Escher a Trieste. Riapertura straordinaria al Salone degli Incanti per la mostra dei record
Riapre la mostra che racconta il genio olandese con 200 tra le opere più iconiche della sua produzione. Con una novità: l’esposizione, per la prima volta al mondo, di un nucleo di sei xilografie sui giorni della Creazione
Quella dedicata a Maurits Cornelius Escher (Leeuwarden, 1898–Laren, 1972) si stava avviando a diventare la mostra dei record in Friuli Venezia Giulia, quando a inizio marzo è stata bruscamente interrotta a causa del coronavirus. Dal 30 maggio al 19 luglio è possibile tornare a vederla grazie alla riapertura del Salone degli Incanti di Trieste, i cui spazi espositivi sono stati adeguati per proteggere la salute dei visitatori. Con circa 200 lavori, la mostra racconta il genio olandese con le opere più iconiche della sua produzione quali Mano con sfera riflettente (1935), Vincolo d’unione (1956), Metamorfosi II (1939), Giorno e notte (1938) e la serie degli Emblemata. Da segnalare una chicca assoluta di questa retrospettiva, promossa e organizzata dal Comune di Trieste, Assessorato alla Cultura e Gruppo Arthemisia con Generali Valore Cultura, in collaborazione con M. C. Escher Foundation: è qui esposta, per la prima volta al mondo, la sezione con la serie I giorni della Creazione, un nucleo di sei xilografie realizzate tra il dicembre 1925 e il marzo 1926 che racconta i primi sei giorni della Creazione del Mondo. Ecco le immagini…
– Claudia Giraud
Escher
Dal 30 maggio al 19 luglio
Salone degli Incanti, Riva Nazario Sauro, 1, Trieste
www.mostraescher.it
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