Mostre in Sicilia: Carla Accardi e Antonio Sanfilippo a Marsala

Dal 26 settembre il Convento del Carmine di Marsala ospita una mostra che ripercorre, per la prima volta in parallelo, le carriere di Accardi e Sanfilippo, compagni d’arte e di vita, dalla nascita del gruppo “Forma 1” fino agli anni Settanta

Ripercorre un importante capitolo della storia dell’arte italiana del Novecento Carla Accardi – Antonio Sanfilippo. L’avventura del segno, mostra che dal prossimo 26 settembre, nei suggestivi ambienti del Convento del Carmine di Marsala (TP), getterà nuova luce sull’arte di Carla Accardi (Trapani, 1924 – Roma, 2014) e Antonio Sanfilippo (Partanna, 1923 – Roma, 1980), pionieri dell’astrattismo in Italia e tra i principali fautori, nel secondo Dopoguerra, della sperimentazione di nuovi linguaggi pittorici nel Paese, ponendosi così in dialogo con le dinamiche creative internazionali di quegli anni. A cura di Sergio Troisi, la mostra ripercorre per la prima volta in parallelo il percorso artistico di Accardi e Sanfilippo, compagni d’arte e di vita, a partire dalla fondazione nel 1947 di Forma 1, movimento di cui facevano parte, oltre alla coppia, Ugo Attardi, Pietro Consagra, Piero Dorazio, Mino Guerrini, Achille Perilli e Giulio Turcato.

L’AVVENTURA DEL SEGNO. LA MOSTRA DI ACCARDI E SANFILIPPO A MARSALA

Gli artisti di Forma 1 rivendicavano la libertà della “non contraddizione”, proclamandosi “formalisti e marxisti, convinti che i termini marxismo e formalismo non siano inconciliabili”: da qui l’importanza del “segno”, sempre al centro della pratica artistica di Accardi e Sanfilippo. La mostra al Convento del Carmine di Marsala, organizzata dall’Ente Mostra di Pittura Contemporanea “Città di Marsala” con l’Archivio Accardi Sanfilippo di Roma, racconta degli artisti il loro esordio in ambito costruttivista alla fine degli anni Quaranta fino alla dimensione del segno del decennio successivo, per proi proseguire fino agli inizi degli anni Settanta, quando Sanfilippo rallenta e poi cessa la propria produzione.

MOSTRA DI ACCARDI E SANFILIPPO A MARSALA. LE OPERE E L’ALLESTIMENTO

Una storia, quella di Accardi e Sanfilippo, raccontata attraverso una cinquantina di opere, provenienti da collezioni pubbliche e private, e con un allestimento che metterà in evidenza analogie e differenze – anche di natura stilistica e formale – tra i due artisti: “dalle opere degli anni del Gruppo Forma ai dipinti della metà degli anni Cinquanta, con una sala dedicata a opere in cui la riduzione del colore al bianco, al nero e al grigio evidenzia, nel gioco di suggestioni incrociate,  il carattere più strutturale del segno di Accardi e quello più lirico di Sanfilippo”, spiegano gli organizzatori, “dalla stesura luminosa di colori iridescenti dei dipinti di Accardi dei primi Sessanta a quella, dei medesimi anni, in cui il segno di Sanfilippo si rimpicciolisce in forme vaganti come costellazioni, sino alla sperimentazione di Accardi di una materia industriale e trasparente quale il sicofoil a cui corrisponde, in Sanfilippo, l’adozione di ampi spazi vuoti”.

– Desirée Maida

Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati

Desirée Maida

Desirée Maida

Desirée Maida (Palermo, 1985) ha studiato presso l’Università degli Studi di Palermo, dove nel 2012 ha conseguito la laurea specialistica in Storia dell’Arte. Palermitana doc, appassionata di alchimia e cultura giapponese, approda al mondo dell’arte contemporanea dopo aver condotto studi…

Scopri di più