carriello e Giulia Dall’Olio, intervenute in modo permanente negli spazi esterni, Cascina I.D.E.A. accoglie la produzione eclettica di Federico Pepe (Omegna, 1976) con la mostra monografica THE BITS YOU REMEMBER WHEN YOU WAKE UP, a cura di Marco Tagliafierro, che rimarrà visitabile fino a dicembre 2020. Acronimo di Independent Domus Exhibiting Art, Cascina I.D.E.A. è la residenza per artisti ideata da Nicoletta Rusconi Art Projects con sede all’interno di Cascina Maria ad Agrate Conturbia, pensata per mettere a stretto contatto i suoi ospiti con la natura e incoraggiare linguaggi artistici eterogenei.

 

CASCINA I.D.E.A. PAROLA ALLA SUA FONDATRICE

Cascina I.D.E.A. è un sogno che si realizza e che si fa realtà nella campagna di Agrate Conturbia, in provincia di Novara”, ci spiega la stessa Nicoletta RusconiUna residenza che ospita due artisti all’anno per dargli la possibilità di fare ricerca e sperimentazione su nuovi progetti. Un luogo dove si creeranno occasioni di dibattito e confronto con curatori, storici dell’arte e specialisti del settore, attraverso un articolato palinsesto di eventi e incontri. Nel grande spazio esterno, con Country Unlimited, con gli artisti continueremo a lavorare con la scultura e le installazioni ambientali. Questi gli intenti da cui sono partita per creare una residenza diversa dalle altre, ‘en plein air’, offrendo un’alternativa ai più comuni white cube. Credo che oggi più che mai un ritrovato rapporto con la natura possa fornire nuovi stimoli e dar vita a forme dai nuovi significati”.

FEDERICO PEPE, THE BITS YOU REMEMBER WHEN YOU WAKE UP, 2020, CASCINA I.D.E.A, Courtesy l'artista e Nicoletta Rusconi Art Projects, Foto Studio Abbruzzese

FEDERICO PEPE, THE BITS YOU REMEMBER WHEN YOU WAKE UP, 2020, CASCINA I.D.E.A, Courtesy l’artista e Nicoletta Rusconi Art Projects, Foto Studio Abbruzzese

IL LAVORO DI FEDERICO PEPE E LA SUA RESIDENZA A CASCINA I.D.E.A.

Artista, editore, designer, connettore e rianimatore culturale. I suoi grafismi, le cromie e le figurazioni sono i medesimi, la radice generativa è una sola. Federico Pepe è certamente una delle figure italiane più complesse: in lui convivono perennemente tante anime, diverse e collaboranti. Tutta la sua opera è leggibile solo sul piano della continuità espressiva”, spiega il curatore Marco Tagliafierro. “Possiamo finalmente riconoscerne la contaminazione dei linguaggi e la loro radice comune in quell’essenza ibrida che dichiara la propria completezza. Quadri, sculture, wallpaper, tappeti, design, editoria: le sue opere agiscono come attori di un mobilissimo immaginario fluido”, conclude. “Federico Pepe è il direttore d’orchestra, l’armonizzatore del suo incessante bisogno espressivo e sincretico”. Quadri, sculture, carte da parati, tappeti, oggetti di design e progetti editoriali: dopo aver lavorato alacremente all’interno degli spazi di Cascina I.D.E.A. Federico Pepe ha prodotto un grande e articolato corpus di opere interagiscono tra loro, diverse eppure complementari all’interno di un personale immaginario in continuo divenire. Sotto, alcune immagini dalla mostra THE BITS YOU REMEMBER WHEN YOU WAKE UP, aperta al pubblico su appuntamento fino a dicembre 2020.

FEDERICO PEPE, THE BITS YOU REMEMBER WHEN YOU WAKE UP, 2020, CASCINA I.D.E.A, Courtesy l'artista e Nicoletta Rusconi Art Projects, Foto Studio Abbruzzese

FEDERICO PEPE, THE BITS YOU REMEMBER WHEN YOU WAKE UP, 2020, CASCINA I.D.E.A, Courtesy l’artista e Nicoletta Rusconi Art Projects, Foto Studio Abbruzzese

LE CONTAMINAZIONI ARTISTICHE DI FEDERICO PEPE

Le numerose contaminazioni presenti nel linguaggio artistico di Federico Pepe, si devono alle diversificate esperienze passate: nel ramo pubblicitario, come art director in McCann Erickson, dove incontra Maurizio Cattelan e Paola Manfrin che proprio da quegli uffici creavano il mitico Permanent Food. In quello fotografico con Pierpaolo Ferrari, con il quale fonda nel 2006 Le Dictateur, progetto editoriale prima e poi spazio espositivo indipendente milanese, che ha visto il susseguirsi di nomi di spicco come Paola Pivi, Nico Vascellari, Sophie Calle, Micol Assael, Luca Vitone, Roberto Cuoghi, per citarne alcuni. La sua opera editoriale è stata esposta dal MoMA di New York, alla Kunsthalle di Vienna, passando per il Laboratorio Formentini per l’Editoria. La poetica indipendente del suo spazio lo ha portato fino alla Turbine Hall della Tate Modern in occasione della mostra No soul for sale curata da Cecilia Alemani, Maurizio Cattelan e Massimiliano Gioni.

– Giulia Ronchi

Federico Pepe, THE BITS YOU REMEMBER WHEN YOU WAKE UP
Fino a dicembre 2020 (su appuntamento)
Cascina I.D.E.A.
Agrate Conturbia (Novara)
http://www.nicolettarusconi.com/ 

Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati

Giulia Ronchi

Giulia Ronchi

Giulia Ronchi è nata a Pesaro nel 1991. È laureata in Scienze dei Beni Culturali all’Università Cattolica di Milano e in Visual Cultures e Pratiche curatoriali presso l’Accademia di Brera. È stata tra i fondatori del gruppo curatoriale OUT44, organizzando…

Scopri di più